San Benedetto del Tronto – Leggo il comunicato del Comune e subito mi balza all’occhio la frase. “Gli organizzatori affermano che la manifestazione si svolgerà con identiche caratteristiche rispetto alle edizioni precedenti” Non so per voi ma per me non è una bella notizia, anzi. Poi leggo dal comunicato degli organizzatori: “Questo è stato possibile grazie alla collaborazione dei fornitori che hanno accettato di tagliare sui costi“. Benissimo, bravi, come non essere felici quando i rivenditori si riducono i guadagni per favorire una bella festa cittadina. E’ cosa buona e giusta.
Siccome però io faccio il giornalista ed il mio giornale si fregia del motto “Il cittadino non è più solo” è mio, nostro dovere, far sì che tutto ciò che prevede interventi comunali (occupazione di suolo pubblico, consumi energetici, sicurezza, pulizia e tutto ciò che è servizio pubblico oltre a diecimila euro uno sopra l’altro) sia fatto nella massima trasparenza. Cosa che, a parte qualche frase ad effetto “molti giovani aspettano con ansia il ballo in spiaggia” non vedo. Quando sono in gioco moltissime cifre tra entrate ed uscite (migliaiai di euro), è normale, direi lapalissiano, che le stesse vengano documentate in un bilancio regolare (la collaborazione delle associazioni di categoria rende il bilancio ancor più indispensabile) del quale qualcuno dovrà pur farsi carico.
Qualsiasi cittadino con un pizzico di cervello, a tale domanda risponderebbe: il compito spetta chiaramente all’Associazione Notte Bianca, presieduta da Vincenzo Amato e a chi sennò? Motivo per cui sono deluso che, alla mia domanda, fatta in un precedente DisAppunto, nessuno ha ancora risposto per cui la ripropongo: nell’Associazione Notte Bianca, oltre al presidente, chi c’è? Chi sono gli altri associati? Se nessuno del Comune chiarisce la questione viene da pensare che l’associazione non è nemmeno registrata negli appositi registri ma è soltanto un nome così, che serve solo a rendere l’idea. Forse la giunta Gaspari preferisce che la nostra domanda, normalissima in una città “legalizzata”, venga fatta in forme più ufficiali? Se vogliono lo faremo.
Anche se il compito di chiedere spiegazioni quando girano tanti soldi senza che ci sia uno straccio di bilancio (se non c’è!), oltre che di un giornale, dovrebbe essere dei consiglieri di opposizione appena eletti nella città di San Benedetto del Tronto. Tra l’altro il presidente dell’A.N.B. è molto vicino a loro. Dico questa cosa che mi sembra normalissima (i bilanci sono una cosa seria) perché non vorrei che si ripetesse un altro caso Wiff Club (i particolari sui nostri archivi) dal quale, in seguito ad una nostra puntigliosa inchiesta, scaturì che certi contributi esagerati erano bipartisan. Una nostra inchiesta che portò ad un buon risparmio di denaro pubblico. Gabrielli e Piunti smentitemi con una bella interrogazione al prossimo consiglio comunale, chiedendo: fuori il bilancio della Notte Bianca 2010 e quello preventivo del 2011.
Un’altra domanda del mio precedente disappunto è ancora avvolta dal mistero: gli stand che occupano il suolo pubblico e tolgono spazio ai cittadini proprietari oltre che incassi ai “negozi ufficiali”, quanto hanno fruttato al Comune nella Notte Bianca 2010 e quanto frutterà quest’anno? Forza, assessore Spadoni, si faccia sentire.
Dopo questo articolo qualcuno dirà che lo strano sono io e che, se si deve assolvere a certi obblighi burocratici (magari li chiamano così e non obblighi di Legge), allora la Notte Bianca non la organizziamo più. Penso proprio che se, chi dovere, dovesse dover assolvere a compiti così normali per un popolo civile, la decisione di rinunciarvi diventerebbe concreta e reale. Fino a prova contraria. Soltanto risposte vere alle mie domande potranno farmi capire che ho detto un sacco di cavolate. Aspetto e non penso (o spero) di aver chiesto troppo.
PS: mi auguro che sul prossimo tavolo, per l’organizzazione di una nuova Notte Bianca, Fabio Urbinati inviti la città a presentare progetti che il suo assessorato dovrà vagliare, dopo averli resi pubblici. Come in tutti i paesi civili. Il più bello e utile alla città, vince. Non credo, infatti, che nessuno abbia diritto ad una primogenitura. Scusatemi ma il business è business.
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E’ vero anche che millantare cifre troppo irrealistiche porta a considerare San Benedetto quello che non è, porta a ritenere che ci siano categorie, in questo caso i commercianti, che navigano nell’oro e che in una sola notte di lavoro incassano quanto una famiglia in un anno, anzi di più.
Se si parla di 200 mila presenze e 8 milioni di euro di giro d’affari, non si capisce davvero questo gran fracasso per 10 mila euro… La realtà è molto diversa, evidentemente.
