SAN BENEDETTO DEL TRONTO – “L’estate sta finendo”, cantavano i Righeira, tra l’altro ospiti anche questa stagione a San Benedetto. Itb Italia, associazione di imprenditori turistici balneari, attraverso il suo presidente Giuseppe Ricci, commenta amaramente la “movida” sambenedettese con una nota che riportiamo di seguito.
Come Itb e come cittadini, abbiamo ricevuto da numerosi operatori le lamentele ricevute da parte dei loro clienti, per le notti brave che si concludono con danni e atti vandalici su tutto il territorio cittadino, comprese le nostre strutture, compromettendo la nostra immagine.
Ma se bottiglie abbandonate, facce stravolte, l’assordanteper tutta la notte, sono il risultato di questa nostra strana movida cittadina, è giusto che la stragrande maggioranza dei nostri turisti si chieda se non abbiano sbagliato indirizzo finendo in un’Ibiza picena… non basta già questo nostro mare così mal ridotto in certe zone?
E ci chiediamo il perché delle nostre notti che devono diventare ostaggio di gruppi di giovani insediati nel cuore della città fino alle prime luci dell’alba con un bicchiere di birra in mano e musica a palla?
Ma quale è dunque il nostro target turistico di riferimento? Quello di gruppi di giovani o giovanissimi consumatori di alcolici o quello di persone di media età, di buon livello, appassionati di mare, libertà, qualità della vita?
Forse dobbiamo metterci a inseguire il modello scaduto di Rimini? Noi che abbiamo splendidi viali con palme ed oleandri, noi che abbiamo un clima strepitoso ed un retroterra di antica storia e medioevale bellezza? Peccato per il mare che non è più lucente. ma abbiamo davvero tante carte da giocare nel mondo del turismo!
No, noi non abbiamo fatto quella scelta, noi cittadini, noi operatori turistici, noi che sappiamo quale modello di sviluppo vogliamo davvero, noi che proponiamo due strade di uscita da questa situazione sempre più preoccupante.
Costruire un circuito alternativo per i consumatori della notte, studiando un’area dove far confluire la vita notturna, lasciando ai turisti meno giovani, intrattenimenti più tranquilli, con locali che chiudono alle una o alle due del mattino, senza baccano in strada (vedi caso via Mentana) o stabilimenti balneari trasformati in succursali di Las Vegas.
Far pagare un’adeguata tassa di scopo a chi fa tracimare la vita notturna fino all’alba, con i suoi ubriachi, con le sue occupazioni del suolo, i suoi bodyguard e i suoi strani personaggi della notte e, così, finanziare, così, attività più attrattive per il turista medi: quei turisti che preferiscono una San Benedetto più tranquilla con programmi culturali, con manifestazioni musicali e teatrali, vedi Ascoli Piceno , Grottammare…
In realtà, in realtà, noi imprenditori turistici balneari siamo assai preoccupati, anche perché preoccupati sono i nostri clienti che si sentono sempre più estranei: davvero vorremmo capire quale strategia, quale modello di sviluppo si sta progettando – la di là di questa sgangherata movida – e non vogliamo che continui l’attuale andazzo approssimativo del “fai da se” o del “vediamo che succede…”
San Benedetto ha straordinarie possibilità di sviluppo: è un brand fortemente attrattivo e particolare nel panorama della costa adriatica e non possiamo e non vogliamo lasciarlo rovinare dal popolo della notte!
Perché noi non abbiamo scelto la movida, quella movida che arricchisce i pochi e rovina le vacanze ai tanti: noi abbiamo scelto San Benedetto, con le sue spiagge e le sue palme, col suo sole e con il suo turismo che vede gli operatori turistici, alberghieri e commerciali fianco a fianco con i tanti affezionati e storici clienti!
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Inseguire un modello scaduto???Ma se non c’è un solo imprenditore balneare ed alberghiero laureato e specializzato nel settore di cosa parliamo???chiedete agli imprenditori turistici riminesi con quali studi e con quale turismo hanno fatto di un semplice pezzo d’asfalto con un mare peggiore del nostro una città ricca e in continua espansione su tutti i fronti!il problema è che siamo noi quelli rimasti a trent’annI fa!gli stessi turisti dopo tre giorni che osservano le palme e gli oleandri sul lungomare non sanno che fare!Comunque io penso che il turismo della seconda e terza età non porta soldi più di quello… Leggi il resto »
Ma di cosa sta parlando Gabriele Ricci??? Qui è stato perso completamente il contatto con la realtà: “E ci chiediamo il perché delle nostre notti che devono diventare ostaggio di gruppi di giovani insediati nel cuore della città fino alle prime luci dell’alba con un bicchiere di birra in mano e musica a palla?” Nota ridicola, figlia di un clima censorio che andrebbe immediatamente sradicato. Credo sia ora di smetterla di dare risalto alle solite, stucchevoli e pretestuose polemiche. Chi è davvero proiettato verso lo sviluppo economico, sociale e civile di SBT, farebbe tesoro dei giovani che si ritrovano in… Leggi il resto »
Io mi/Vi domando, ma nel mese di Giugno non si sapeva che i vari chalet della Riviera, attrezzati per essere discoteche all’aperto, avrebbero potuto causare le problematiche enunciate nell’articolo qui sopra riportato ? Siamo alle solite, ed è inutile fare i soliti discorsi sull’organizzazione dell’offerta turistica Sambenedettese, finchè non si guarderà all’interesse comune dettato da una pseudo-linea guida (utopica ?) degli intenti che questa Città vuole perseguire.. Noi avremo pure “splendidi viali con palme ed oleandri”, ma Viale Buozzi perchè è stato così abbandonato ? Avete fatto una passeggiata sul marciapiede del viale ? Avete notato quanti blocchi di porfido… Leggi il resto »
Sacrosante le argomentazioni dell’ITB; ma il porblema è capire a chi sia in carico la definizione di una strategia turistica. La soluzione migliore sarebbe quella di un tavolo congiunto pubblico-privato per formulare una strategia condivisa, ma mi sembra che per arrivare a questo punto manchi ancora molta strada.
