SAN BENEDETTO DEL TRONTO – La politica è feroce contrapposizione? E chi lo ha detto? Non è ad esempio di questo avviso Bruno Gabrielli, capogruppo del Pdl nel consiglio comunale e candidato sindaco alle recenti amministrative, in merito al Piano Regolatore del Porto: “Leggendo la rassegna stampa all’indomani del consiglio comunale che ha visto dare l’avvio all’approvazione del Piano Regolatore del Porto, ho notato una sorta di stupore da parte dei giornalisti nel prendere atto del mancato clima di “sangue ed arena” tra maggioranza e minoranza, perlomeno con quella che io mi onoro di rappresentare”.
Continua Gabrielli: “Dato per assodato l’innegabile strumento di sviluppo economico che da sempre il porto ha rappresentato per la nostra città, e considerata la difficilissima situazione finanziaria in cui versa l’intera nazione, prendere posizioni ostruzionistiche fini a se stesse per cercare di intralciare l’iter procedurale che dovrà portare all’approvazione del nuovo Piano Regolatore del Porto sarebbe stato del tutto irresponsabile e non all’altezza di una forza politica di governo come quella del Pdl”.
“Di certo non è mancato il confronto né tanto meno le proposte fatte attraverso degli emendamenti per dare un’apporto a nostro modo di vedere migliorativo all’intero impianto normativo in questione. Uno su tutti il voler legare lo sviluppo della zona portuale con quello dell’intera città attraverso la redazione di quello che noi riteniamo essere lo strumento principe in materia urbanistica ossia il Piano Regolatore Generale, l’unico strumento in grado di azionare quel volano economico capace di assicurare uno sviluppo in maniera diffusa e non come altre soluzioni a macchia di leopardo”.
Termina quindi Gabrielli: “Il fatto che tale emendamento non sia stato approvato, ha comportato la scelta da parte del Pdl e della Lista Gabrielli di votare in maniera contraria al punto iscritto all’ordine del giorno. Così come il fatto che non ci sia stata riconosciuta la presidenza della commissione urbanistica ha rimarcato una posizione politica arroccata su se stessa da parte della maggioranza che di certo non è positiva. Se la nostra città vuole crescere, e deve farlo il più in fretta possibile, occorre che chi governa passi dalle parole ai fatti prendendosi tutte le responsablità del caso mantenendo un’atteggiamento di confronto con l’opposizione, ed entrambi mettendo al centro del loro agire politico il bene comune della collettività evitando siparietti teatrali”.
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Ben Venga la voglia di Sviluppo, ma Gabrielli ci spieghi come questo piano possa favorire lo sviluppo economico… Forse è il caso di spiegare un po’ cosa c’è in ballo
Tu chiamalo, se vuoi, consociativismo…
Ma gabrielli per chi prende e come tratta i suoi concittadini..chi ha mai parlato di ostruzionismo fine a se stesso…, ma non è che si è perso il senso della realtà??? Nessuno vuole un clima da sangue e arena ma francamente l’impressione di chi come me ha seguito il dibattito è stato quello di una opposizione appigliata su pretesti banali..se proprio si deve fare, allora presentiamo l’emendamento e che gli uffici siano al secondo piano!! Ma che emendamento è?… E manco è passato come facilmente immaginabile…gli argomenti…dove sono…vi siete dilungati più sui lecci..marciti a causa della falda acquifera che si… Leggi il resto »
Cara Sabrina, sui lecci ci sarebbe da iniziare una battaglia, come la battaglia sugli animali che vivono in città, i lecci sono stati abbandonati e a sentir Riego con le sue motivazioni sull’abbandono dei lecci,che muti non possono imprecare e nemmeno fuggire e cercare ostello in altri suoli, mi sono avvilito… Sul Porto, ci vuol il coraggio di dire: la nostra città non è in grado piu’ di produrre o di trasformare, ci stiamo infognando con l’intrattenimento, facilmente si può dire che è un segno dei tempi, la decadenza è certa ed è il caso di risorgere in altro luogo… Leggi il resto »
In molti, di tanto in tanto, parlano di sviluppo, vogliono lo sviluppo, sono per lo sviluppo … Bella parola che attira voti e consensi, ringraziamenti e pacche sulle spalle. In molti quando parlano di sviluppo sono convinti di farlo a nome di tutti, anche se non hanno consultato nessuno, o al limite pochi conoscenti. Molti confondo (o pensano o credono?) che il loro personale sviluppo sia il bene e la volontà dei molti. La stragrande maggioranza dei cittadini non ne sa nulla e ho forti dubbi che anche per molti addetti ai lavori sia la stessa cosa. Questo piano del… Leggi il resto »
per precisione…sul leccio fonte wikipedia
L’apparato radicale è robusto, fittonante, si sviluppa già dai primi anni di vita e può penetrare per diversi metri nel terreno. Questo comporta una notevole resistenza alla siccità (la pianta va a trovare l’acqua in profondità), ma anche problemi di trapianto, che questa specie sopporta male.