Intervista a cura di Massimo Falcioni. Riprese e montaggio a cura di Maria Josè Fernandez Moreno. Per visualizzare l’intervista, clicca sull’icona rettangolare in basso a destra

SAN BENEDETTO DEL TRONTO – Poliedrico come pochi, è uno dei migliori illusionisti italiani nonché un affermato conduttore televisivo. Marco Berry, protagonista venerdì sera dell’ultimo Late Show della prima edizione dell’If Tv, si racconta a Rivieraoggi.it.

Son due giorni che sei al Palariviera e hai avuto modo di vedere diversi pilot. Che idea ti sei fatto?

“C’è tantissima energia e voglia di raccontare. Si vuole capire come fare delle cose che non sono così semplici da fare. Ci son cose realizzate tecnicamente bene e magari sono lente in quanto alla velocità del linguaggio. Se fai un programma comico devi essere rapido. Siamo abituati al ritmo della battuta. Basti vedere Zelig o Colorado. Oggi il linguaggio televisivo detta quei tempi lì”.

Al grande pubblico sei diventato noto con le “Iene”. Poi hai cambiato spesso: “Vivo per miracolo” su La 7, “Cash taxi” su SkyUno, “Invisibili”, “Invincibili”. Non riesci a trovare una tua identità o ti diverte tutto?

“No, mi interessano molte cose. Se mi propongono una cosa e mi piace la faccio. Quando SkyUno mi chiamò per un quiz dissi che non era roba per me e che non mi interessava. Ma quando me lo raccontarono mi proposi. Alla fine per me Cash taxi non era un quiz, ma una storia dove la gente si raccontava. Il protagonista era il concorrente che caricavo in auto, non il quiz. Se ci pensi, in quindici anni di Iene ho fatto sociale, inchieste, cialtronate e scherzi. Se ci fai caso io non mi son mai fermato, mi sono occupato di tutto, tranne che di politica”.

A settembre invece riparte “Mistero”.

“Io sono un laico: non credo a fantasmi, agli ufo. Però mi piace come trasmissione. Altri, come Daniele (Bossari, ndr) credono ai fantasmi, agli extraterrestri. Il mio punto di vista è più critico, però mi piace raccontar le storie e pormi domande. Abbiamo trovato ad esempio lo scheletro della Monna Lisa, andremo dove è stata sepolta. Racconteremo la Divina Commedia di Dante, con un’opera continuamente corretta nel tempo”.