TERAMO – Al via la riorganizzazione della Provincia di Teramo per la riduzione dei costi sostenuti dall’Ente.

“La nostra riorganizzazione suona quanto mai consona alle istanze di risparmio e razionalizzazione delle strutture pubbliche – ha affermato il presidente Valter Catarra – perché con questo provvedimento riduciamo di circa 1 milione e 300 le spese per il personale; riduciamo i dirigenti, eliminiamo la figura del direttore, razionalizziamo strutture e servizi anche modificando le posizioni organizzative”. Catarra ha presentato nel corso di una conferenza stampa tutte la documentazione inerente il piano di riorganizzazione, con le relative delibere e gli allegati “peraltro già pubblicati sul sito dell’ente – ha spiegato – e quindi totalmente visionabili e trasparenti cosa che non mi pare si possa dire sia mai accaduta in passato”.

“Non faremo portaborse, non porteremo a 500 i dipendenti dell’ente e non vedo come potrei farlo con tutti i vincoli finanziari che oggi hanno gli enti locali, non ci dotiamo di personale politico di staff come pure è stato detto: l’unico personale che prevediamo di aumentare, anche se al momento non ne abbiamo la possibilità economica, sono gli operai per i lavori di manutenzione sulle strade”.

Un passaggio Catarra lo ha riservato al fatto che i settori tecnici dell’ente sono affidati ad interim a dirigenti “amministrativi”: “certo non è la soluzione ottimale ma non dimentichiamo da dove siamo partiti: non sono stato io, praticamente a mandato concluso, a bandire un concorso per quattro dirigenti amministrativi quando era già noto che i quattro dirigenti tecnici sarebbero andati in pensione. Lo ha fatto D’Agostino e io ho ereditato una situazione pesantemente ingessata”.

Alla conferenza stampa ha partecipato anche il Segretario generale, Gianna Becci, che ha materialmente elaborato il progetto di riorganizzazione: “Anche questo un aspetto da sottolineare” ha chiosato il Presidente “visto che non ci siamo affidati a organismi  o professionisti esterni che, a prezzo di mercato,  non ci sarebbero costati meno di 100 mila euro”.

RIDUZIONE SPESE PERSONALE: Le spese per il personale non possono superare, per vincolo finanziario, le spese dell’anno precedente. Nel caso della Provincia la spesa per il personale è diminuita per effetto dei pensionamenti, del blocco dei rinnovi contrattuali, della riduzione dei dirigenti, dell’abolizione della figura del direttore generale. In corso d’opera, in questi due anni, sono anche cambiate le  norme che regolamentano la spesa per il personale: oggi rientrano nel calcolo le collaborazioni esterne e quelle del personale di società in house.

COSTI: Con la riorganizzazione i costi della struttura dirigenziale passano da 1 milione e 408 mila a 885 mila; i costi dei dipendenti passano da 7 milioni 495 mila euro a 7 milioni e 100 mila: complessivamente, conteggiando anche gli oneri riflessi i costi diminuiscono di 1 milione e 258 mila euro (come da allegato n 17 delibera di Giunta 485 approvata il 9.9.2011).

DOTAZIONE ORGANICA E ORGANICO IN SERVIZIO: La dotazione organica viene ridotta da 520 a 476. Anche se, complessivamente, la dotazione viene ridotta di quasi 50 unità è aumentata, invece, – di circa 30 unità – la previsione di dipendenti in fascia B e B3 prevalentemente con la qualifica di operaio. La dotazione organica, anche questa approvata con la delibera 485 è una previsione ottimale: altra cosa è il personale effettivamente in servizio: 340 dipendenti. Ed è su questa dotazione in servizio che oggi si attua la riorganizzazione.

