SAN BENEDETTO DEL TRONTO- E’ stato condannato in primo grado a un anno, quattro mesi e mille euro di multa, il pregiudicato abruzzese, che lo scorso sette giugno ha tentato di rapinare una pizzeria in pieno centro. Al titolare dell’esercizio commerciale l’imputato ha chiesto scusa, anche se fu proprio lui ad immobilizzarlo e consegnarlo alla Polizia.

Ernesto Di Gian Vittorio, è il nome dell’uomo che il 7 giugno scorso saltò dietro il bancone di una pizzeria rivierasca, mentre il titolare si trovava fuori a chiacchierare con un amico.

A riferirlo nuovamente dopo il fermo dell’imputato è stato il pizzaiolo dai nervi saldi e il sangue freddo, che sentendo rumori sospetti provenire da dentro il locale, è accorso, trovando l’uomo in flagrante.

Nel tentativo di bloccare la sua fuga, ha spiegato alla corte, gli avrebbe strappato di mano la refurtiva (alcune centinaia di euro e un libretto degli assegni ndr), tentato di immobilizzarlo con l’aiuto di un amico. Azione che gli ha provocato anche lesioni al costato e alla mano.

Nonostante le scuse e l’aver ammesso l’errore davanti la corte, l’imputato ha negato di aver provocato lesioni al pizzaiolo, come ha negato di aver tentato la fuga.
Al contrario ha sostenuto di aver usato un atteggiamento totalmente diverso nella speranza di ottenere clemenza del titolare della pizzeria.

Per il pubblico ministero Pierluigi Acciaccaferri, sono stati evidenti il tentativo di rapina e le lesioni. Per tali ragioni  alla corte ha chiesto una condanna a 2 anni e 2 mesi di reclusione. Richieste che il giudice del tribunale rivierasco ha parzialmente accolto, condannando Ernesto Di Gian Vittorio a scontare una pena di 1 anno e quattro mesi di reclusione, e mille euro di multa per i reali a lui imputati.