MARTINSICURO – Sarà reintegrato sul posto di lavoro Gianni Carbone, il dipendente della Carbotech licenziato dall’azienda di Martinsicuro lo scorso mese di luglio. La sentenza del giudice del Lavoro, emessa mercoledì mattina, arriva a conclusione della strenua battaglia portata avanti dal dipendente, sindacalista della Filctem-Cgil, che era stato sottoposto ad un provvedimento ritenuto ingiusto.
Il licenziamento era avvenuto infatti al termine di un periodo di malattia, nel corso del quale Carbone, all’infuori degli orari previsti dalla visita medica, usciva di casa e andava in giro per Martinsicuro. Il dipendente, appena rientrato in azienda, si era visto contestare la malattia ed era stato licenziato.
“Il licenziamento appare illegittimo – si legge nella sentenza – in quanto i comportamenti posti in essere dal lavoratore durante la malattia, comunque fuori dalle fasce orarie di reperibilità, non ne compromettono la guarigione”. Il giudice ha inoltre definito il provvedimento “antisindacale”, ordinando quindi all’azienda il reintegro del dipendente sul posto di lavoro.
A sostegno di Carbone lo scorso mese di luglio si erano mobilitati i colleghi, con uno sciopero ad oltranza durato una settimana, mentre il sindacato aveva fatto ricorso al Tribunale del Lavoro. L’azienda aveva quindi deciso di sospendere il licenziamento mettendo il dipendente in ferie in attesa della sentenza.
La Filctem questa mattina ha inviato una nota alla Carbotech in cui comunica che Carbone è “immediatamente disponibile ad interrompere il periodo di ferie e a rientrare al lavoro”.
Il dipendente, il cui ritorno in azienda è previsto nei prossimi giorni, è stato supportato in questi mesi nella sua battaglia dai lavoratori della fabbrica, tanto che a ribadire la stima nei suoi confronti, lo hanno anche rieletto come rappresentante Rsu e Rls aziendale.
“Voglio condividere la soddisfazione per la sentenza emessa dal Tribunale – ha affermato Carbone – con i 32 ragazzi che quest’estate hanno lottato con me fuori dai cancelli e con il rappresentante sindacale Berardo Testa, per la sua costante presenza. Torno al lavoro sereno, non cerco ostilità, e spero che il rapporto con l’azienda sia d’ora in poi fatto di reciproco rispetto”.
Lascia un commento
Bella roba! Poi ci si lamenta se gli imprenditori vanno a fare stabilimenti in Cina o in Romania.
Questi sono i veri problemi del lavoro e delle aziende di oggi.
E poi, mi chiedo: solo in Italia si può stare in malattia potendo uscire a determinate ore della giornata. Questo è il male dell’Italia.
x oratore: questi sono i veri problemi? Ti piacerebbe avere operai a 5 € al giorno……senza diritti …solo doveri?
