TORTORETO – “Mi sento più vicino alle posizioni dell’attuale amministrazione piuttosto che trattare di nuovo con i rappresentanti dell’attuale partito democratico”: sono le parole dell’ex sindaco di Tortoreto Domenico Di Matteo che, in conferenza stampa, ha presentato la locale sezione del gruppo Alleanza per l’Italia. Insieme a Di Matteo anche l’ex vice Nicola Ianni, il coordinatore provinciale Marcello Mellozzi, Berardo Fagioli del circolo di Teramo, Mario Sorgi ed due iscritti in rappresentanza dei giovani, Valerio Manucci e Andrea Fratoni. La nuova compagine si candida ad organizzare l’ossatura del partito di Francesco Rutelli, a cominciare dal prossimo congresso del 7 ottobre 2011, in cui si deciderà il segretario. Già raggiunta la quota di 50 iscritti alla sezione e in piena fibrillazione la base che vorrebbe giungere in tempi stretti a formulare un programma di lavori, idee e progetti per Tortoreto. A chi chiede se questa può essere la base di una prossima lista che si candida alla guida del paese, Di Matteo risponde: “siamo disponibili a trattare con tutte le forze politiche purchè si presentino con facce nuove”. Il rinnovamento, secondo l’ex sindaco, passa per i giovani, e non a chiacchiere, come spesso avviene nella gestione delle sezioni politiche”. Abbandoniamo la sinistra – continua Domenico Di Matteo – e ci candidiamo a diventare la casa dei centristi, moderati e riformisti ridando slancio alla politica locale”. Di Matteo dice chiaramente che l’intento è quello di costruire e non criticare o attaccare maggioranza e minoranza, anche se con quest’ultima, non è possibile nessun tipo di iniziativa costruttiva. Intervengono anche Marcello Mellozzi e Berardo Fagioli pongono l’accento sulla voce unica da individuare a livello provinciale  e locale con le altre forze del Terzo Polo, Udc, Fli ed Mpa. Le difficoltà però sono evidenti, soprattutto a livello locale, dove l’Udc si schiera sia con il centro sinistra che con il centro destra. Conclude Di Matteo: “Quando sarà il momento di dare un nuovo governo alla città vogliamo dire la nostra in un programma di rinnovamento da qui a vent’anni”.