SAN BENEDETTO DEL TRONTO – Lo Stato finanzierà con 50 mila euro la Fides Vita Onlus di San Benedetto per l’acquisto di una tensostruttura per convegni (clicca qui per leggere un intervento ufficiale di commento e precisazione da parte dell’associazione). “Siamo al corrente dell’accettazione della domanda – afferma il rappresentante dell’associazione cattolica, Domenico Pellei – che però risaliva a qualche anno addietro e che ci venne respinta”. Una vicenda che il consigliere comunale dell’Udc non seguì in prima persona, proprio perché appunto non recentissima e che per questo andrà rispolverata: “Devo aggiornarmi, il progetto iniziale non lo proposi io, lo stiamo rivalutando da dieci giorni. In ogni caso noi siamo una Onlus. Viviamo del contributo degli aderenti e di quello degli sponsor; ogni tanto cerchiamo di attingere da bandi e finanziamenti se ce n’è la possibilità”.
Ma dove poggerà questo mega-tendone? Nessuno lo sa dire, perché Fides Vita, come tiene a precisare Pellei, “non ha aree o terreni di proprietà”. Verrebbe quindi montato e smontato ad ogni singola occasione. Intanto “Il Fatto Quotidiano”, domenica 24 luglio, in un articolo di Eduardo Di Blasi ha inserito tale bonus nella lista della cosiddetta “legge mancia”, con il fondo di 2,6 milioni di euro spartito da svariate località. Per l’onorevole ascolano Amedeo Ciccanti si tratta tuttavia di un residuo di una vecchia “legge mancia” non utilizzata a pieno. “Due milioni distribuiti su tutta Italia sono pari ad uno starnuto – spiega a Rivieraoggi.it. “Quando riuscii a prendere 2,5 milioni di contributi per la riqualificazione della zona Albula ci muovevamo su un totale di 150 milioni”. E aggiunge: “Se qualcuno in passato doveva prendere questi soldi e per vari e diversi motivi non li ha presi, succede che questi spettino a coloro che inizialmente vi avevano fatto domanda ma vi erano stati esclusi. Si tratta comunque di un ‘resto’ legato ad una finanziaria di almeno due anni fa, non più tardi”.
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Io sono senza parole.
In un momento in cui c’è una crisi del lavoro e delle famiglie 50mila euro per un tendone per farci convegni privati. Dateli a 5 famiglie indigenti.
Con 50 mila euro ci si compra un’ambulanza o un pulmino per disabili in più…
Voglio credere che la Fides Vita spenderà i 50mila euro per un qualcosa di più socialmente utile di una tecnostruttura!!
d’accordo con tutti, peccato che le vostre idee non portino voti corporativi.
Con i tanti soldi che si spendono e sperperano inutilmente non sono affatto scandalizzato dal contributo dato al movimento Fides Vita. Ho partecipato ad alcune riunioni /convegni, senza dubbio si spendono soldi che, mi risulta, provengono da sponsorizzazioni, offerte ed autofinanziamenti. Ho visto tante giovani coppie, giovani, bambini ed adulti che in maniera partecipativa vivono momenti importanti della loro vita. Inviterei tutti a partecipare almeno una volta. Ho letto proprio ora in merito ai vandali con poco cervello che devastano il giardino “Zio Marcello”. Anche questo ha un costo, non solo materiale. Preferisco si diano soldi pubblici (anche i miei,… Leggi il resto »
Reputo che le considerazioni proposte dalla segretaria Crescenzi di Fides Vita siano molto chiare, trasparenti, a dir poco entusiasmanti e meritino un approfondimento che è la ragione stessa ad esigere. Io conosco bene lo spessore, il contributo umano, culturale e sociale che proviene da Fides Vita e dalle iniziative pubbliche – ovvero rivolte ad OGNI uomo, di ogni razza, lingua, credo e cultura- da essa promosse, con travolgente passione, ormai da 20 anni. Pertanto reputo che la possibilità di avere una struttura adeguata per codeste iniziative sia un fattore di gioia non solo per la suddetta, ma per l’intera cittadinanza… Leggi il resto »
Dice cose giuste ma la stessa cosa deve valere, a proposito di bilanci trasparenti e chiari, per tutti, nessuno escluso. Giusto, signor Mario?