Le lamentele arrivano dagli albergatori che non offrono l’aria condizionata in camera ed i doppi vetri così che gli ospiti devono dormire con le finestre aperte? Oppure è meglio vedere frotte di turisti non più in verde età ballare con un improbabile giradischi nell’atrio degli alberghi, purchè non vadano a fare la consumazione altrove? Di cosa stiamo parlando? E’ un caso che gli stabilimenti balneari siano diventati il vero motore del turismo con i suoi pro ed i suoi contro, mentre altre categorie sono diventate il simbolo dell’immobilismo e delle difesa ad oltranza dxelle proprie posizioni, E’ un caso che… Leggi il resto »
L’ unico consiglio che si può dare al itb è quello di mettere le loro concessioni all’asta! facendo ciò possono attirare giovani e persone qualificate che sappiano come trasformare il nostro territorio in un pase turistico, creando il giusto compromesso tra divertimento e relax. Per chi ama la tranquillità ci sono sempre i paesetti sperduti sulla montagna,ideali per tutti gli operatori turistici depressi dal fatto che una volta che i loro tanto amati pensionati lasciano la spiaggia, non sanno cosa fare con tutte quelle bottiglie colorate che stazinano polverose nei loro bar. Se queste persone si lamentano tanto della cossidetta… Leggi il resto »
Bello il turismo che chiude all’ 1 di notte! Chi vuole un turismo tranquillo se lo trova o se lo crea, i turisti medi come li chiami tu e quelli meno giovani non aspettano altro che trovare un città che pullula di ragazzi che si vogliono divertire. Occupazione del suolo pubblico? Perchè tirare in ballo la questione di via Mentana che nulla a che fare col turismo ma che al contrario preoccupa la cittadinanza e solamente di quella zona per di più. Anzi posti come il barcode e il bar mentana sono quei centri di aggregazione che proprio il turista… Leggi il resto »
Forse Ricci dovrebbe farsi un bel week end verso Rimini o Riccione. Ci sono stato alla Notte Rosa:che spettacolo…
C’era spazio per tutti, giovani, famiglie, coppie di anziani (si)
……quello si che è turismo…….anzi Turismo. Fino a quando non ci sarà un tavolo comune, come ha scritto qualcuno prima di me, tra istituzioni pubbliche ed esercenti non ci sarà mai un turismo motore della nostra economia.
ma vogliamo cominciare a dare i giusti aggettivi ai diversi comportamenti..cosa c’entra la movida quella sana, fatta di musica, canzoni, mercatini, quattro salti sotto le stelle, concertini, burattini, negozi e bar aperti fino a tarda notte….con giovinastri e non solo che fanno danni, bevono, si attardano a rumoreggiare…il reprimere certi comportamenti spetta alle forze dell’ordine… non può e non deve essere punita un’intera città che mi pare, la si voglia trasformare in un ospizio per vecchi…ho condotto una mia personalissima indagine e le persone per bene come le chiama l’itb hanno apprezzato il mare come anche le varie iniziative in… Leggi il resto »
Con la giusta organizzazione, si possono far tranquillamente convivere famiglie e giovani in cerca di svago.
Il grande problema della nostra città sono alcuni albergatori, quelli obsoleti che se ne fregano del turismo, di posti di lavoro che potrebbero raddoppiare durante la stagione, e soprattutto di dare una nuova immagine alla NOSTRA città.
ribadisco il mio concetto: l’unico modo per svecchiare il turismo e reprimere l’immobilismo di certi concessionari, è la messa all’asta delle concessioni!
vi pare normale che una famiglia possa possedere il 60% delle concessioni presenti in un paese!? beh, nel mio paese succede!
Quello che dice Ricci è giustissimo: la movida ubriaca farcita di vandalismi e di comportamenti deviati non favorisce certamente il turismo e non da una bella immagine della città. Sembra quasi che queste persone non siano di San Benedetto e non amino la NOSTRA città. Sembra che ci sia un fronte movida contrapposto a un fronte mortorio: non è così. Per me “movida” significa avere in determinate zone ampi locali che fanno musica, hanno tavoli e divanetti, e consentono di ballare, mangiare, bere, parlare, divertirsi, urinare in bagni puliti e spaziosi, ecc. ecc.; non è movida quello che avviene oggi… Leggi il resto »
1)Valorizzare il turismo navale allestendo un’area dove il turista abbia la possibilità di attracco e servizi igienico-sanitari a prezzi standard secondo la media nazionale. 2)Un incentivo alla mezza pensione agli alberghi per lasciare libera concorrenza alle attività commerciali del settore ristorativo-alimentare. 3)Ridurre il numero e la durata di concessioni balneari al fine di miglirare i servizi fruiti al turista ed ottenere maggiore spazio per attività socio-ricreative in spiaggie libere(grosso fenomeno di attrazione giovanile (vedesi Spagna e alcune zone italiane come il Salento)! 4)Aumentare il numero di locali adibiti per ogni genere e tipo di persona,al momento ci sono tre locali… Leggi il resto »
Ma che significa “movida”?