SAN BENEDETTO DEL TRONTO – Il Comitato di Indirizzo della Riserva Sentina, in collaborazione tecnico–finanziaria con l’assessorato all’Ambiente e con il Consigliere con Delega all’Ambiente del Comune di San Benedetto del Tronto, ha deliberato nella riunione di venerdì scorso di attivare un monitoraggio del canale consortile dalla foce all’origine, che rappresenta il limite nord della Sentina. Il caso è esploso in seguito ai recenti casi di inquinamento delle acque relativi al fosso parallelo al canale consortile, ultimo dei quali verificatosi il primo ottobre scorso con acque colorate, fortemente maleodoranti e  cariche di sostanze organiche  e ammoniaca tale da richiamare l’attenzione degli abitanti della zona.

“Tale monitoraggio – si legge in un comunicato – sotto la supervisione della Polizia Municipale e del Servizio Tutela Ambientale del Comune, dovrà rilevare l’origine e la qualità di tutte le acque che si immettono nel canale consortile denunciando alla Magistratura eventuali scarichi abusivi.

Per quanto  riguarda i casi di inquinamento delle acque del fosso parallelo al canale consortile, il Comitato di Indirizzo ha dato mandato al Presidente della Riserva Pietro D’Angelo ,una volta acquisiti tutti i risultati sulla qualità delle acque da parte dell’Arpam di Ascoli Piceno ed identificati gli autori di tali scarichi inquinanti, da parte della Polizia Municipale, di formulare formale denuncia penale ai suddetti autori, con richiesta di rimborso per danno ambientale procurato”.

Il Comitato ha dato quindi mandato al Presidente D’Angelo di sollecitare e verificare che il Ciip ottemperi, nel più breve tempo possibile, agli impegni già presi da moltissimo tempo e a tutt’oggi disattesi, di isolare tutte le acque nere o comunque non compatibili con le acque non meteoriche che confluiscono in detto fosso”.