SAN BENEDETTO DEL TRONTO – “Non è senza una certa dose di perplessità e rammarico che il Movimento 5 Stelle di San Benedetto del Tronto prende atto della scelta di assegnare a Marco Calvaresi la carica di Presidente del Consiglio Comunale”. Si legge in una nota del gruppo politico che ha eletto la consigliera comunale Maria Rosa Ferritto.

“L’iter pubblico della nomina, fatto di dichiarazioni ai giornali e di indiscrezioni ogni volta confermate, ha evidenziato alla perfezione quanto questa scelta sia stata poco trasparente e profondamente scorretta. E’ emerso con chiarezza che l’accordo con il Terzo Polo – formalmente concluso sabato 11 Giugno – costituisce in termini numerici un forte potenziamento della maggioranza, in grado di contare su 2 consiglieri in più rispetto ai 14 conquistati con le elezioni. A questo indubbio vantaggio va aggiunta la volontà sia del Partito Democratico che dell’UDC di confermare e approfondire il “Laboratorio Marche” (ribattezzato “Modello Marche”), ovvero la collaborazione tra PD, UDC e IDV”.

I militanti del Cinque Stelle sottolineano come al momento del voto questo concetto politologico del “Modello Marche” non era stato prospettato agli elettori. Perciò si chiedono: “Che fine ha fatto la tanto sbandierata trasparenza? Che considerazione si ha di una cittadinanza relegata al misero ruolo di strumento partitico? Alla scorrettezza di fondo vanno aggiunte una ipocrisia e una faccia tosta incredibili: evocando romanticamente il passato, si è voluto dipingere la nomina di Calvaresi come un atto di fair play politico. Peccato che l’atto di concedere la carica di Presidente del Consiglio Comunale all’opposizione non si dovrebbe concretizzare di certo designando dall’alto il proprio preferito, ma una volta presa questa strada, spetterebbe a tutti i gruppi consiliari della minoranza scegliere e indicare la figura più adatta per svolgere quel ruolo. Questo se vogliamo parlare di vero fair play”.

Aggiungono nella nota gli esponenti del Cinque Stelle: “Addirittura per sminuire il valore della scelta e per nasconderne la natura di allargamento di coalizione, si è arrivati a dichiarare che la Presidenza del Consiglio è solo una figura istituzionale, a cui non spetta voce in capitolo riguardo l’attuazione del programma. Falso. Il Presidente, oltre al diritto di voto, ha il potere di organizzare gli ordini del giorno delle sedute, influenzando dunque la scelta di quali atti portare al voto e quando. Come ci ha ricordato recentemente Giulietta Capriotti, se avesse voluto, nel suo ruolo di Presidente, la notte del 23 dicembre 2009 avrebbe potuto spedire tutto il consiglio comunale a casa”.

La richiesta al sindaco e alla nuova maggioranza “allargata” è “di evitare nei prossimi 5 anni simili mancanze di rispetto per i sambendettesi”.