MASSIGNANO- Stretto il connubio dell’arte, della tecnica, dell’esperienza e dell’artigianato che possono essere considerate il portabandiera dell’iniziativa organizzata dall’Amministrazione Comunale di Massignano con l’Assessorato alla Cultura e dal Direttore artistico il maestro d’arte Alberto Cavallini. Sabato 11 e domenica 12 giugno infatti si è tenuta la quarta edizione di “Massignano s’infiamma”. Grazie a questa iniziativa il paese si trasforma in un vero e proprio laboratorio a cielo aperto: in piazza e per le vie curiosi ed appassionati si adoperano per la costruzione di forni unici nel loro genere, di fischietti particolarissimi, di oggetti in ceramica smaltata.

Ospite d’eccezione il maestro Terry Davis, la collaborazione di Alberto Bufali e Silvano Latini, Cesare Grosso di Rapino, Maria Piazza di Roma, Maria Reggidori di Faenza, Sandra Bruzzi di Piacenza, Roberto Guerri di Firenze, Antonio Stangoni di Iesi e Alberto Cavallini di Montelupo Fiorentino, insieme agli artisti vasai Francesco Di Martino, Maria Bruna Festa, Enzo Vagnoni, Gianfranco Valente, Barbara Petrelli e Alessandro Lisa, hanno allestito punti di lavoro che hanno richiamato l’attenzione di adulti e bambini.

Particolari sono il forno di carta e creta ed il forno di argilla e bottiglie di vetro che ha custodito il fischietto della quarta edizione dell’evento. L’atmosfera che avvolge Massignano si è fatta ancor più suggestiva con lo scendere della sera. Intorno al falò di malta e carta infatti si balla in allegria fino a quando non si è raggiunta la completa cottura della fontana pubblica in terracotta, un lavoro degli artisti Ko e Cavallini e che sarà collocata in una delle vie del paese.

Hanno spiegato Cavallini e Davies: “Il nostro obiettivo è quello di sperimentare le diverse forme di cottura, realizzare forni con materiali diversi ed avvicinare la gente, mostrando quello che c’è dietro alla produzione di un oggetto in terracotta. La realizzazione del forno con bottiglie di vetro è un esperimento riuscito mentre il forno di carta è un procedimento antico quasi quanto l’uomo, l’aspetto interessante è coniugarlo con i nuovi materiali e le tecnologie più avanzate”.

Soddisfatto anche il sindaco Marino Mecozzi il quale, sfidando l’incerto e la critica di alcuni, tentò il rilancio del paese sfruttando l’antica tradizione della produzione di oggetti in terracotta. Si trattava di un prodotto segnato dall’impronta inconfondibile della tradizione, oggi riscoperto ma in un’epoca lontana conosciuta a livello internazionale grazie alla ricercatezza e alla meticolosa maestria degli antichi artigiani massignanesi.