SAN BENEDETTO DEL TRONTO – Dal tennis al nuoto: non si parla di rugby o di corsa podistica o di biciclette, tutti sport da lui apprezzati, né si parla di pratica diretta di discipline sportive. L’argomento del giorno (o della notte) è il rapporto tra lo sport e la collettività, intesa come pubblica amministrazione, politica o burocrazia.

Argomento che il sindaco Gaspari ha affrontato prima nella cena al ristorante Sabya del Circolo Tennis Maggioni, dove ha portato i suoi saluti e valutazioni in merito al progetto della nuova tribuna, e poi in un incontro con le società di nuoto sambenedettesi. E qui, sicuramente, sono state discussioni molto animate, date le premesse.

“Il Circolo Tennis Maggioni è un esempio di cooperazione tra pubblico e privato: noi non diamo un contributo per la Carisap Tennis Cup, ma facciamo un investimento che ci consente di ampliare l’offerta turistica estiva” ha spiegato il primo cittadino. Altra musica, invece, per il discorso della piscina comunale Gregori: “Dove sta scritto che un Comune deve prendersi carico della gestione di una piscina, che costa alla collettività 300 mila euro l’anno e invece dà utili soltanto ai privati che non investono neanche un euro?

“Qualcosa non va – ha continuato il primo cittadino prima di lasciare la cena del Sabya – Pubblico e privato si dividano le spese e, se andrà bene, il privato guadagnerà. L’altro sistema non funzionerà più, in futuro. Noi investiremo negli sport a San Benedetto a patto che il privato si renda disponibili ad un progetto, come quello del Circolo Maggioni”.

Poco dopo il sindaco ha incontrato i responsabili delle società sportive di nuoto sambenedettese. Chiaro il concetto: una parte dei 300 mila euro a carico del Comune dovrà essere condivisa dai privati. In attesa di sviluppi, questa sembra essere una delle prime mosse del Gaspari-bis: senza megavariante e quindi nuova piscina, qualche soluzione dovrà trovarsi.