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SAN BENEDETTO DEL TRONTO – Il cammino mediatico di Walter Veltroni è inarrestabile e per promuovere il suo ultimo libro, “L’inizio del buio”, l’ex segretario del Partito Democratico ha fatto tappa anche a Radio Uno, precisamente a “Radio Anch’io”, trasmissione condotta da Ruggero Po.
Un’ora di dibattito nel quale non si è potuti non tornare sulla vicenda di Roberto Peci, protagonista a metà dell’opera dello scrittore, in coabitazione con Alfredino Rampi, il bambino vittima del Vermicino. Ecco allora l’inevitabile intervento di Roberta, figlia del sambenedettese giustiziato dalle Brigate Rosse, che non risparmia frecciate alla propria città: “C’è sempre stata questa dualità, dovuta al fatto che mio padre è vittima ma anche fratello di Patrizio Peci. A San Benedetto c’è sempre stata una confusione mentale storica, che ha portato a chiamare mio padre brigatista. Finalmente siamo riusciti dopo tre anni a fargli avere l’intitolazione di una via. Forse le cose possono cambiare”.
La ragazza spiega poi le sensazioni provate nel camminare nella strada intitolata al papà: “Un effetto bellissimo, emozioni che non si possono raccontare attraverso le parole perché troppo forti”.
Non mancano gli elogi da parte di Veltroni: “Roberta sta facendo una cosa straordinaria. Sta cercando suo padre, che non ha conosciuto. E’ una ricerca che compiendo. Lo fa per suo padre”.
Sul finale la doverosa domanda riguardante lo zio Patrizio, a cui segue una replica gelida, come spesso accaduto in questi mesi: “Mio zio l’ho visto solo due volte quando ero molto piccola. Non furono incontri troppo idilliaci”.
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All’epoca del rapimento e della esecuzione di roberto peci avevo 14 anni. L’evento mi colpì e colpì parecchio la mia famiglia poichè era un ripano come mia madre e come lo sono io seppur solo per nascita, per di più roberto era andato a scuola con la figlia della nostra vicina di pianerottolo per cui a casa fu oggetto di conversazione per parecchio tempo. Mai e dico mai da allora ad oggi ho sentito parlare di roberto in termini negativi o peggio descriverlo come un terrorista. L’ho sempre identificato, grazie alle “chiacchiere” di allora come una vittima. Per questi motivi… Leggi il resto »
Quindi la sua impressione, che deriva dalle “chiacchiere” di allora, sarebbe stata sufficiente a lenire il dolore e a rispondere ai perché che si pone una figlia a cui hanno ammazato il padre e il cui zio è stato il primo brigatista rosso a pentirsi? Accidenti quanto tempo ha perso la povera Roberta. Se vuole una buona base di partenza, oltre al magnifico documentario di Luigi Maria Perotti, vada a visitare l’archivio on line di radio radicale e si accorgerà che la faccenda è un po’ più complessa delle impressioni di una ragazzina che allora aveva 14 anni. E, per… Leggi il resto »
Non c’era polemica nel mio pensiero e certo non prendo la mia vita come metro di quella degli altri ma come base di partenza per i miei pensieri e per le mie riflessioni.
Accetto il complimento ma ancor di più i suggerimenti. Studierò magari ne riparleremo.grazie alessandro B
Volentieri!
E’ che avevo un pregiudizio su di lei (e i pregiudizi, riconosco, sono molto limitativi e ingenerosi) da quando avevo letto il suo commento a margine di quest’articolo:
http://www.rivieraoggi.it/2011/06/07/122038/cosa-c’entra-roberto-peci-con-avetrana/
A presto,
Alessandro Binni
Approfitto di questo spazio per parlare con alessandro b che non conosco e ringraziarlo ancora per l’onestà intellettuale che ha dimostrato e dirgli che non solo sono andata a leggere l’articolo che mi ha suggerito, debbo dire che lo avevo già fatto ma con un approccio pregiudizievole e quindi… Ma ieri sera su you tube mi sono guardata l’interrogatorio a roberto trasmesso in una trasmissione da enzo biagi. Sono ancora lontana dall’idea chiara che intendo farmi sulla questione,però un’associazione di idee mi ha portato a pensare al caso Claps. Credo che se la mamma e il fratello della sfortunata ragazza… Leggi il resto »
…scusate se intervengo, ma poiché leggo, ogni qualvolta si parla dei fratelli Peci, di una grande confusione, per tutta una serie di motivi (alcuni nobili, altri meno), vorrei far presente che la faccenda è più semplice di quanto si pensi (almeno per quel che riguarda Roberto) e non occorre avere l’età mia (58 anni) per comprenderla. Basta consultare, oltre alle cronache dell’epoca, all’archivio di Radio Radicale e al film di Perotti, alcuni libri che trattano l’argomento con una onestà riconosciuta da tutti. Non parlo tanto di quello della Ballestra, I giorni della Rotonda (che lo sfiora), quanto de Le vie… Leggi il resto »
Io ringrazio dei suggerimenti poichè intendo approfondire una vicenda di rilevanza storica legata al nostro territorio.
Ho già iniziato a documentarmi e se capitera farò le mie considerazioni quando avrò approfondito meglio.
Sinceramente oggi quando ho letto la tirata di orecchie di alessandro B mi sono mortificata poi ho riletto con attenzione il titolo del pezzo e allora ho capito che forse c’è bisogno di dipanare un pò di confusione mentale forse non solo mia.
Grazie anche al sig galie, mi procurerò il libro se possibile. L’estate è lunga e amo leggere sotto l’ombrellone.
Sabrina