SAN BENEDETTO DEL TRONTO – “Quello che penso l’ho detto tempo fa; dirò il resto quando la partita sarà finita. Attualmente è ancora aperta, si deve giocare tutto il secondo tempo”. E’ un Giovanni Gaspari irritato quello interpellato sull’attuale situazione della sanità locale. Nonostante sia stata scelta Ascoli – e non San Benedetto – come sede di una delle cinque Aree Vaste delle Marche, il primo cittadino rivierasco mostra i muscoli ed un inaspettato ottimismo: “La giunta regionale ha deciso un’altra cosa rispetto a quello che credevamo, vedremo cosa accadrà. Io prevedo che ne usciremo soddisfatti, ma se dovessimo venire umiliati diremo la nostra”.
Sorrisi di facciata a parte, è reale e palpabile la guerra fredda in atto tra l’amministrazione sambenedettese e Gian Mario Spacca. “La sede delle Asur 12 e 13 deve dovrà essere a San Benedetto”, aveva avvertito recentemente Gaspari. “Questa città – proseguiva – è la più dinamica della provincia. Un capoluogo provinciale non è per forza a capo di una struttura. Se così fosse sarebbe un’ingiustizia”.
Il nuovo direttore dell’Asur dovrebbe essere nominato entro la fine del mese. Il sindaco spera ovviamente in un assoluto dietrofront di Palazzo Raffaello, ma tiene comunque a precisare che, in caso di conferma dell’iniziale decisione “non è detto che tutto si sposti in Ascoli; degli uffici verrebbero decentrati”.
Lascia un commento
Ma non sarà il caso di preoccuparsi della funzionalità di questa area vasta piuttosto che della sua locazione!? Capisco che spessissimo le due cose appena citate sono strettamente relazionate ma a leggere l’articolo traspare solo un mero campanilismo. E l’approccio non sembra troppo diverso da quello leghista dei ministeri monzesi.
Purtroppo non è solo campanilismo, ma è un allarme giustificato.
Storicamente Ascoli non è mai stato un buon capoluogo di provincia né per Fermo che si è staccato, né per San Benedetto.
Va benissimo l’area vasta, come va benissimo un turismo incentrato sul brand Piceno, ma San Benedetto deve essere capofila per molti ambiti, o almeno deve essere un rapporto alla pari con Ascoli e non subordinato.
San Benedetto deve essere capofila per molti ambiti? Questa massima da dove l’ha tirata fuori? Se si fa un’area sanitaria provinciale è naturale che la SEDE sia nel capoluogo di provincia. Come avviene ovunque. E come è stato deciso per le altre province. Stranamente però solo nel Piceno ci sono le rivolte… e come al solito provengono da San Benedetto che si ritiene superiore ad Ascoli. Possiamo discutere di tutto, io sono economicamente più dinamico, io invece sono capofila a livello culturale, io per il turismo, tu a livello sportivo, ecc. ecc. Ma il capoluogo è ancora Ascoli. Quindi è… Leggi il resto »
Magari, però, quando le Province saranno scomparse (cosa che, a quanto pare, a lei non sta bene) il discorso va ripreso e, pur rispettando la storia di Ascoli Piceno, certe scelte vanno fatte tenendo conto delle vere necessità logistiche e di altro tipo. Per esempio se il benedetto ed unico ospedale piceno dovesse andare a buon fine, la vallata, cioè il centro del Piceno sarebbe l’ideale. Vede che anche lei sta facendo campanilismo. Forse perché ritiene che il territorio piceno non includa la sua zona est? Grazie.
Io non sto facendo alcun campanilismo tanto che ho detto che siccome la parte costiera ha un bacino di utenza notevole, le specializzazioni vanno divise in modo UGUALE tra capoluogo e costa. Senza agevolazioni per Ascoli. La questione della direzione è invece diversa… se c’è una sede unica di un’area vasta provinciale, questa va nel capoluogo. E questo lo hanno capito ed accettato tutti nelle Marche. Solo sulla costa picena si protesta perchè ci si ritiene superiori. P.S. Se mai verranno abolite le province (con trasferimento delle competenze alle regioni e quindi trasferimento di tutti i dipendenti ad ancona, come… Leggi il resto »
Si sta arrampicando sugli specchi.
Sono finiti gli argomenti, vero Director? Poi mi venga a parlare di brand Piceno, si si… Quando fa comodo a voi, perchè vi rendete conto che solo col mare non andate più avanti. E allora serve la sinergia col capoluogo che sta diventando meta turistica per gli amanti d’arte. Poi invece quando si parla di altro… torna la guerra ad Ascoli.
Quando un turista verrà nel Piceno per passare alcuni giorni di vacanza in Ascoli le darò ragione. Con questo suo commento lei si è dimostrato più “campanilista” di tutti i “campanilisti” che scrivono su queste pagine. Finalmente si è scoperto però ha sempre paura a farsi riconoscere, paura che non hanno molti altri “campanilisti”. Se c’è qualcuno che vuole la guerra abbiamo ora capito chi è. “Chi è”, si fa per dire. Continui a nascondersi e a fare il professore.
