SAN BENEDETTO DEL TRONTO – Tanto tuonò che (non) piovve. Le catastrofiche previsioni della Lega guidata da Macalli (almeno venti esclusioni, tanto da prevedere una riduzione dell’organico ad “almeno” 76 società) alla fine non si stanno avverando. Dopo le quattro società escluse già in fase di presentazione della domanda di iscrizione (Canavese, Crociati Noceto, Rodengo Saiano e Sangiovannese), sembra che saranno solo un’altra manciata le squadre che alla fine saranno bocciate dal Consiglio federale. Nella giornata di venerdì 8 luglio la Covisoc ha comunicato i suoi giudizi alle società che avevano presentato domanda d’iscrizione (ma non è ancora stato diffuso un comunicato ufficiale); quelle che ancora non sono in regola avranno tempo fino a martedì 12 per presentare un ricorso, corredato da eventuali fideiussioni e contributi mancanti.

In Prima Divisione tra le squadre iscritte con riserva dovrebbe essere a posto il Foggia; Como, Atletico Roma, Ravenna e Foligno, per il momento escluse, dovrebbero mettersi in regola entro il 12; situazione più difficile per Gela, Lucchese e Salernitana, che rischiano seriamente l’esclusione.

In Seconda Divisione la situazione appare in via di risoluzione per Fano, Montichiari, Cosenza, Pro Patria e Neapolis; problemi molto seri, invece, per Cavese, Brindisi, Ebolitana e Matera, che rischiano l’esclusione. Ci sono altre situazioni complicate: in casa Sanremese è tutto bloccato per via degli arresti domiciliari dei proprietari Riccardo e Marco Del Gratta; a Catanzaro una nuova società ha sostituito la vecchia, ma mancano le cospicue fideiussioni a copertura dei debiti sportivi pregressi.

Ipotizzando che le situazioni più difficili non si risolvano, dunque, potrebbero essere una decina le società escluse: sottraendole, insieme alle quattro già “out”, dal totale delle 90 società che teoricamente avrebbero diritto alla Lega Pro, resterebbero più o meno 76 squadre, cioè esattamente il numero minimo previsto. Quindi, senza ripescaggi, o quasi, dalla serie D.

Una prospettiva ancora più ottimistica, con meno squadre escluse, invece, porrebbe alcuni problemi: potrebbe infatti saltare il taglio di un girone di Seconda Divisione (a meno di non proporre due gironi “monstre” da più di 20 squadre), e potrebbe restare in uno strano limbo il Rimini, che secondo Tavecchio è già ammesso di diritto in Lega Pro e secondo Abete e Macalli sarebbe solo la prima squadra da ripescare in caso di carenze di organico. Se le squadre iscritte fossero 76 o più, quale sarà il destino del Rimini?

SAMB ISCRITTA Intanto la Samb comunica di aver già presentato la domanda di iscrizione in serie D (la scadenza era fissata per martedì 12 alle ore 12), corredata dall’assegno circolare di 18 mila euro (tassa d’iscrizione) e dalla fideiussione di 31 mila euro. Nei prossimi giorni si saprà dunque quante squadre saranno state eventualmente escluse dalla serie D: in lizza per il ripescaggio, insieme ad altre 37 società (retrocesse dalla D o provenienti dall’Eccellenza), c’è anche la Fermana.