GROTTAMMARE – Il famoso terreno per la Grande Opera passa alla Fondazione Carisap, tramite cessione gratuita da parte della SWM Costruzioni 2 Spa. In base agli accordi, l’ente bancario avrà dieci anni di tempo per realizzare la struttura, pena la cessione del terreno al Comune con tutto quanto nel frattempo vi fosse stato costruito. L’architetto che firmerà quello che secondo la Fondazione sarà un “mezzo di identificazione del nostro intero territorio” sarà il franco-svizzero Bernard Tschumi.
Cosa sarà questa Grande Opera? Comune e Fondazione sostengono di aver recepito le indicazioni dei cittadini grottammaresi durante le assemblee pubbliche del percorso partecipativo “Periferie al centro”. La struttura si chiamerà Anima (acronimo di Arti, Nature, Idee, Musiche, Azioni) e sarà uno spazio polifunzionale per esposizioni artistiche, culturali, enogastronomiche. Lo spazio centrale sarà una sala capace di 2500 posti a sedere, definita “flessibile e modulabile a seconda degli eventi”. “In tutta la costa adriatica e in tutto il centro Italia, con l’eccezione di Roma – si legge in un documento del Comune – non esistono sale così ampie che non siano palazzetti dello sport adibiti per l’occasione a spazi teatrali”.
“Un momento storico”. “Un accordo fra pubblico e privato che è davvero innovativo”. Questi i commenti principali rilasciati da Fondazione Carisap e Comune di Grottammare circa la famosa “Grande Opera”, la struttura ad uso pubblico sulla quale la Fondazione investirà 18 milioni di euro (questa la cifra annunciata dal presidente Marini Marini, invece che i venti milioni annunciati inizialmente. La variazione dipenderebbe dalle fluttuazioni dei tassi di interesse sui mercati finanziari).
Martedì scorso è stato infatti siglato l’accordo di programma preliminare, in variante al Prg, riguardante le aree di proprietà della SWM Costruzioni 2 spa in zona Valtesino. Il documento è stato siglato dal sindaco Luigi Merli insieme con il presidente della Provincia Piero Celani e il presidente del consiglio di amministrazione della SWM Costruzioni 2 spa, Gaetano Malavolta.
La SWM costruirà nella zona del casello autostradale le identiche volumetrie che il piano regolatore le consentiva di fare su una porzione del vasto terreno di sua proprietà, nella zona del casello autostradale di Grottammare. Le stesse volumetrie, non un cm cubo in più, ribadisce Merli. Cambiano solo le dislocazioni dei volumi. La SWM cede gratuitamente il terreno alla Fondazione Carisap, che aveva posto la proprietà dell’area come condizione imprenscindibile per l’ìnvestimento.
L’accordo consentirà, inoltre, la realizzazione delle opere di riduzione del rischio idrogeologico di una vasta area di Grottammare, con una spesa a carico del privato di circa 1.600.000 euro.
La realizzazione di una bretella di collegamento tra il casello autostradale e la Strada provinciale Valtesino, con uscita su questa in rotatoria, che avrà la principale finalità di decongestionare il traffico – e, di conseguenza, ridurre l’inquinamento da polveri sottili – del tratto urbano della strada provinciale, attualmente gravante su via della Pace, per un valore complessivo di circa 900.000 euro; un edificio dedicato a centro ricreativo di quartiere di 250 mq per un valore di 250.000 euro; la cessione gratuita di un lotto dove la Fondazione Cassa di Risparmio realizzerà la grande opera architettonica; un impianto fotovoltaico di 60 Kw, del valore di 590.000 euro e una pista ciclo-pedonale per 250.000 euro, oltre a tutte le opere pubbliche derivanti dall’urbanizzazione dell’area, per un totale complessivo di 3.800.000 euro. La SWM potrà realizzare delle volumetrie, già in sua disponibilità, a destinazione commerciale, direzionale, artigianale, turistico-ricettivo-terziario.
Un totale di 55/60 milioni di euro che verranno investiti nella zona, annuncia raggiante il sindaco Merli. Il
Notaio Albino Farina, consulente per l’iter dell’accordo, afferma: “Un’operazione complessa e stimolante. Un atto complesso che garantisce tutti i soggetti partecipi, la cessione dell’area alla Fondazione avviene in esecuzione di un accordo di programma da perfezionare. L’istituto giuridico è una cessione a titolo gratuito, non una donazione”.
Il notaio preferisce non rispondere alla domanda di RivieraOggi.it che chiedeva un commento tecnico sul parallelo iter di cessione di un’area alla Fondazione che a San Benedetto, come si ricorderà, non andò in porto per via di un dettaglio non certo insignificante. Il Comune acquistò dal Demanio l’area del vecchio stadio Ballarin, con l’intenzione di donarla poi alla Fondazione. Peccato però che, come si appurò soltanto dopo l’acquisto, una norma di una vecchia legge Finanziaria impedisce agli enti pubblici che acquistano beni del Demanio sotto diritto di prelazione di cedere il bene anche gratuitamente per i dieci anni che seguono il momento dell’acquisto.
