GROTTAMMARE – L’erosione fa arrabbiare i concessionari di spiaggia grottammaresi, ma più ancora li fa arrabbiare quella che definiscono una disparità di trattamento fra loro e i colleghi sambenedettesi, che stanno vedendo procedere spediti i lavori sulle scogliere nel lungomare nord.
In una lettera inviata alla stampa, si protesta contro i presunti ritardi nell’intervento sulle scogliere nel tratto balneare fra lo chalet da Mario e il Circolo tennis. “Ritardi inspiegabili e massi non idonei”, questo lo slogan che riassume la protesta.
I concessionari di spiaggia di quel tratto hanno scritto al sindaco Luigi Merli e all’ingegnere capo del Comune, Marco Marcucci, dicendo: “Premesso che la Regione Marche ha deliberato uno stanziamento di circa 100 mila euro e che il Comune di Grottammare è stato tra gli ultimi a presentare il progetto per la rifioritura delle due scogliere emerse e la parziale chiusura del varco tra di esse presente della lunghezza di circa 34 metri, nel mese di Dicembre 2010. I titolari dello chalet “Da Mario” concessione n.34, Luciana Marconi, dell’hotel Marconi, Lavinia e Teresa Marconi, concessione n. 35, dello chalet Savana e residence Ascani (concessione n. 35 bis e 35 ter ) avvocato Alfredo Ascani, chiedono le ragioni di tale ritardo considerato che l’intervento non è iniziato e che le mareggiate dei giorni scorsi hanno eroso due ulteriori file di ombrelloni e che un tempestivo intervento avrebbe salvaguardato l’arenile e forse già prolungato la spiaggia. E che nel vicino Comune di San Benedetto dove la Regione ha finanziato l’intervento di potenziamento di ben otto scogliere solo a fine dicembre 2010, il progetto è stato realizzato a tempo record”.
I concessionari poi chiedono al Comune se “quei pochi spezzoni e piccoli massi, accumulati alla foce del Tesino, fanno parte dell’intervento, affidato alla Cooperativa San Martino di Marghera, trattandosi non di scogliere vere e proprie come nella vicina San Benedetto, atte a contenere le forti correnti del mare, ma piccoli massi inadeguati al potenziamento scogliere esistenti”.
Giorni di maltempo, gli ultimi, e forse le condizioni climatiche possono aver rallentato i lavori? Ad ogni modo, gli imprenditori turistici chiedono una accelerazione dell’opera anti erosione e per ricordarne la necessità sostengono questo fatto: “Le mareggiate dell’inverno scorso hanno addirittura superato le mura di cinta del residence Ascani, della villa Pennesi e della villa Carnevali”.
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