SAN BENEDETTO DEL TRONTO – “Parlerò a partita finita, si deve ancora giocare tutto il secondo tempo”: così parlava il sindaco Gaspari appena dieci giorni fa in merito alla nomina del nuovo direttore dell’Area Vasta 5 con sede ad Ascoli Piceno. Una promessa non mantenuta ora che il novantesimo minuto è scoccato, con l’incoronazione di Giovanni Stroppa a nuovo manager. Originario di Fabriano e direttore della Zona territoriale 7 di Ancona dal 2010, Stroppa è laureato in Giurisprudenza presso l’Università di Camerino. Dal 2006 al 2010 ha ricoperto l’incarico di dirigente amministrativo del personale presso la Zona territoriale 10 di Camerino.
Non la figura sponsorizzata sin dal principio dal primo cittadino sambenedettese, che premeva per la promozione del già direttore dell’Asur 12, Antonio Maria Novelli. Amarezza incrementata dalla decisione di collocare la direzione amministrativa in Ascoli: “Questa città è la più dinamica della provincia”, aveva avvertito recentemente Gaspari. “Un capoluogo provinciale non è per forza a capo di una struttura. Se così fosse sarebbe un’ingiustizia. Io prevedo che ne usciremo soddisfatti, ma se dovessimo venire umiliati dirò la mia”. Non per ora, almeno alla stampa, allontanata con un secco “no comment” nella mattinata di lunedì. In contemporanea tuttavia, lo stesso sindaco si lasciava andare ad un eloquente sfogo su Facebook: “Diventiamo tutti cittadini di Fabriano, unica condizione per essere marchigiani di serie A”.
Probabile, anzi sicuro, che si aspettasse maggior considerazione nel coordinamento di una vicenda che interessava direttamente San Benedetto. Al contrario, s’è ufficialmente manifestato il “tradimento” di Spacca, con il quale i rapporti si andranno di conseguenza a raffreddare.
“Piero Ciccarelli (direttore generale dell’Asur, ndr) non ha effettuato nomine politiche, bensì esclusivamente tecniche”, ha spiegato l’assessore regionale Sandro Donati. “In Riviera ha pesato il fatto dei pensionamenti di Mannucci e Novelli. Mi spiace per quest’ultimo, ma certe scelte vanno fatte al di là dei rapporti umani. I nuovi responsabili li valuteremo sul campo”.
Per quel che riguarda le altre Aree, quella di Pesaro è stata assegnata a Maria Capalbo (unica donna), quella di Ancona a Maurizio Bevilacqua, quella di Macerata ad Enrico Bordoni e quella di Fermo a Gianni Genga.
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Finalmente il Sindaco se n’è accorto, è da tempo che in molti nel piceno hanno rpeso questa consapevolezza. Meglio tardi che mai!!!!! Stia certo che i cittadini saranno uniti con lei per far valere i nostri diritti!!!!! Inoltre sarebbe interessante capire oltre a quale sia la mente designata a comandare l’Area Vasta, anche che differenza di Budget c’è tra le varie Aree Vaste e quali driver di riferimento sono stati usati per definire tale budget: è stato usato il costo standard definito come parametro di riferimento nel modello del federalismo? Si sono utilizzate tecniche di Budget di base zero, si… Leggi il resto »
I nostri Politici referenti in regione difendono la scelta? Sono contento per loro… Sicuramente non difendono la proseguzione dei percorsi di riorganizzazione e una logica continuità di lavoro intrapresa con gli attuali direttori Novelli e Mannucci, non difendono i cittadini utenti quando questi si lamentano per le prestazioni mediche sanitarie troppo lunghe, non difendono il personale che quotidianamente si presta a turni aggiunti, rischiando errori che possono comprometere la propria o l’altrui incolumità, non difendono i tanti primariati mancanti da tempo nelle Unità Operative, in parole povere non difendono la sanità del Sud delle Marche. Guarda caso le maggiori criticià… Leggi il resto »
Lento di comprendonio il nostro sindaco!
Se ne accorge solo adesso che Spacca fa gli interessi delle Marche buone e che le Marche sporche (Signor Sindaco, siamo noi lo sai?)gli servono solo per le votazioni e per farci prendere le casse di colmata!
A parte che sentire parlare un sindaco con l’ormai stantio linguaggio calcistico introdotto dal Capo Supremo fa venire una tristezza infinita, vorrei sapere dal sempre illuminato Alessandro84 su quale testo di economia dei tantissimi che ha letto c’è scritto che essere nati nel luogo in cui si opererà, sia condizione primaria e indispensabile per la nomina di un manager di alto livello nonchè garanzia della sua preparazione. “Piero Ciccarelli…non ha effettuato nomine politiche, bensì esclusivamente tecniche”. Io, da cittadino cui interessa solo la qualità del servizio erogato, sono ben lieto di questa precisazione e mi preoccuperei SOLO di verificare la… Leggi il resto »
Vedasi ultimo DisAppunto del sottoscritto. Grazie per il contributo.