Sinceramente questo articolo, in questo momento, in questo contesto, proprio non lo capisco. A me risulta che ogni anno sia sempre stato depositato in Comune un resoconto ufficiale con il dettaglio delle cifre. Ma, al di là di questo non capisco quale grande interesse vi possa essere nell’indagare – cosa peraltro legittima – dentro i costi di una manifestazione così. Nel senso che ci sarebbe già da meravigliarsi come si possa tirare su una manifestazione che richiama in un solo giorno decine di migliaia di persone ( 100,000 – 200,000 ? ) con soli 10,000,00 euro. La terza Notte Bianca… Leggi il resto »
Mi spiace contraddirla (il commento non è anonimo per la direzione del giornale) anche se lei non ha risposto (perché non può rispondere) alle domande poste nel mio articolo. Lei ha considerato erroneamente cavilli i bilanci certificati, le occupazioni gratuite di suolo pubblico, ecc. Poi “La terza Notte Bianca dell’intera Italia per fama e capacità di richiamo“, dove lo ha letto o da quali canali informativi nazionali ha sentito una cosa del genere? Il nostro è semplicemente un tentativo teso alla regolamentazione (come da Legge) dell’uscita di denaro pubblico come in altre regioni o comuni. Se ci vede in questo… Leggi il resto »
Mi spiace sig. Direttore che abbia colto delle accuse nel mio commento, non era mia intenzione. Anche perchè apprezzo e consulto il suo giornale quotidianamente, più volte al giorno. Preciso allora ciò che realmente volevo sottolineare. Indagare su sprechi ed elargizione di soldi pubblici è opera sempre lecita e certamente meritoria. Compreso il caso specifico. Ma farlo ora, con in campo una cifra così irrisoria rispetto alla portata dell’evento e alla ricaduta positiva per tutta la città, lo trovo inadeguato. In questo senso ho parlato di pre-giudizio. Vedrei molto più interessante e urgente vagliare la qualità di ciò che offriamo… Leggi il resto »
D’accordo che chi non fa nulla non riceve critiche. E’ verissimo ma tenga anche conto che questa è l’ottava Notte Bianca e mai abbiamo speso parole di critica per la manifestazione, a parte qualche giudizio negativo su come è stata portata avanti negli ultimi due anni. Una cosa che credo possiamo permetterci ma la realtà è che, in sette anni, mai abbiamo messo naso su certi particolari né abbiamo fatto gli investigatori fino a ieri. Poi è subentrato qualcosa che è diventata una provocazione di fronte alla minaccia (finta) di non fare più la Notte Bianca se non gli venivano… Leggi il resto »
Mette tristezza nel commento il richiamo “all’indagare..”, come dire fatevi i c..vostri! Anche se mitigato dalla legittimità! ( i giorni della civetta!!)
Comunque un calcolo è facile da fare 8 milioni di euro di giro di affari..ossia a stare stretti una fiscalità comunale del 3% ossia 240.000 euro..questo al Comune e 10.000 di contributo stringato?
Qui qualcuno o non dice il vero oppure c’è un evasione fiscale da far paura!
Appunto: 5 Stelle ha una rappresentante in Consiglio comunale anche per queste cose. Mi scuso per non averla citata in un mio DisAppunto nel quale chiedevo all’opposizione di fare il proprio dovere.
finalmente, parole SACROSANTE per l’occasione e non solo… questo principio di trasparenza dovrebbe essere applicato a tutte le manifestazioni, ovvero redigere e riportare nel bilancio che qualsiasi associazione dovrebbe essere tenuta a presentare, così da “scacciare” qualsiasi dubbio. non conosco la situazione a livello nazionale, né regionale, né tantomeno provinciale, per sommi capi quella del mio paese, Acquaviva ma, sarei e credo anche la maggior parte della popolazione sarebbe, interessato/a a conoscere i dati su quanti gruppi o associazioni esistenti che organizzano eventi o manifestazioni, movimentando parecchie decine di mila euro e anche oltre, redigono bilanci abbastanza dettagliati e trasparenti.… Leggi il resto »
Prendo spunto su ciò che dice il signor Flammini,per far sapere,sommariamente, di come sta andando il commercio a San Benedetto. Il mio gruppo possiede tre negozi(storici) a San Benedetto e precisamente in via Mazzocchi e in via San Martino (nei quali,insieme ad altri due situati a Porto D’Ascoli, vendo abbigliamento dal 1975)…. e sicuramente non navighiamo nell’oro,anzi esattamente l’opposto (come d’altronde tutte le attività di questa città) “commercialmente in rianimazione”…. anzi le dirò molto di più; negli ultimi quattro anni hanno perso il lavoro centinaia di lavoratori del settore ,io stesso ho licenziato qualche mese fa l’ultima commessa che mi… Leggi il resto »
Sono sicura che a chiusura della stagione estiva, quando si tireranno le somme, il neo istituito assessorato alla trasparenza ci renderà edotti di tutto quanto stiamo chiedendo.
Non se ne vedrebbe il motivo di esistere in caso contrario.
Perché non prima?
Perchè adesso arriva il fermo… Estivo!! :-)