SAN BENEDETTO DEL TRONTO – “Con Claudio Bartolomei ho rapporti buonissimi e cordialissimi, anche questa estate abbiamo avuto modo di collaborare su questioni estranee alla Samb, siamo vicini uno all’altro”: Sergio Spina, ex presidente della Samb, commenta così alcune “malelingue” che, negli ultimi tempi, avrebbero messo “zizzania” con il suo ex vice e attuale vicepresidente rossoblu. E parlando della Samb, tanti sono naturalmente i temi che il pasionario imprenditore di Cupra Marittima ha piacere di toccare. Ma prima si vuol togliere alcuni sassolini: “Qualcuno ha detto che mi è stato negato l’accredito per venire alla partita, domenica scorsa – afferma – Io domenica non c’ero ma sicuramente con quel che ho fatto per lo stadio, assieme all’ingegner Cinciripini, non credo che ci siano problemi per farmi entrare al Riviera delle Palme…”

Si parla di stadio ed ecco che si deve parlare anche della sua messa a norma, progetto nato sotto la sua presidenza ma non ancora terminato, anche se oggi, venerdì 16 settembre, sono arrivati finalmente i pannelli fotovoltaici da mettere sulla copertura: “Per quanto mi riguarda tutti gli accordi presi da me e dai miei collaboratori sono stati chiusi, ora spetta alla Troiani&Ciarrocchi dare seguito a quanto pattuito”.

E poi arrivano anche alcune rivelazioni che fino ad ora Spina aveva tenuto un po’ per sé: “Il motivo del mio allontanamento va ricercato anche nel cambio di attività economica: sappiamo tutti che l’edilizia attraversa un momento difficile così, assieme all’ingegner Cinciripini, ho iniziato ad intraprendere una attività imprenditoriale nel campo delle energie rinnovabili e del fotovoltaico in particolare. Ad esempio questa estate abbiamo realizzato 18 impianti di fotovoltaico da 1 Megawatt ciascuno, e poi in un mese e mezzo, dopo aver stretto un accordo con un gruppo cinese, abbiamo provveduto alla produzione e vendita a questo gruppo di pannelli fotovoltaici per una potenza complessiva di 8 Mega, per un giro di affari complessivo di 60 milioni di euro. La cosa si è conclusa il 31 agosto”.

Chiediamo: allora è vero che Spina si era trovato in difficoltà economiche lo scorso anno? Questo è stato uno dei motivi che lo hanno condotto ad abbandonare la Samb? “No, non è così: mi sono dovuto concentrare in questo settore tanto che non avevo un’ora libera, anche se restano in piedi le mie attività imprenditoriali sia a Roma che a Riccione. Anche per questo motivo non ho riallacciato i rapporti con il Gubbio, anche se quando vado lì sono accolto a braccia aperte dall’attuale società”.

E qui, direbbe qualcuno, la domanda è sorta spontanea: Spina, un ritorno alla Samb è totalmente da escludere? “Non totalmente. Però non sto parlando di un mio interesse immediato: questa è una porta che non ho chiuso. Al momento ho impegni che mi impedirebbero, se anche lo volessi, di interessarmene”. E chiediamo: “Torneresti per aiutare gli attuali soci, Pignotti e Bartolomei?”

“Guarda, auguro a Claudio e Roberto (col quale ho un rapporto di rispetto professionale) di trovare aiuti nell’imprenditoria locale, perché so che stanno provando a stringere accordi in questo senso. Conosco il mio carattere e so che ho alcuni difetti per cui se dovessi tornare un giorno alla Samb, dovrei stare solo. Anche perché il primo anno ho vinto un campionato con le mie idee, del secondo è meglio che non parlo, è andato così male da non crederci”.

Poi si parla di calcio giocato: “Penso che in questo campionato ci siano squadre che siano meglio attrezzate della Samb, ma sappiamo che è il campo il giudice di ogni scelta. Questa società sta facendo bene con un budget minore di un anno fa, e sono sicuro che faranno meglio di me, nonostante alla fine spenderanno la metà”.

“Gli under che hanno preso sono buoni – continua Spina – Gramacci è un buon esterno che sa saltare l’uomo, con il ritorno di Bordi avranno un bel duo. La difesa è forte e in attacco c’è un giocatore come Pazzi che per me dovrebbe giocare in Serie B. Anche se la squadra, così come è, non sembra costruita per ammazzare il campionato, però se la difesa tiene e i giovani non deludono, con un Pazzi così…”

E’ anche tempo di qualche recriminazione: “Un anno fa, se ci fosse stato Pazzi, con D’Aniello e D’Angelo fin dall’inizio, ci saremmo divertiti. Purtroppo non ce ne andò bene una”. E riguardo questa Samb, aggiunge: “L’attuale organico con Covelli, D’Aniello e Moscarino sarebbe stato da primo posto. Qualche merito però me lo voglio prendere: se Di Vincenzo è venuto alla Samb il merito è mio”.