Bhè, la notizia va letta con un po’ di malizia… Se ci vogliamo attenere ai criteri meritocratici di stile anglosassoni direi che nella sola San Benedetto potremmo trovarne molte di persone in grado di adempiere al quel ruolo, inoltre c’è un fattore di allineamento degli obiettivi ( esiste nella letteratura accademica) che se lo caliamo nel contesto potremmo chiaramente dedurre che una persona coinvolta può avere obiettivi diversi da chi professa il modello IKEA per la Sanità. Per giunta credo che se il nuovo manager fosse venuto da Pesaro o da Senigallia avrebbe suscitato senza dubbio meno scalpore. Infatti Gaspari… Leggi il resto »
Scusami Alessandro ma sarebbe anche il caso che ti informassi su cosa è stato capace di fare fino ad oggi Novelli e se è stato giusto “farlo fuori”. Cosa interessa di più il merito (del quale sei convinto assertore) o la data di nascita? Anche se quella di Stroppa può far fare cattivi pensieri. Ad un cittadino comune però ma non ad un sindaco che, tra le altre cose, poteva benissimo protestare ufficialmente. A me è sembrata una gaffe incredibile. A te no e non capisco perché.
Direttò, certo che è una gaffe incredibile. Nel merito, dimostra quanto il sindaco ritenga il suo ruolo incentrato sulle nomine politiche, vera “ciccia” del suo mandato – perchè per il resto, mi pare faccia ben poco. Nel metodo, dimostra totale mancanza di senso istituzionale e una goffagine con la stampa che, però, non è nuova. Immagino ricorderà la “pessima stampa”, i tira-e-molla coi cronisti graditi o sgraditi, i silenzi intervallati da dichiarazioni che poi “erano state male interpretate”. Tanto il sindaco è abile nell’oratoria pubblica – perchè le capacità, quando ci sono, vanno riconosciute – tanto fa un autogol dopo… Leggi il resto »
La gaffe incredibile è che la settimana prima Gaspari benediceva l’operato di Spacca ed ora improvvisamente si è convertito sulla via di Damasco a posizioni contrarie alle linee politiche della Regione. Direttore ma se siamo nel campo delle nomine su base prettamente politica è ovvio che un cambio di un dirigente si traduce in un cambio di gestione, credo che per valutare l’operato di Novelli manchino proprio le metriche su cui effettuare queste valutazioni! Poi ribadisco che sono pronto ad ammettere l’errore di valutazione qual’ora sia dedicato all’Area Vasta del Piceno un Budget maggiore di quella di Fabriano per recuperare… Leggi il resto »
Sarebbe bello valutarlo in base a ciò che ha fatto in passato, non a come agirà nel futuro.
Dal curriculum sembra non essersi mai occupato della direzione generale di una zona territoriale, è laureato in giurisprudenza (unico non medico insieme al direttore Bevilacqua), se magari fosse un po’ più ricco il curriculum pubblicato dalla Regione, considerando anche ciò che ha fatto quando dirigeva il personale della zona territoriale di Camerino, sarebbe più facile valutarlo.
E adesso ricominciamo il teatrino del sindaco paladino che fa la voce grossa con la regione anche se è dello stesso colore. Quando arriveremo nuovamente a ridosso delle elezioni queste “cagnare” si stopperanno. Scene già viste. Sapete che vi dico: che a me non interessa se l’area vasta fa capo ad ascoli, a sbt, a grottammare o poggibonsi. L’importante che le cose funzionino bene. E siccome le cose, sia che parliamo di ascoli, sbt, grottammare o poggibonsi, non funzionano bene a prescindere, continua a non interessarmi la cosa. Tanto per fare un elettrocardiogramma (provato sulla mia pelle) ci vorranno come… Leggi il resto »
Premesso che delle lottizzazioni del PD regionale m’interessa poco, e ancor meno m’interessa la città di nascita del massimo dirigente tecnico di un sistema sanitario locale, detto questo, se hai la percezione che la città di cui sei sindaco da sei anni conta zero sullo scenario regionale, tanto da sentire il bisogno di provocare invitando i tuoi cittadini a cambiare residenza, forse è il caso che ti fai delle domande. Ogni ulteriore commento è superfluo.
Come si temeva, San Benedetto ha perso sia l’amministrazione della Zona che il direttore.
Al di là dei meriti o demeriti di Novelli e Stroppa, che sono difficilmente quantificabili, c’è un metodo sistematico che punta alla marginalizzazione di San Benedetto, da parte di Ancona e ovviamente anche di Ascoli.
Non è campanilismo, ma questi episodi ci portano a riflettere sull’opportunità di fare fronte comune con il capoluogo piceno in altri ambiti, perché sembra abbastanza scontato che ci andiamo sempre a rimettere.