MONTEPRANDONE – “Alla data odierna, analizzando le previsioni attuali di entrate ed uscite, il Comune di Monteprandone non rispetta il patto di stabilità 2011”. Lo afferma il consigliere autonomo di minoranza Stefano Barbizzi, in una nota inviata alla stampa, dopo mesi di silenzio. “Da qui alla fine dell’anno l’amministrazione dovrà trovare i soldi necessari per chiudere il bilancio 2011 nel rispetto del patto di stabilità ed evitare, quindi, di incorrere nelle solite sanzioni e limitazioni previste dalla legge”. Ma “siamo in tempo per recuperare tali somme dal bilancio comunale? – si chiede Barbizzi – Questa maggioranza cosa pensa di tagliare? Mi auguro che non siano le aziende private a dover tappare tale buco rimandando al 2012 i pagamenti dovutigli o, ancora peggio, che a pagare siano i singoli cittadini monteprandonesi”.

Per il consigliere si rischia insomma di ripetere quel che accadde nel 2009, quando il Comune non rispettò il patto di stabilità, anche se l’anno successivo riuscì ad evitare le sanzioni. Data la situazione critica che impone restrizioni, “il pensiero non può che andare ai famosi 30.000 euro che sindaco e giunta hanno deciso di prendere cavalcando l’interpretazione fornita dalla Corte dei Conti sull’annullamento della decurtazione del 10% delle indennità degli amministratori – critica Barbizzi -. Sindaco e giunta hanno valutato utile ed opportuno non solo evitare da oggi in avanti tale decurtazione ma anche di recuperare gli importi relativi agli anni passati, inserendo il tutto nella variazione di bilancio votata d’urgenza in giunta”.

Il riferimento è alla delibera di giunta numero 130 del 2011 presentata nel Consiglio comunale del 23 giugno scorso, solo per una presa d’atto, rendendo di fatto vani gli interventi della minoranza. Nessun taglio alla politica, insomma, come già aveva denunciato il gruppo Monteprandone Libera: una scelta che “in una situazione ‘normale’ sarebbe già molto discutibile, soprattutto alla luce degli ultimi eventi nazionali”, ma lo è ancora di più in una situazione “anormale” come quella attuale, con un buco da coprire: “È vero che i Comuni sono gli ultimi enti dove si annidano i famosi costi/sprechi della politica, però io, da soggetto politico di sinistra, da una maggioranza di centro-sinistra mi sarei aspettato un comportamento diverso, avrei voluto un messaggio diverso”, commenta Barbizzi.

L’ultimo affondo riguarda il programma delle manifestazioni estive del Comune, a lungo atteso da cittadini e attività e comparso solo qualche giorno fa: “L’attesa è stata molto lunga, tanto da pensare che fosse scomparso – si legge nella nota -. Invece alla fine di luglio (io l’ho ricevuto il primo agosto) sbuca a sorpresa un volantino contenente un programma (o meglio ormai un resoconto più che un programma, visto che la metà degli eventi è già passata)” che mi spingo a definire “penoso” per la scarsità e la mediocrità degli appuntamenti comunali riportati”.

E’ forse sensato stampare un programma estivo alle porte del mese di agosto?”. Il consigliere attribuisce la colpa del ritardo all’amministrazione: “Prima almeno i grandi politici di questo Comune avevano la possibilità di prendersela con Barbizzi, quello che non aveva idee, che non presentava progetti, l’incapace e via dicendo, ma ora con chi ce la prendiamo?”.