Allora mi può dare ragione fin da subito visto che ce ne sono a iosa di turisti che vengono a passare le vacanze, i ponti, i fine settimana ad ASCOLI PICENO. Gli alberghi esistenti sono quasi sempre pieni e la informo che ne stanno per aprire altri due in Corso Trieste. Tanto che tra qualche mese la città di Ascoli avrà più alberghi aperti di San Benedetto negli 8 mesi dell’anno non estivi. Inoltre la informo anche che Ascoli Piceno è la PRIMA CITTA’ DELLA REGIONE per numero di Bed&Breakfast. Sono circa 80, una 30ina in più di quelli esistenti… Leggi il resto »
Mi spiace ma, vista la sua presunzione e il voler capire quello che vuole (scambia “passare le vacanze” con week end o ponti, che ignoranza!), i nostri colloqui potranno continuare soltanto a viso aperto. Vedrà che si tirerà indietro o proverà a cambiare nick name per continuare a fomentare il territorio con la solita marea di stupidaggini, visto che, se qualcuno va in Ascoli per un week end la costa non ne trae alcun vantaggio, mentre se un turista passa una settimana al mare, la città di Ascoli, proprio per i motivi che scrive lei, ne trae vantaggi. Anche in… Leggi il resto »
Carissimo signor piceno, ribadisco il mio commento precedente, visto che esistono nella letteratura accademica una moltitudine di modelli matematici di ottimizzazione per individuare il collocamento ottimo di infrastrutture in base a variabili pre-impostate, potrebbe illustrarci i dati, stime, ipotesi e risultati di queste sue elucubrazioni? Oppure il suo è soltanto “un rumore di pancia”? Magari da questi modelli esce fuori che la collocazione ottimale è ad Acquaviva! Scegliere tra Sbt o Ascoli è solo politica e campanilismo se pensiamo ad una soluzione efficace ed efficiente servono studi seri. Dovremmo alzare la voce con i politici per richiedere questo non che… Leggi il resto »
In realtà esistono molte metodologie per il collocamento ottimale di certe infrastrutture nevralgiche per il territorio in relazione alla distribuzione demografica della popolazione, basta prendere uno di questi modelli e vedere dove è la sede ottima. Il resto sono inutili chiacchiere.
Campanilismo che riguarda esclusivamente San Benedetto. Non ci sono state proteste simili nè a Cvitanova nè a Porto San Giorgio. Si sta facendo esclusivamente la solita guerra al capoluogo di provincia.
Perchè parlate di poltrone invece che di efficienza e salute? Non voglio ripetermi, ma se all’ospedale di SBT per una risonanza magnetica con la mutua (60 Euro) ci vogliono moltissimi mesi di attesa, a pagamento (200 Euro) la fanno in giornata? Ascoli è messa meglio? O questi problemi di efficienza si risolvono mettendo al centro del piceno l’accorpamento? Oppure questo accorpamento è solo una soluzione di risparmio esclusivamente contabile? Al sindaco direi: i cittadini si sentono umiliati per i malfunzionamenti di questi apparati, delle incrostazioni burocratiche che salassano pazienti e cittadini. Perchè questi apparati assorbono più del 85% del bilancio… Leggi il resto »
Mah, è la solitla solfa che si ripete ogni qualvolta nel Piceno si debba stabilire la localizzazione di una qualsivoglia cosa. In effetti come si fa notare nell’intervento di “Piceno”, solo qui nel sud delle Marche c’è sempre qualcuno che interviene senza rispettare il naturale ordine gerarchico. Prima avevamo i fermani che lamentavano “soprusi” da parte di Ascoli un giorno si e l’altro pure. Adesso è la volta dei sambenedettesi. In tutto questo marasma non si capisce che in regione siano ormai stufi di questi attacchi di puro e mero campanilismo di bassissimo livello, il quale non fa altro che… Leggi il resto »
Chi sarebbe stufo in Regione di questi attacchi? Come lo sa e perché? Sia più chiaro anche perché lascia pensare che lei abbia qualcosa in comune con la Regione Marche. Se è così perché ha paura ad esprimersi in modo trasparente e ad assumersi le sue responsabilità?
Assolutamente non ho nulla in comune con la Regione e non mi devo assumere alcuna responsabilità, ma da semplice cittadino è la logica che me lo fa pensare; già in quell’ente il Piceno non è visto di buon occhio, sicuramente dovuto al diverso colore che rappresenta la provincia, eppoi, ripeto, ogni decisione del nostro territorio viene messa in discussione, ci sono sempre spaccature tra i governanti di Ascoli e San Benedetto e questo non può che infastidire chi prende le decisioni. In ultimo quando queste sono prese rispettando il naturale ordine gerarchico, ci sono ugualmente critiche; mi dite voi come… Leggi il resto »
Secondo me, la Regione non ha scuse per come tratta tutto il Piceno. Perché lei, invece, vuole trovarglele? Quali poi?
Direttore, come lei credo che la Regione non abbia scusanti ma se il nostro primo cittadino canta per tutto il web le lodi della regione per un fantomatico piano del porto che nessuno ha visto, il governatore non può che sentirsi l’anima in pace e pensare che ha fatto più di quello che doveva. Non crede?
Al contrario Direttore! Non sto cercando di giustificare il trattamento che la Regione ci sta riservando da tempo, sto solo asserendo che noi tutti cittadini del Piceno, ogni qualvolta ci facciamo “guerra”, lì in Regione sono sicuro che sogghigneranno alle nostre spalle, sapendo che in qualsiasi caso una parte del territorio, o meglio dire una parte politica del Piceno, non verrà accontentata. Così lo è stato per anni; quando i “politici fermani” facevano la guerra un giorno si e l’altro pure alla città di Ascoli, scordandosi magari che il loro disappunto proveniva da decisioni prese da loro paesani, che si… Leggi il resto »