SAN BENEDETTO DEL TRONTO – Il sindaco Giovanni Gaspari dice no ai nuovi provvedimenti governativi che liberalizzano le attività connesse al gioco.

Denuncia pertanto il comportamento del governo che “alla disperata ricerca di fondi, da almeno un paio d’anni, sia attraverso circolari interpretative della legge, sia attraverso modifiche normative vere e proprie, ha imboccato la strada pericolosa della progressiva liberalizzazione delle attività connesse al gioco”

“In questo modo si cancellano in un colpo solo tutte le politiche volte ad arginare la “febbre del gioco” che negli ultimi tempi tante amministrazioni locali hanno condotto – spiega il sindaco –  Per esempio questo comune, solo pochi mesi fa, aveva provveduto a regolamentare il settore, stabilendo precisi requisiti per il rilascio delle licenze, prevedendo che nuove sale gioco non possano essere collocate a meno di 500 metri da scuole, parrocchie, impianti sportivi e arrivando a comminare sanzioni di chiusura temporanea degli esercizi commerciali che ospitavano strumentazioni non conformi alla legge”.

“I nuovi provvedimenti governativi liberalizzano l’apertura di sale giochi e questo – dice Gaspari – in una situazione di crisi economica e sociale in cui c’è gente che, abusando della frequentazione di questi luoghi, si ammala di “febbre da videopoker” rovina se stessa e le proprie famiglie”

Conclude: “Attraverso la liberalizzazione del settore, dunque, permettendo la moltiplicazione a dismisura di questi luoghi, il governo decide, in maniera del tutto irresponsabile, pur di racimolare altri soldi, di favorire la crescita di dipendenze patologiche minando la salute delle persone e la serenità delle famiglie”.