ha collaborato Emanuela Voltattorni

SAN BENEDETTO DEL TRONTO – A detta di Giovanni Gaspari il successo referendario ha un grande protagonista: “Al di là dei comitati, un grande impegno è stato profuso dalla Chiesa. Credo sia sotto gli occhi di tutti e va riconosciuto”. Per il resto “si tratta di una prova di maturità del popolo italiano, nonostante non sia stato sempre così. Negli ultimi dieci anni pochissime volte si è riuscito a raggiungere il quorum”.

La soddisfazione del primo cittadino è moltiplicata dal significato dell’esito del Referendum che chiamava ad esprimersi su privatizzazione dell’acqua, nucleare e legittimo impedimento: “E’ un risultato pesante per il Governo, che sperava andasse deserto e che proprio per questo motivo aveva rifiutato l’accorpamento con le elezioni. Il segnale delle urne è chiaro”.

In merito all’affluenza, ottimo il rendimento di San Benedetto (58% di affluenza): “La nostra città è in linea con il dato nazionale. Facciamo parte delle regioni più attive, che vanno meglio. Più vicini a quelle del nord che a quelle del sud. E’ il frutto di un ottimo lavoro compiuto. Non dimentichiamo, ad esempio, che nello statuto comunale abbiamo considerato l’acqua come patrimonio di non rilevanza economica”.

Al settimo cielo anche il sindaco di Offida, Valerio Lucciarini: “Non è un caso che nell’anno del 150 dell’Unità d’Italia si sia evidenziato lo spirito patriotico italiano e questo è un segnale preciso. Si è riconquistata la capacità e la necessità di essere rappresentati. Il vento è cambiato dove doveva cambiare, mentre continua a spirare forte a Offida dove si è arrivati a circa il 65% di affluenza, una della più alta d’Italia”.

IDV: “SPALLATA A BERLUSCONI” Nonostante per Antonio Di Pietro non sia stato un referendum contro Berlusconi, l’Idv Marche sentenzia: “E la spallata finale a questo governo opportunista e insensibile. L’esecutivo ha perso due volte, perché ha contro la maggioranza dei cittadini e perché aveva lanciato la sfida astensionistica sui 4 quesiti referendari, che ha clamorosamente perso”.

I dipietristi non celano infine l’orgoglio: “Non possiamo astenerci dal dichiarare di aver svolto un ruolo di primo nella strepitosa vittoria ottenuta. Eravamo noi a raccogliere le firme quando nessuno ci credeva. Noi a sensibilizzare l’opinione pubblica e a mettere in piedi con fatica e sacrificio questa straordinaria opportunità per tutti i cittadini: la libertà di poter decidere senza intermediari. Se hanno partecipato così numerosi e coesi sulla riposta da dare ai 4 quesiti, significa che il nostro partito sta andando nella giusta direzione. Stiamo intercettando, sempre di più, il consenso popolare. E questo perché, come sempre e da sempre, siamo vicini alle esigenze e ai problemi veri delle persone”.
L’AFFLUENZA A SAN BENEDETTO
Quesito n. 1: 22.113 elettori (di cui 10.407 maschi e 11.706 femmine), pari al 58,26%
Quesito n. 2: 22.122 elettori (10.414 maschi, 11.708 femmine), pari al 58,29%
Quesito n. 3: 22.131 elettori (10.416 maschi, 11.715 femmine), pari al 58,31%
Quesito n. 4: 22.114 elettori (10.406 maschi, 11.708 femmine), pari al 58,26%