ANCONA – “La Regione Marche, l’UPI Marche, l’Anci Marche e la Lega Autonomie stanno lavorando congiuntamente per verificare, entro la fine dell’estate, la possibilità per le Province e i Comuni con popolazione superiore ai 5000 abitanti di avvalersi della facoltà di modificare gli obiettivi che il Patto di stabilità ha posto alla spesa”. Con queste parole l’assessore regionale al Bilancio, Pietro Marcolini, ha annunciato l’impegno formale dell’ente a studiare la cosiddetta “regionalizzazione” del Patto di stabilità e il fatto che da lunedì 4 luglio si è avviata, con l’insediamento di uno specifico tavolo, la rilevazione dei dati finanziari degli enti interessati.

Il tavolo si avvale del supporto tecnico degli uffici dell’Upi ed è costituito da una commissione di otto esperti individuati tra funzionari e responsabili finanziari della Regione, delle Province e dei Comuni.“La rapidità con cui le amministrazioni stanno rispondendo – prosegue l’assessore – è indicativa dell’attenzione che queste hanno verso i vincoli del Patto di stabilità che impediscono di pagare lavori regolarmente finanziati ed eseguiti. Questa situazione è confermata dai primi dati pervenuti che mostrano come i conti del 2010 si siano chiusi con un leggero avanzo (quindi con un margine di spesa rimasto inutilizzato) e come gli enti dispongano di una giacenza di cassa in alcuni casi consistente”.

“Nonostante questa situazione finanziaria positiva – continua Marcolini – moltissimi enti sono stati costretti a bloccare i pagamenti alle imprese, con grave nocumento per le attività produttive, l’occupazione e il rilancio economico”. La modifica dei vincoli del patto è tuttavia condizionata dalla situazione finanziaria della Regione, derivante dalla manovra correttiva di finanza pubblica appena approvata dal Parlamento e che produrrà un ulteriore taglio delle risorse a disposizione.