SAN BENEDETTO DEL TRONTO – Accorpare alcune scuole primarie per poter poi ricavare dei soldi dalla vendita delle strutture e reinvestirli: è una delle proposte venute alla luce nel corso della riunione di maggioranza di lunedì sera. Un’idea che comporterebbe una variante con conseguente cambio di destinazione degli impianti, con la capogruppo Loredana Emili che però tiene a precisare: “Non abbiamo altre risorse e questa potrebbe essere una possibilità. Ma sia chiaro, le operazioni verrebbero fatte con assoluto criterio. Si tratterebbe di assorbire sezioni in altre più grandi”.

Tra i plessi da “svuotare” sicuramente la Materna di via Petrarca che, ad oggi, ospita un’unica sezione di circa 30 bambini: “Verrebbero trasferito alla Zona Nord, visto anche che la zona attuale non è stata di grande espansione”. Ci sarebbero inoltre le scuole del quartiere Ragnola, di via dei Lauri e di via Damiano Chiesa, con quest’ultima che però è di proprietà parrocchiale: “Noi paghiamo un affitto – prosegue la Emili – sarebbe comunque un risparmio per il Comune”.

All’incontro l’hanno ovviamente fatta da padroni i temi legati al bilancio e alle opere pubbliche. In merito a quest’ultime, innumerevoli sono le iniziative sul tavolo che tuttavia necessitano ancora di un finanziamento certo. “Intendiamo realizzare 200 parcheggi in Piazza San Giovanni Battista (interrati, ndr); altri 356 in Via Mare, con 140 mila euro che verrebbero garantiti dal Comune e 175 mila dalla Regione”, afferma l’assessore ai Lavori Pubblici, Leo Sestri. L’esponente socialista rispolvera successivamente un vecchio progetto di cui si discute da oltre un decennio, ovvero la famigerata rotatoria in Piazza San Filippo Neri: “Occorrerebbe per migliorare la viabilità”.

Brutte notizie invece per quel che concerne il sottopasso di via Pasubio, con i Fas gestiti dalla Regione, che sarebbero stati ridotti da parte di Palazzo Raffaello del 10%: “Quota – aggiunge Sestri –che dovrà essere coperta per forza di cose dall’amministrazione comunale”. “Privilegeremo – conclude – la manutenzione ordinaria e straordinaria, dalle fogne ai marciapiedi, passando per la pubblica illuminazione grazie ai fondi della Bucalossi”.