SAN BENEDETTO DEL TRONTO – L’onorevole Amedeo Ciccanti si scaglia contro il consigliere comunale Andrea Marinucci. E lo fa su Facebook, dove tutto è pubblico e non smentibile, con un post comparso sulla propria bacheca che non lascia spazio a possibili incomprensioni.
Al centro della questione l’ormai nota battaglia dei Verdi legata ai doppi incarichi dei consiglieri comunali: “Non ci attrae questa oziosa discussione sulle nomine nelle società partecipate, dove traspaiono più interessi personali che la vera Politica con la P maiuscola”, ammonisce il deputato ascolano dell’Udc. Ma l’affondo più drastico si manifesta quando, rivolgendosi al capogruppo democrat Loredana Emili, chiede di “non dare adito ad accuse come quella del consigliere Marinucci, che restringe ad un perimetro mercantile, privato, incoerente e di bassa macelleria le nomine finora fatte”.
Per Ciccanti la politica deve dunque “rispettare le regole che essa stessa scrive. Non ci possono essere – prosegue – rigoristi a giorni alterni. Sul piano regolatore del Porto si è preteso giustamente da Gaspari rigore e trasparenza, chi chiedeva questo chieda altrettanto sulle nomine, senza costringere Gaspari a subire forzature di partito”.
Un messaggio forte e chiaro al Sole che ride da parte di chi della maggioranza non fa ufficialmente parte, nonostante l’oramai famoso concetto di “laboratorio” abbia lasciato ampi dubbi su quale sia davvero la conformazione dell’attuale centrosinistra al governo.
L’Udc c’è ed è pronta a dire la sua. Così come l’Italia dei Valori, in prima fila con la consigliera Palma del Zompo nel ricordare i princìpi del suo partito: “Il Partito Democratico – sbottò – non può rivendicare sempre una poltrona. La vicenda delle partecipate non ci trova d’accordo”. Se si considera inoltre che una frecciata era rivolta proprio ai centristi (“ci siamo ritrovati con un Presidente del Consiglio Comunale non previsto” disse riferito a Marco Calvaresi, ndr), i segnali di una spaccatura si fanno decisamente concreti.
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Lo scorso maggio i sanbenedettesi avevano bocciato sonoramente l’Alleanza costruita dal deputato ascolano… solo il PD poteva resuscitarli…… Purtroppo devo prendere atto, con molta amarezza, che le sorti di una città importante e “viva” come San Benedetto del Tronto sono in mano a uomini della “collina” (il graduale depotenziamento del nostro Ospedale a favore di quello di Ascoli ne è l’immagine lampante) !!!
Il capoluogo piceno è molto più vivo e dinamico di quanto lei possa pensare.
Saluti dalla collina, cioè dalla Valle del Tronto.
Caro piceno, ricambio i saluti dal mare. Chi ha detto che la vallata non è viva e dinamica? Certo non sarò io, da San Benedetto del Tronto, a decidere sul vostro “fare locale” ma sarete voi a scegliere la strada migliore. Lo stesso discorso vale però per la mia città…..Nessuna interferenza ma solo buoni consigli disinteressati. GRAZIE
Caro dottor Marinucci, le scrivo da semplice cittadino quale sono e le porgo alcune domande miste a qualche considerazione. Parto proprio con una riflessione: il patto di non belligeranza tra Udc e Pd in sede di nomina del presidente del consiglio comunale è l’esempio lampante di come la politica locale, e non solo quella, sia sempre più un affare di Famiglia (lettera maiuscola non a caso) che qualcosa che coinvolga davvero la cittadinanza. A San Benedetto si parla di democrazia partecipata quando la democrazia e la partecipazione vengono azzerate sul nascere non tenendo ormai più neppure in considerazione le scelte… Leggi il resto »
Gaspari ha avuto il merito di dare continuità, ove possibile, agli Assessori che hanno meglio performato. Al di là delle preferenze dei cittadini, è stato corretto premiare le capacità di questi assessori. Poi se entriamo del merito di come nascono queste preferenze capiamo che è meglio non lamentarsi di quest’aspetto. Il problema della partecipazione non è il recepimento delle preferenze espresse durante il voto ma l’estromissione dal processo decisionale di tutti i cittadini come è successo per la nuova Cassa di Colmata e per il Piano del Porto, i cittadini possono contribuire molto apportando contributi di qualità a quelli che… Leggi il resto »
Il concetto di partecipazione, caro Alessandro, parte proprio dallo strumento delle elezioni. Il popolo è chiamato a scegliere chi lo governerà e quindi a definire il profilo degli interlocutori nel caso in cui vengano fuori vicende come quelle della vasca di colmata o del piano del porto. La concezione della cosa pubblica sta girando in maniera preoccupante. Visto che dovrebbe essere il cittadino ad avere il diritto di scegliersi gli interlocutori, e non l’amministratore. Ribadisco il concetto: un sindaco, Gaspari in questo caso, ha tutto il diritto di comporre la giunta a suo piacimento, ma dovrebbe tenere sempre presenti quali… Leggi il resto »
I cittadini leggono i consiglieri comunali ed il Sindaco non gli assessori, infatti è previsto che gli assessori possano anche essere esterni. Senza considerare poi che gli assessori sono designati su specifici ambiti che richiedono competenze specifiche pertanto è bene che siano scelti con cura in modo da garantire un elevato livello di competenze. Ricordiamo i danni che ha prodotto Gaspari all’urbanistica!!!!!! Il modus operandi della politica è solo colpa dei cittadini: perchè quando si va allo stadio sono tutti pronti a chiedere la testa dell’allenatore perdente e nessuno è disposto a chiedere la testa del politico incapace ma anzi… Leggi il resto »
