SAN BENEDETTO DEL TRONTO – E’ uno dei posti più affascinanti di San Benedetto, capace di offrire un panorama mozzafiato. Eppure il Molo Sud appare attualmente lo scenario meno consigliabile per passeggiate a piedi o in bicicletta.
Affollato di turisti, specialmente di sera, il percorso risulta infatti poco illuminato. I lampioni a terra, che sostituirono tempo fa i vecchi e tradizionali pali (che erano più funzionali e lontani dalle mire dei vandali), irradiano parzialmente un percorso di per sé articolato, contornato dalle meravigliose opere di “Scultura Viva”, che incuriosiscono i turisti e che meriterebbero decisamente una diversa valorizzazione.
Nel secondo tratto della passeggiata addirittura la luce non c’è affatto. Proprio nel punto in cui la pericolosità per pedoni e ciclisti aumenta, in una sorta di mosca cieca tra voragini e pericolose buche che compaiono ai margini della strada (vedi fotogallery). “Non sono stati i teppisti – precisa l’architetto del Comune, Farnush Davarpanah – bensì il mare che quando è troppo mosso mette fuori uso i paletti. Entro la prossima settimana interverremo per aggiustarli”.
Di teppisti possiamo al contrario parlare nel caso di quei graffiti e murales che negli ultimi anni hanno letteralmente invaso la città, Molo Sud compreso. Sfregi con poco senso e nessuna bellezza, che rovinano l’immagine e la bellezza di una città che, paradossalmente, appartiene anche a loro.
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Forse erano meglio i vecchi pali? decisamente toglierei il forse! da qualche anno è comparsa la figura professionale del Light Designer, al quale gli architetti erroneamente si affidano come consulenti specializzati, dimenticando che questi sono specialisti si, ma solo dei corpi illuminanti e della luce che essi producono, ne risulta inevitabilmente che il lampione diventa più importante della persona che usufruisce uello spazio, e se, come in questo caso, si pone un lampioncino a “tiro di onda” il risultato non può che essere questo! Forse sarò “antico” nel mio rifiutare l’interferenza dei ligt designer nella progettazione di spazi del vivere… Leggi il resto »
Se incontri, però, il “light designer” non lo riconosci.
Non ironizzare. Chi avrebbe mai potuto prevedere che sul molo poteva arrivare l’acqua. :) (mi risulta, tuttavia, che lampioni non potessero essere messi per non ingannare la vista dei natanti, e che quindi dovesse necessariamente essere scelta una illuminazione a terra.) Mi pare, però, che dopo qualche anno si possa fare un consuntivo sulle ultime illuminazioni; chissà che non serva ad orientare le nuove decisioni dei tecnici comunali e degli amministratori. Dunque: – Molo sud: come da articolo, anche peggio, visto che pure dove le luci ci sono non si vede niente, tantomeno le meravigliose sculture; – Piazza Matteotti: 300.000… Leggi il resto »
Qualche anno fa si tenne un convegno al Kursaal di Grottammare, organizzato se non erro dai Verdi o, quantomeno, da loro supportato, sul problema dell’inquinamento luminoso e degli sprechi energetici relativi all’illuminazione pubblica. C’è anche un articolo nel nostro archivio. Si parlava della legge regionale marchigiana e di come invece l’illuminazione del nuovo lungomare di San Benedetto fosse “dispersiva” (non dico che non è a norma di legge perché non lo so, ma proprio di questo si discusse). Le luci puntano verso l’alto con dispendio energetico notevole. Lo stesso, grosso modo, avviene in altre situazioni.
Pir paolo, ti confermo che l’illuminazione del lungomare sud di fatto non è a norma (premetto, relativamente alle informazioni in mio possesso) appunto perchè puntano verso l’alto e creano inquinamento luminoro, se ben ricordo furono proprio i verdi allora, al tempo dell’amministrazione martinelli a fare la denuncia, ora, la legge permette una deroga all’illuminazione verso l’alto, quando illumina dei monumenti, penso, che qui a SBT, sempre per quanto mi è dato sapere, le palme sono state elevate al rango di monumento, e quindi rientrano nella deroga della legge.
quello non lo riconosci neanche di giorno!
mi raccomando provvedete nel mese di ottobre!!!!!!!!
Questi fautori “dell’illuminotectica” fatta in casa,si sono superati con l’illuminazione di viale De Gasperi,in particolar modo quei cilindri di acciaio a luce led, che sono costati (sembra) quasi 1000 euro cadauno e non servono praticamente a nulla.
Io mi domando se in tutta San benedetto ed hinterland ci sia mai stato qualche privato che abbia fatto tanti esperimenti!
Sicuramente sarebbe stato preso per pazzo!Ma…in fondo…sarebbe stato denaro suo e non di “Pantalone”.