Mi permetto di dissentire cortesemente dal contenuto del parere di Oratore. È la legge che stabilisce come e quando l’Inps o il datore di lavoro o l’ente di appartenenza possa richiedere all’azienda sanitaria la conferma, o meno, di quanto già certificato da un medico. In altre parole, non sta ad altri l’entrare nel merito di una diagnosi e di una prognosi formulate ad esempio da un medico di base, se non ad un altro medico incaricato dalla Asur. Quest’ultimo deve osservare le prescrizioni della legge circa gli orari e le modalità di visita. Quanto poi al fatto che un lavoratore… Leggi il resto »
Gent.mo Antonio Prado, Lei é molto gentile, e le rispondo: certamente, é la legge che é sbagliata. Così come é stata impostata, é assolutamente permesso passeggiare nelle ore di ” non visita” anche se si sta in malattia. Ma, chiedo al suo ” buon senso”: é giusto? Non credo. E visto che purtroppo le cose stanno così, non resta altro che non assumere e migrare. Non diamo per scontato che la legge é sempre giusta ed esatta: esistono leggi Italiane che sono pazzesche, come quella che se si ammazza una persona per la strada, stando alla guida ubriachi, comporta una… Leggi il resto »
Si gentile elio10, questo é uno tra i più importanti problemi del momento, oltre a tanti altri. Nessuno vuole un operaio a euro l’ora, e di diritti ce ne sono ben molti, tanti quanti non ce ne sono in nessun altro stato Europeo. I diritti, per puntualizzare, non sono quelli di poter star in giro, quando si sta in malattia. Se si sta in malattia, si sta in una condizione in cui non si può lavorare, e quindi non si può nemmeno andare in giro. Non si sta male ad ore della giornata, o quando c’é un possibile controllo. Anche… Leggi il resto »
Gentilmente risponda a queste domande. 1) Perchè le ditte vengono delocalizzate sempre in paesi come romania,polonia,albania,ex jugoslavia e mai in paesi come francia,germaia,inghilterra? (risposta consigliata: perchè nei primi 4 paesi citati ,si possono evadere le tasse facilmente, assumono operai che lavorano 12 ore al giono,sottopagati,senza lcun diritto,senza alcuna sicurezza e si possono mettere le telecamere x controllarli. Mentre negli altri 3 paesi citati tutto questo non viene permesso.) 2) Chi sono secondo l’imprenditore gli operai onesti e quelli no?? (risposta consigliata: i primi (onesti)sono coloro che nn dicono mai di no ai loro padroni,lavorano anche se sottopagati,senza sicurezza,12 ore al… Leggi il resto »
quelle che sono le regole che sistemo in Italia, non esistono in nessun altro posto. In Germania, visto che sempre con loro ci confrontiamo, se vieni beccato in ufficio a leggere le tue mail da un pc aziendale, vieni immediatamente licenziato, senza ma e senza se. Non parliamone nemmeno se vieni beccato in uno stato di malattia, in giro per la città. Inutile che i giriamo intorno, in Italia diamo per scontati e necessari dei diritti che nel resto del mondo sono inesistenti e soprattutto senza senso: ma le pare normale che un lavoratore debba prendere una tredicesima ed una… Leggi il resto »
Non ha risposto alle mie domande. Risponda alle mie domande non tergiversi andando su argomenti che nn stanno nè in terra nè in cielo 13-14 purtroppo x lei sono diritti e non possono essere cancellati se non con l’aito dei suoi operai onesti (come vorrei conoscerne qualcuno x sapere cosa pensano di lei anche se lo immagino) prima di scrivere castronerie si informi Normativa lavorativa La Germania ha uno dei mercati lavorativi più regolati del mondo, con le sue leggi sul lavoro disegnate per proteggere i lavoratori. Che ci sia o meno un contratto di lavoro, i lavoratori hanno diritti… Leggi il resto »
Le aziende si delocalizzano in quelle zone perché principalmente la pressione fiscale é leggerissima. Inoltre, non essendoci tutti quelli che voi chiamare ” diritti” si lavora di più e si discute di meno. Vedete un po’ se aziende come Apple, Nike, IBM, HP, Pirelli e tante altre hanno aperto stabilimenti in Italia? L’operaio onesto é quello che lavora, fa quello che gli viene comandato, e viene pagato in modo regolare e giusto. E, naturalmente lavora in piena sicurezza. Non é di certo quella che, appena assunta, si mette in malattia per mesi, resta incinta e torna al lavoro dopo tre… Leggi il resto »
sicuramente era un dipendente ONESTO.
E’ molto interessante leggere i punti di vista intimi a favore dell’imprenditore e del dipendente, potenza di Internet. Certo che Oratore ha una visione padronale di vecchio stampa, poco equilibrata se vogliamo, perché è vero che in Italia ci sono molti diritti dei lavoratori che limitano l’azione dell’imprenditore, ma sono diritti conquistati col sangue e con anni di lotta allo sfruttamento, ed è anacronistico pensare di poter tornare indietro in un paese civile e avanzato. Piuttosto sono gli altri paesi che dovrebbero prendere esempio dallo statuto dei lavoratori italiano, per tutelare un pò le masse di operai schiavizzati che si… Leggi il resto »