TERAMO – Scoperti cronotachigrafi truccati a bordo di mezzi pesanti grazie alla segnalazione di un autotrasportatore. I controlli, effettuati dalla Polizia Stradale di Teramo, hanno permesso di scoprire 4 camion che viaggiavano con i cronotachigrafi manomessi grazie all’installazione di un particolare dispositivo che permetteva di alterarne le funzionalità.

La segnalazione è partita da un autotrasportatore che nei mesi scorsi aveva riferito alla Polizia Stradale di alcune irregolarità relative ai tempi di guida e di riposo effettuate da parte dei conducenti dei mezzi di un’importante ditta di trasporti. E’ stata quindi avviata un’indagine delegata dalla Procura della Repubblica di Teramo, con perquisizioni sui mezzi di diverse ditte, tra cui anche quella da cui dipendeva l’autotrasportatore che aveva segnalato l’illecito.

Attraverso i controlli effettuati dalla Polizia Stradale di Teramo a Mantova, Brindisi e Miglionico di Matera, sono stati individuati 4 mezzi pesanti con cronotachigrafi manomessi, attraverso cui si riusciva a stoppare la registrazione dei tempi di guida, dei tempi di riposo e dei limiti di velocità per farli rientrare nei termini consentiti. In base alla legge tutti i conducenti dei mezzi pesanti superiori a 3,5 tonnellate (adibiti a trasporto merci o persone) sono tenuti a rispettare determinati tempi di guida e di riposo. Attraverso la manomissione dei cronotachigrafi i camionisti potevano invece viaggiare di più e riposare di meno (con grave pericolo per la sicurezza stradale) effettuando più consegne e incamerando maggiori guadagni per se stessi e per la ditta per cui lavoravano.

Tutti i conducenti dei mezzi “truccati” sono stati denunciati in concorso con il titolare della ditta da cui dipendono per contraffazione di pubblici sigilli, falsità in pubbliche registrazioni, rimozione dolosa di cautele contro gli infortuni sul lavoro, truffa ai danni dello Stato per evasione dei contributi dovuti per ore lavorate e non registrate, quindi retribuite “in nero”. Quattro i soggetti denunciati ed altrettanti i dispositivi sequestrati.