Intervista a cura di Massimo Falcioni. Riprese e montaggio a cura di Maria Josè Fernandez Moreno. Per visualizzare l’intervista, clicca sull’icona rettangolare in basso a destra

SAN BENEDETTO DEL TRONTO – E’ stato un confronto a dir poco animato quello svoltosi al Florentia World nel primo pomeriggio di martedì tra i proprietari del locale – bloccato recentemente da un’ordinanza sindacale che impone la chiusura anticipata a mezzanotte fino al 30 settembre – e i residenti delle abitazioni vicine, esasperati da una situazione di schiamazzi e disagi notturni che si prolunga ormai da troppo tempo.

“L’ordinanza è arrivata nonostante nei giorni passati si sia cercato un colloquio con le autorità locali al fine di evitare l’aggravarsi di una situazione che ci interessa in prima persona”, ha affermato il titolare Luca Trovarelli. Secondo quest’ultimo e il suo legale, Fabio Passamonti, i verbali redatti si poggerebbero su accuse generiche e infondate.

“Addebitano al Florentia lo sporco nel piazzale dinanzi all’esercizio, ma il personale quello spazio lo pulisce puntualmente”, ha denunciato l’avvocato. “Inoltre si tratta di proprietà privata e quindi a fare ricorso sarebbero dovuti essere i diretti interessati. Perché nessuno ha detto nulla?”. Ci sono poi le tormentate questioni della vendita di alcolici ai minori (“facile aggirarla: basta far entrare un maggiorenne che acquista per conto di un ragazzino che resta fuori”) e dei rumori: “Non si può punire un locale sulla base di un parametro personale. Non è stata fatta alcuna analisi sui decibel. Sul fastidio provocato all’esterno invece, Trovarelli non poteva come un giustiziere cacciare tutti. Ciò spetta ad un ente pubblico”.

Ed è stato proprio su questi due punti che è esplosa la rabbia repressa di Sante Pulcini. L’ex preside dell’Ipsia, residente nel quartiere Ragnola e dunque diretto interessato, ha esternato senza freni la frustrazione accumulata in diciotto mesi definiti letteralmente “da incubo”.

Tutta colpa di alcuni clienti del Florentia che, una volta fuori dalla struttura, oltre a creare baccano urinerebbero nei pressi delle palazzine antistanti ed insulterebbero gli abitanti, costringendoli ad un sonno senza pace. “Trovarelli prende assolutamente le distanze da certi elementi – ha precisato Passamonti – sono episodi da cui ci dissociamo e di cui non siamo responsabili”. Imminente la replica dello stesso Pulcini: “Se non siete responsabili dovete prendere nomi e cognomi di questi tizi. Certe cose non si possono ammettere”.

Nel frattempo la battaglia di Trovarelli col Comune prosegue e mentre è da escludere un ricorso al Tar, si prospetta al contrario l’eventualità di una richiesta di risarcimento per i mancati guadagni del mese di settembre: “Non lo escludiamo, ma per adesso è prematuro parlarne”.