GROTTAMMARE – Era il 1998 quando l’Amministrazione comunale con un Piano Regolatore impediva la futura costruzione dopo “L’Orologio” di altri centri commerciali a Grottammare.

Oggi nel 2011, la cittadina punta ad un mercato che abbia i requisiti di sostenibilità, salubrità e solidarietà: si torna a parlare di centri commerciali, ma naturali.

Grottammare Mercato Aperto” questo è il nome del progetto giunto ormai alla sua terza edizione. Ben diciannove esercizi commerciali, di cui due del Paese Alto, hanno partecipato al bando. Fondamentale è stato il contributo della Regione con 100mila euro, rappresentata dall’assessore al Commercio Antonio Canzian,  grazie al quale i commercianti hanno potuto ammortizzare l’investimento complessivo di 180mila euro per la realizzazione del progetto.

Anche l’Amministrazione comunale ha stanziato la somma di 115mila euro si è potuto così riqualificare anche il parcheggio in via Palmaroli.

Abbiamo chiesto a Maurizio Capponi della Marchethink (agenzia di comunicazione che ha ideato e gestito gli aspetti promozionali), lo scopo di questo progetto.

“Grazie al centro commerciale naturale- spiega Capponi- si torna a sottolineare l’aspetto sociale del commercio: pensate ad un anziano che può fare spesa senza prendere la macchina ed intrattenersi con i piccoli negozianti con i quali è facile creare dei rapporti umani. In più saranno riqualificati gli esercizi commerciali a livello estetico ma soprattutto funzionale con l’abbattimento delle barriere architettoniche”.

Oltre agli abituali mezzi di comunicazione (piantina, manifesti, fonica sulla spiaggia, etc), ci spiegano il sindaco Luigi Merli, l’assessore alle Attività produttive, Cesare Carboni, è stato realizzato da videomaker locali un “corto” in cui i quattro autori hanno dato la loro libera interpretazione di come può essere vissuto il rapporto tra città e shopping, mostrando come si può passeggiare e fare compere senza frenesia, in perfetto relax ed in un centro storico vivo.

Il progetto è stato realizzato anche grazie alla partecipazione, della Carisap, della Confcommercio, dell’associazione di promozione sociale Euromediterranea e della cooperativa sociale Iside.