MARTINSICURO – La Caserma di Martinsicuro potenziata grazie all’arrivo di tre Carabinieri che si aggiungono al personale già operativo sul territorio. Un provvedimento che al momento si mostra provvidenziale in una città che, vittima di frequenti episodi criminosi, da tempo reclama a gran voce più sicurezza e maggiori controlli. “I militari sono operativi da alcune settimane – ha affermato il sindaco Di Salvatore – ma continueremo a riproporre nelle prossime riunioni del Comitato per l’Ordine e la Sicurezza pubblica le nostre richieste di potenziamento della Caserma e di istituzione di un posto di Polizia fisso”.

Martinsicuro, forte dei suoi oltre 17mila abitanti (che ne fanno la città più popolosa della Val Vibrata) e della comunità di oltre 3mila extracomunitari che porta ad affrontare situazioni di non sempre facile integrazione, si mostra terreno fertile per la proliferazione della criminalità se non ci sono gli adeguati strumenti per combatterla. Una realtà che, oltre a generare malessere sociale e preoccupazione per l’incolumità dei cittadini, stride fortemente con la vocazione turistica di una cittadina che richiama ogni anno decine di migliaia di persone che scelgono il mare e le bellezze del territorio per una vacanza all’insegna della natura e del relax.

L’ultimo eclatante episodio che ha riacceso le polemiche sulla necessità di una maggiore presenza delle Forze dell’ordine sul territorio, l’incendio all’auto del vicepresidente della Pro Loco Massimo Clementoni, che ricorda le modalità intimidatorie tipiche della criminalità organizzata. Una pratica vergognosa che ha già avuto dei precedenti, quando il consigliere Massimo Vagnoni e l’esponente del Pdl Gianfilippo Vallese hanno ritrovato le rispettive auto corrose da acido gettato da ignoti. I due episodi, sui quali indagano i Carabinieri di Martinsicuro, risalgono a mesi fa, ma la notizia è trapelata solo in questi giorni. Si cerca ora di comprendere se i tre atti intimidatori possano avere una connessione tra loro.

Da anni l’amministrazione comunale, le forze politiche sia di maggioranza che di opposizione, i singoli cittadini, le associazioni civiche e i comitati appositamente costituiti, chiedono a gran voce l’ampliamento della locale Caserma dei Carabinieri e l’istituzione di un Posto fisso di Polizia. Interventi che si potrebbero concretizzare anche attraverso un riequilibrio delle unità attualmente presenti sul territorio provinciale, con uno spostamento di uomini dalle zone interne verso la più popolosa costa, dove è più alta l’incidenza di fenomeni criminosi. Sono stati organizzati incontri a vari livelli istituzionali, con esponenti della Prefettura e del Ministero, sono state inviate richieste formali e si sono organizzate iniziative per tenere altra l’attenzione sul tema della sicurezza. Negli ultimi due anni si è provveduto ad istituire un posto di Polizia estivo dislocato a turno in uno dei Comuni costieri. Una soluzione temporanea a fronteggiare l’aumento della popolazione in estate, ma che non risolve il problema della sicurezza dei cittadini nei restanti mesi dell’anno.