Ma perché scusa, quali sono le competenze di Canducci (avvocato) sull’urbanistica? Quali quelle di Sestri (avvocato) sui lavori pubblici? Spadoni (avvocato) ha esperienza in fatto di viabilità e trasporti? Devo continuare con l’elenco? Capirei se la nomina venisse data ad un vero addetto del settore, ma così no. I cittadini votano una squadra e da lì dovrebbe nascere una giunta. Certo, il sindaco può nominare anche tutti assessori fuori rosa. Può farlo ma torniamo a percorrere lo stretto confine tra quello che si fa perché si può fare e quello che si fa perché è giusto farlo. Non puoi dare… Leggi il resto »
Sarebbe gradito che quando si scrive di giornali, lo si facesse in modo meno generico, indicando cioè a chi si fa riferimento. Intanto la sua denuncia e le altre vengono fatte su questo giornale (non so se altri le pubblicherebbero) e hanno lo stesso valore, secondo me, di un articolo giornalistico se approvato dal sottoscritto in qualità di Direttore Responsabile. Credo anche qualcosa di nostro qui e sul settimanale lo facciamo. Dove non arriviamo noi arrivate voi, teenmdo rpesente che non si può obbligare nessuno a rispondere anche se in pochi si rifiutano. Nè si può obbligarli ad essere più… Leggi il resto »
Sono stato frainteso, caro direttore, ma per mia colpa visto che per non dilungarmi ulteriormente non ho specificato il mio pensiero. Non parlavo ovviamente della vostra realtà che, anzi, a volte riesce a stupirmi per alcune scelte estremamente coraggiose. Parlavo invece dei troppo spesso sensazionalisti titoli di (quasi) tutta la carta stampata che apre le prime pagine con caratteri cubitali per poi regalare al lettore uno o più articoli fatti di rimpastate dichiarazioni di questo o di quel politico, di botta e risposta, senza mai e porre interrogativi. Un giornalista, per come la vedo io, deve fare le domande e… Leggi il resto »
Sfonda una porta… aperta. Anche per quegli aspetti (secondo me pochi) che ancora non riusciamo a mettere a regime. Non voglio “piangere” ma, purtroppo, le motivazioni sono anche di ordine economico, cosa che a me “scoccia” parecchio. Motivo per cui la nostra Riviera Oggi Srl è impegnata su più fronti, anche non giornalistici, proprio per supportare esigenze (principalmente giornalistiche, vista la nostra visibilità) sempre maggiori, legate ad un organico da rimpinguare e preparare. Che Dio ce la mandi buona. Grazie per le sue parole.
Caro alexc76: il tema dell’urbanistica e dei lavori pubblici hanno una forte componente di giurisprudenza sia per l’urbanistica che per gli appalti pubblici. Ti cito con piacere un caso che dimostra quanto da me sostenuto: CASO BALLARIN – un Sindaco al tempo stesso assessore all’urbanistica ma senza opportune competenze tecniche per mesi ha pagato avvocati per dipanare la sua frettoloso decisione di alienare un bene appartenente precedentemente al demanio, auspico che un assessore all’urbanistica con opportune competenza non commetta tali errori perchè sia in grado di analizzare con onestà intellettuale e secondo la deontologia della propria professione la situazione evitando… Leggi il resto »
SONO felicissimo di aver letto questo articolo e mi convinco sempre di più che i sambenedettesi sono persone che sanno solo farsi comandare da persone “estere ”
E, mi convinco sempre di più che personalità di alto spessore politico e personale NON CI SONO…. San Benedetto , deserto , anzi di più….
Ci sono….. ma hanno pensato bene di allontanarle prima di farle diventare delle minacce per l’establishment locale.
Dice bene Marinucci, il PD ha risuscitato qualcosa (Udc) che i cittadini hanno capito molto bene, ossia l’incoerenza e l’ambiguità che viene impersonificato da Calvaresi nel suo ruolo di “stampella al sindaco” nella presidenza del consiglio comunale! Oggi il tutto è chiarissimo anche negli atti. Votazione punto 3 “RICOGNIZIONE SULLO STATO DI ATTUAZIONE DEI PROGRAMMI E VERIFICA EQUILIBRI DI BILANCIO..” Cioè di qualcosa messo in atto prima delle elezioni di Maggio, in cui Calvaresi si è candidato sindaco ( ricordate??) con un suo programma contro tali atti messi in atto da questa amministrazione. HA VOTATO A FAVORE..UN SI NETTO ANCHE… Leggi il resto »
Mi chiedo da tempo come mai i politici sambenedettesi ricercano, citano, invitano, delegano, amano (?) il politico della città del travertino, li considerato il due di coppa quando briscola è denari, qui è il magnete funzionale all’amministrazione con funzioni funeste per il centrodestra, non riesco a spiegarmelo, dalle feste patronali, ai consigli comunali, sempre presente, sempre ben accompagnato, generatori di politici fai da te, con velleità sindachesche ad avallatori …
Io sto con il re della sentina, in questo caso, anche se non lo condivido in niente ed pure vegetariano….(chissà perchè mi viene in mente Vinicio Capossela)
Mi riallaccio al commento di Emidio Girolami e rincaro la dose con una domanda: il “buonismo” che da qualche tempo a questa parte sembra aver fatto breccia nei cuori del centro destra sambenedettese, è legato alla vicinanza del magnete bipolare alle sorti della maggioranza?