FONDO PER IL PERSONALE: Anche il fondo per il personale, con il quale si pagano produttività e premialità, non può, per legge, subire alcun aumento:  attraverso il nuovo regolamento e sulla base delle disposizioni legislative più recenti, vengono fissati criteri selettivi per l’assegnazione di premi e produttività con una griglia di valutazione ben definita. A questo fondo si attinge per il compenso delle posizioni organizzative e della alte professionalità. Le previsioni riguardanti le Posizioni organizzative sono di 33 unità (oggi sono 40)  E’ prevista l’istituzione delle Alte professionalità per le quali, da norma, ci sono  fondi vincolati che le passate amministrazioni hanno “illegittimamente”, come rilevato dall’Ispettore, utilizzato in altro modo: le alte professionalità previste sono 12 + due temporanee collegate al Progetto integrato territoriali. Tutta la materia riguardante la ripartizione del Fondo del personale sarà comunque oggetto di relazione con i sindacati. Curriculum, contratti e retribuzioni effettivamente percepite sono visibili dal sito dell’ente.

SEGRETARIO GENERALE: L’ente ha deciso di rinunciare alla figura del Direttore Generale (ultimo costo lordo 233 mila euro).  Al Segretario generale vengono attribuite le funzioni del direttore: si tratta di funzioni di legge e irrinunciabili che – art 108 DGL 267/2000 – possono essere attribuite al Segretario.  Per lo svolgimento di queste funzioni, come per ogni altra funzione dirigenziale, è previsto un trattamento economico che comunque comporta una riduzione di costi rispetto alla scelta di avvalersi di un Direttore  (di circa 120 mila euro)

UFFICI DI STAFF: Ve ne sono due: uno di supporto a Presidente e assessori e uno di supporto alla segreteria generale.  Negli uffici di staff lavora personale dipendente  e “la giunta ha già ufficializzato di non ritenere opportuno avvalersi di personale esterno”.  All’ufficio di staff della presidenza sono assegnati 17 dipendenti;  all’ufficio di staff alla segreteria generale sono assegnati 8 dipendenti oltre ai 22 che lavorano nella Biblioteca Delfico (la Biblioteca, infatti, è incardinata nella segreteria generale).

Questi uffici non svolgono funzioni “politiche” ma continuano ad adempiere alle irrinunciabili attività amministrative dell’ente.

E’ prevista l’istituzione di nuovi servizi, come l’Urp e l’ufficio statistica, e di quei servizi obbligatori, contemplati dalla legge a garanzia del controllo degli atti e dell’attività amministrativa, e fino ad oggi mai attuati: controllo analogo, servizi ispettivi interni; servizi ispettivi (legge 662/96), relazioni sindacali, segreteria conferenza dei sindaci

Dal 2004 al 2009, si è arrivati fino a tre servizi di Staff alla Direzione generale: ognuno di questi retti da un dirigente.  Il primo settore di staff aveva oltre 30 dipendenti (allegato dotazione 2005)

Da una semplice comparazione fra le funzioni oggi attribuite all’ufficio di Staff agli organi elettivi, ufficio di staff alla Segreteria generale e i “vecchi” settori di staff si evince chiaramente che il numero dei dipendenti è inferiore rispetto al passato.

RELAZIONI SINDACALI: Dal 26 luglio al momento dell’approvazione definitiva della riorganizzazione ci sono state 9 convocazioni nonostante questa non sia materia di concertazione ma solo di consultazione. I sindacati sono stati invitati anche a far pervenire le loro osservazioni: ma non sono state presentate.

DIRIGENTI: Ridotti da 13 a 8 introducendo il principio della rotazione: un principio che aumenta le occasioni di professionalizzazione e formazione dei dirigenti che per contratto e norma sono chiamati a misurarsi con compiti di pianificazione, gestione, organizzazione del personale etc etc a prescindere dal settore ove vengono destinati.

Naturalmente la riduzione delle aree dirigenziali comporta anche una diversa aggregazione dei vari settori.

I settori vengono così assegnati: Antonio Zecchino (avvocatura); Leo Di Liberatore (finanze e contabilità, ad interim viabilità, difesa del suolo); Corinto Pirocchi (attività economiche e patrimoniali, sanzioni e ad interim urbanistica, edilizia scolastica e demanaile) Renata Durante (Lavoro e Formazione); Piergiorgio Tittarelli (Appalti, turismo, agricoltura e ambiente); Piero De Camillis (Affari Generali); Daniela Cozzi (Risorse umane); Antonio Flamminj (Affari sociali, cultura, pubblica istruzione)

La Polizia provinciale sarà retta da un comandante (prima c’era un dirigente).