SAN BENEDETTO DEL TRONTO – “Gaspari scorretto”. La denuncia arriva dal Movimento Cinque Stelle, all’indomani dell’acceso consiglio comunale del 27 settembre: “E’stato pieno di scontri verbali, soprattutto, ma questo non giustifica l’atteggiamento del sindaco nei confronti di Maria Rosa Ferritto di fronte alla questione più importante: la crisi economica che riduce le entrate comunali e le strade che l’amministrazione ha intenzione di percorrere per evitare futuri problemi di bilancio”.

“Veniamo – proseguono i grillini – da cinque anni di un’amministrazione, che non possiamo definire pessima, ma che comunque ha portato a un aumento della spesa corrente del 20%. Si tratta di ben 10 milioni di euro. Considerato che oggi ad amministrare la città ci sono nella sostanza ancora le stesse persone, e che per metà del vecchio mandato è stata ignorata la crisi economica, abbiamo  chiesto in consiglio se c’è l’intenzione di cambiare rotta o meno, se sono bastati questi sei mesi di terrore economico a convincerlo che il periodo delle vacche grasse è finito”.

La risposta da parte del primo cittadino tuttavia non ci sarebbe stata. Anzi, avrebbe attaccato la Ferritto, colpevole di essere “fuori argomento” e “qualunquista”.

“Ma l’aumento di 10 milioni di euro della passata spesa corrente non è un sospetto, è un dato oggettivo (da 38.645.000 a 48.278.000). Chiedere un cambio di rotta per evitare che fra qualche anno ci si ritrovi in grosse difficoltà non è qualunquismo, è voler tutelare la città. Che poi ci si dica che tutto questo non sia in tema con l’ordine del giorno significa veramente nascondersi dietro ad un dito. Di cosa vogliamo discutere in questi giorni di sofferenza economica, se non del futuro dei conti e delle spese future?

Il Movimento 5 Stelle infine “ha voluto contestare in consiglio alcuni punti del Progetto Casa definitivamente approvato. Gli enormi aumenti di volumetria concessi ai privati (e i conseguenti ingenti guadagni) permettevano richieste di edilizia popolare ben maggiore rispetto al misero 15% ottenuto. Anche questa fa parte delle politiche sociali. A questo aggiungiamo la denuncia del sostanziale condono attuato nei confronti del gigantesco palazzo di Viale dello Sport. Ancora una volta passa il messaggio ai costruttori: Costruite pure, tanto un’amministrazione che vi regolarizza tutto prima o poi arriva”.