di seguito, la risposta ufficiale del Comune alla protesta dell’imprenditore Renato Ciarrocchi, dopo il sequestro giudiziario ordinato dalla Procura di Ascoli al suo nuovo parco giochi Kinder Park presso il PalaRiviera di San Benedetto. Sequestro originato anche da problemi autorizzatori fra l’impresa di Ciarrocchi e il Comune di San Benedetto
SAN BENEDETTO DEL TRONTO – “Con riferimento alle esternazioni odierne del signor Renato Ciarrocchi in rappresentanza della Kinder Park srl, l’Amministrazione comunale, senza entrare nel merito dei provvedimento di sequestro assunto dalla Procura della Repubblica, sottolinea come più volte sia stato chiarito ai titolari dell’attività in questione che la stessa avrebbe dovuto essere ricompresa in un progetto di variante all’originario “project financing” con cui la struttura del Palacongressi (oggi PalaRiviera) fu affidata alla gestione di privati e che, appunto, non prevedeva la creazione di spazi per l’intrattenimento per bambini.
Una volta approvata tale variante, la ditta avrebbe dovuto chiedere l’agibilità degli spazi in questione sia dal punto di vista edilizio sia dal punto di vista dell’idoneità per l’attività commerciale. Quindi avrebbe dovuto chiedere ed ottenere le licenze per intrattenimento e per spettacoli viaggianti (categoria nella quale ricade la tipologia di attività in questione).
La Kinderpark, senza aver fatto nulla di tutto ciò, ha aperto ugualmente l’attività. In data 21 maggio una prima ispezione della Polizia Municipale delegata alle indagini dalla Procura della Repubblica ha accertato che l’attività era aperta pur in assenza di licenza per l’attività di intrattenimento e di autorizzazione per la somministrazione di alimenti e bevande. Ciò ha portato il dirigente competente a firmare un’ordinanza di cessazione immediata delle attività in oggetto.
Il provvedimento è stato disatteso, tanto è vero che un nuovo sopralluogo effettuato il 21 giugno, giorno successivo alla notifica dell’ordinanza, ha appurato che l’attività era in funzione.
Questi i fatti. Se il sig. Ciarrocchi ritiene che qualcuno gli abbia messo i bastoni tra le ruote, non ha che da far valere le sue ragioni nelle competenti sedi anziché minacciare la sospensione di altri lavori aperti nella città di San Benedetto. L’Amministrazione comunale respinge con fermezza gli attacchi ingiustificati rivolti ai dirigenti e funzionari comunali che hanno operato nel pieno rispetto della legge e si augura che al più presto l’azienda in questione, senza minacciare rappresaglie, si attivi per condurre a termine l’iter procedurale più volte chiarito e concordato.
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Un imprenditore deve portare a termine i propri impegni, invece che tenere “sotto scacco” il comune con la minaccia di non finire i lavori allo stadio… questo è un’atteggiamento non corretto, ma che dobbiamo fare… gli imprenditori di una volta non ci sono più. Un nome su tutti Adriano Olivetti.