GROTTAMMARE- Martedì 4 ottobre nella Sala Riunione del ‘Bar dello Sport’, all’interno dello stadio ‘Filippo Pirani’ di Grottammare, si è svolto il primo appuntamento ufficiale tra il Grottammare calcio e i rappresentati della Figc-Lnd per ottenere la Certificazione della propria Scuola Calcio.
Presenti all’incontro Domenico Silvestri, Presidente Figc-Lnd di Ascoli Piceno, Floriano Marziali, Coordinatore Federale del Settore Giovanile e Scolastico Regione Marche, Attilio Alfonsi, membro della Figc Ascoli Piceno e tutto lo staff tecnico e non del Grottammare calcio.

Ha iniziato col prendere la parola Massimiliano Manni: “Questo incontro serve ad informare la società sugli obiettivi e i requisiti per avere il riconoscimento di “Scuola Calcio Qualificata”. Ci spiegheranno diverse cose, il presidente Luigi Furnari oggi ci ha voluti tutti presenti, dal preparatore motorio Franco Gianni, a tutti i tecnici e i dirigenti di Prima Squadra e settore Giovanile, fino ad arrivare ai coordinatori della logistica”.

La parola è stata poi presa dal Presidente della Figc Lnd Domenico Silvestri: “Io porto il saluto della Federazione Italiana Gioco Calcio, il presidente Cellini pochi minuti fa si è premurato di portarvi anche il suo saluto personale. Sono stato contento di questo invito, perché penso di venire in una società amica, dove c’è gente che io stimo profondamente, a partire da Massimiliano Manni, uno dei primi allenatori e coordinatori che ho conosciuto quando sono diventato il presidente della Figc Ascoli Piceno e con cui ho sempre lavorato bene e con grande chiarezza, per cui io ritengo Manni un otore, c’è Lillo Paoletti che ho avuto come collaboratore per selezionare le Rappresentative. La Federazione vi appoggia, vi sta aspettando e vi vuole bene, e tutto ciò di cui avete bisogno lo avrete”.

“Questa sera siamo tanti, – prende la parola il presidente rivierasco Luigi Furnari – e per una società piccola come il Grottammare può sembrare atipico radunarli per un momento quasi più amministrativo e organizzativo che per una partita di calcio. Io l’ho voluto fare per un semplice scopo: quello che stiamo andando a concretizzare, che sogniamo oramai da qualche anno. Lo vogliamo fare fatto bene, dando una forma a ciò che si fa. La certificazione della Scuola Calcio, che me per ha un grande senso. Siamo tutti per capire a cosa ci accingiamo e quali sono le responsabilità. Io non sono preparato e sono qui come tutti per capire a cosa andiamo incontro, e come me tutti i presenti. Spero di farlo in maniera professionale, anche se siamo una squadra dilettantistica, e questo sarà anche grazie a loro se avverrà”.

Attilio Alfonsi spiega i requisiti che permettono ad una Scuola Calcio di essere certificata: “È bene che tutti sappiano cosa significa fare una Scuola Calcio Qualificata e quali sono i requisiti. Io vi seguo da diverso tempo, per voi è una logica conseguenza di certificare ciò che state già facendo, non dovete fare altro, i requisiti ci sono: i tecnici qualificati li avete, le strutture le avete, si tratta solo di fare delle progettualità in ambito scolastico e di fare degli incontri. Per avere una affiliazione da almeno due anni si deve partecipare a tutti i campionati dell’attività di base e giovanili e si deve avere almeno una squadra per ogni singola categoria. Devono esserci tre tecnici qualificati, cioè che abbiano il patentino di Uefa-B. Uno di questi tre deve essere responsabile della Scuola Calcio, Massimiliano Manni in questo caso e deve organizzare nell’arco della stagione 5 incontri formativi, nell’organigramma deve esserci uno psicologo iscritto al proprio albo, si deve partecipare a tutti i campionati Figc e si deve attuare un progetto di attività motoria legata al calcio in una scuola elementare per 60 ore di lezione durante l’anno, l’insegnante deve essere laureato in Scienze Motorie o diplomato Isef, e dovrà essere svolta un’ora di lezione a settimana per ogni classe, e questo compito è stato assegnato dalla vostra società a Simona Tinivella. In Lega Marche ne abbiamo solo 6 di Scuole Calcio Certificate, perché il nostro coordinatore è molto rigido ed esige tutti i requisiti. Vi faccio i complimenti e in bocca al lupo per questa nuova avventura”.

Concludono l’incontro le parole di Floriano Marziali: “Fare questo percorso e impegnativo e affascinante. Nelle società c’è bisogno di informare, lo dobbiamo ai giovani. Noi non dobbiamo formare giovani per la prima squadra e pensare al futuro, ma al presente. In una società sono tutti importanti, dal presidente al magazziniere all’autista del pulmino, e tutti devono parlare lo stesso linguaggio, interagendo anche con le famiglie dei giovani. Fare col Settore Giovanile come si deve significa avere pazienza, perché gli obiettivi sono a lungo termine, invece spesso e volentieri noi vogliamo tutto e subito, vogliamo immediatamente raggiungere il risultato. Il concetto dell’agonismo va conosciuto e capito, invece noi lo vediamo come cosa fisica, che porti equilibrio e non sicurezza”.