GROTTAMMARE – Si accende una forte polemica degli animalisti nei confronti del Comune di Grottammare per non essere intervenuto nonostante le diverse segnalazioni da parte dei cittadini, sulle condizioni di cuccioli  esposti durante la mostra di San Paterniano.

Nei giorni del 9 e 10 luglio, si è svolta la Fiera di San Paterniano, nel cui ambito, è stata allestita anche un’esposizione-vendita di animali di vario genere in sovraffollamento e nonostante il gran caldo.

Il presidente dell’associazione “Arca 2000” una onlus in difesa dei diritti dell’animale malato, Daniela Ballestra, in una lettera aperta, spiega il motivo per cui anche il cui il Comune di Grottammare è responsabile delle condizioni disumane degli animali durante le fiera: “Richiamando il dettato normativo della Legge Regionale numero 10 del 1997 e relativo regolamento d’attuazione, nonché il Decreto del Presidente della Repubblica del 31 marzo 1978, sui compiti del sindaco e la vigilanza sulla protezione degli animali, il primo cittadino è individuato, come il principale responsabile del benessere degli animali sul territorio comunale. Quello di Grottammare è stato più volte sollecitato, inutilmente, dall’associazione scrivente, ad emettere un Regolamento comunale per il benessere degli animali”.

La Ballestra, come altri volontari di associazioni e semplici cittadini, ha chiesto agli organi competenti di fare i dovuti accertamenti  e da quanto scrive il presidente dell’Arca 2000, come spesso succede  si sono trovati  di fronte all’inerzia degli organi preposti, a risposte evasive e commenti ironici.

Anche  Donatella Tizi ha inviato per mezzo stampa una lettera indirizzata al sindaco Luigi Merli, in cui ribadisce: “Sono sconcertata per il fatto che alcuni cittadini e volontari che si occupano di diritti degli animali siano stati ignorati e presi in giro per aver segnalato un abuso con conseguenti sofferenze ai danni di esseri viventi”.

La Tizi punta il dito sulle forze dell’ordine e le autorità competenti in materia che “si sono defilate di fronte alle proprie responsabilità”.