Il presidente della Fondazione Carisap, venerdì mattina nella conferenza stampa presso il Comune di Grottammare, ha detto ironicamente: “I miei colleghi di molte Fondazioni italiane mi dicono: ma come hai fatto a farti donare il terreno da un Comune? Di solito siamo noi che doniamo. Fra venti anni, chi farà un atto del genere non potrà che far riferimento a questo atto”.
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“ma come hai fatto a farti donare il terreno da un Comune?” Infatti mi pare che a donarlo sia stato il privato (pur in seguito ad un accordo col comune). Solo a San Benedetto la grande lungimiranza di qualche amministratore aveva pensato invece di COMPRARE un terreno per REGALARLO. E poi, non contento, gli stessi geniali amministratori hanno provato ad utilizzare la proposta della fondazione per giustificare edificati di centinaia di migliaia di metri cubi AGGIUNTIVI in deroga al Piano Regolatore. Grottammare ci ha dato una paga grossa come una casa in termini di capacità amministrativa, con buona pace di… Leggi il resto »
Sono d’accordo, parola per parola, con Daniele. Grottammare ha dimostrato di saper gestire questa opportunità in modo efficace ed esemplare, rendendo ancora più palese l’incapacità di fare altrettanto a San Benedetto.
È pur vero che San Benedetto beneficerà in ogni caso di questa struttura, ma ciò non toglie che l’occasione mancata è una cocente sconfitta per le capacità amministrative della nostra città: dopo aver perso questo treno, parlare di spinta agli investimenti strutturali sarà certamente meno credibile.
Un Grande complimento al Sindaco Merli che dopo la convincente spiegazione della situazione patrimoniale del Piceno Consind ha dato prova di capacità amministrative e gestionali sopra la media dei politicanti (soprattutto quelli locali ampiamente incapaci di sfruttare quest’opportunità). Che Gaspari impari dal suo collega!!!!!
Viene quasi voglia di cambiare residenza…. e pensare che tutto ciò non interessa minimamente alla cittadinanza che vergogna!!!!
complimenti!
Il Sindaco Merli, vestito di umiltà, serve una lezione ai “politicanti” Sambenedettesi. Poca spocchia e lavoro concreto, porta a casa, IN SECONDA BATTUTA, 19 milioni di € preziosi per lo sviluppo del territorio e della sua Città. Quale alchimia ha effettuato per fare tutto ciò in pochissimo tempo? Non ha tenuto la proposta nel cassetto ma l’ha condivisa con il suo consiglio comunale, non ne ha parlato con dirigenti e Funzionari capaci solo di mantenere i loro incarichi ma dannosi per i loro cittadini ,ma ha fatto partecipare la sua comunità in assemblee pubbliche, non ha polemizzato con i benefattori… Leggi il resto »
Un vero editoriale in un commento! Bravo.
L’unica cosa che non condivido è l’ultima frase: personalmente preferisco i 18 milioni tutti in una città che divisi in due. Spero che “l’opera”, una volta completata, funzioni al meglio. Ne beficierà non solo Grottammare ma tutta la Riviera e anche la Provincia.
Ps. Per Merli & c., perchè non rilanciare l’idea dell’Unione dei Comuni?
Complimenti al Comune di Grottammare!
Mah, per la legge di Murphy (o di Sambenedetto ) ora il sindaco di Grottammare sparirà come consensi dalla scena politica!!! :-)
Da parte di chi ha condiviso, sia pure in minima parte, il percorso decisionale, non posso che confermare anche pubblicamente i miei complimenti al Sindaco Merli e a tutta l’Amministrazione Comunale di Grottammare per aver vinto una scommessa difficile di cui mi auguro potrà beneficiare l’intero territorio costiero. Alla puntuale cronaca di Oliver volevo aggiungere una specifica: l’impianto fotovoltaico di proprietà pubblica da 60 Kw (grossomodo il consumo dell’edificio comunale) di cui si parla nell’articolo andrà a coprire, a mo’ di tettoie, un grande parcheggio scambiatore, che, tra l’altro, in qualche modo, potrà ridurre i disagi causati da quello –… Leggi il resto »
Vedo che tutti si complimentano con Grottammare e con Merli, mentre io da “ex Grottammarese” non sono poi così felice. Avrei preferito vedere quei soldi donati in altra maniera per recuperare lo scempio del Ballarin, una vergogna per San Benedetto e anche per Grottammare. I motivi per cui sono critico verso quest’opera faraonica: – altro cemento a Grottammare, come se non bastasse tutto quello che queste giunte hanno riversato e continuano a riversare nella Perla (i bilanci si sa si fanno ormai solo con gli oneri di urbanizzazione, purtroppo); – Bello l’acronimo Anima, ma la finalità e l’utilizzazione di questa… Leggi il resto »
Preciso quello che ho scritto sul privato: non si poteva più semplicemente comprare il terreno visto che il budget della Fondazione lo permetteva, salvando parte del territorio, anzichè concambiare metri cubi di cemento a pochi passi dal fiume?
Le puntualizzazioni sono tutte molto interessanti e corrette, soprattutto quelle riguardanti l’uso della “Grande Opera” e la sua sostenibilità economica. Per quanto riguarda il cemento, in questo caso non mi sembra si sia ricorsi a varianti urbanistiche.