SAN BENEDETTO DEL TRONTO – Non solo un ruolo di spicco al Nuovo Polo, con la nomina di Marco Calvaresi a Presidente del Consiglio Comunale, ma anche un assessorato a Luca Spadoni di Sinistra Ecologia e Libertà. Il tutto in nome del Laboratorio Marche, esperimento politico avviato nel 2010 dal governatore Spacca.
“La nostra indicazione è che debba essere fatto un allargamento all’Udc e a Sel”, afferma il segretario comunale del Pd, Felice Gregori, che comunica come nella riunione degli iscritti tenutasi martedì sera in via Manara all’unanimità si sia votato in favore dell’ingresso dei vendoliani nella squadra di governo. Sono proprio questi ultimi tuttavia ad inserire parzialmente il freno a mano, riproponendo sul tavolo la famigerata Mega Variante: “L’idea di coinvolgerci? Perché no, è una nota positiva”, asserisce Attilio Biocca, neo coordinatore locale assieme a Giorgio Mancini e Paolo Virgili, dopo le dimissioni di Spadoni stesso. “Come prima garanzia però ci deve essere la garanzia sull’accordo trascritto del superamento di quel progetto urbanistico. Valuteremo le condizioni e decideremo”. Porte apertissime sin da subito invece sulla nomina del leader del Nuovo Polo a capo dell’assise: “In passato è accaduto che quel posto venisse assegnato all’opposizione. Il Presidente del Consiglio è una figura istituzionale, è a garanzia dell’intero consiglio”.
Queste per ora le uniche parole uscite dalla bocca di Sel, considerato che né Mancini, né tantomeno Spadoni si sono degnati di riferire alla stampa l’esito dell’incontro con gli iscritti del 7 giugno.
Pertanto, la formazione della nuova giunta si arricchisce di ulteriori tasselli che andrebbero così ad assegnare due assessorati – e non tre – al Partito Democratico (“Cultura e Turismo” alla Sorge e “Politiche Sociali” alla Emili), due alla lista dei Verdi e Socialisti (con Sestri confermato ai “Lavori Pubblici” e Canducci all’“Ambiente” o all’“Urbanistica”), uno all’Idv (con Fanini al Bilancio e contemporaneamente vicesindaco), uno a Città Aperta (Curzi alle “Politiche giovanili”) ed uno a Sel (ipotesi “Ambiente”).
Resterebbero dunque fuori, tra gli altri, il Verde Andrea Marinucci (nonostante il boom di preferenze personali ricevute) e il Pd Fabio Urbinati, il cui malumore è venuto esplicitamente a galla nei giorni scorsi. Il sacrificio dell’esponente Verde sarebbe pure legato alla volontà del “Sole che ride” di mantenere una poltrona in consiglio comunale. Con la nomina di Sestri, entrerebbe il primo dei non eletti della lista Verdi-Socialisti, cioè il socialista Giuseppe Laversa. Canducci, entrando in giunta, non rinuncerebbe al ruolo di consigliere perchè non è stato eletto. Se Marinucci entrasse in giunta – o venisse nominato alla Riserva Sentina – subentrerebbe il secondo dei non eletti, Umberto Pasquali, anch’egli socialista. I Verdi, perciò, si troverebbero senza consiglieri comunali.
Tra i democratici infine tre sarebbero i ripescati per coprire i buchi lasciati dai due assessori e da Federico Olivieri (che non mollerà il comando della PicenAmbiente): si tratta di Silvano Evangelisti, Pierfrancesco Morganti e Gianluca Pasqualini.
Dalla lista “Città Aperta”, qualora Curzi divenisse assessore, subentrerebbe in consiglio comunale Roberto Bovara.
Lascia un commento
Evidentemente sto con Marinucci e con Urbinati, Andrea Marinucci è l’agnello sacrificale, Fabio Urbinati è l’agnello sacrificale.
Dobbiamo decidere se i voti di preferenza valgono o no, se ci sono voti di preferenza di qualità e altri di un metallo scadente.
La riflessione è da fare, si può cominciare.
Un’altra riflessione potrebbe riguardare i 510 votanti di Federico Olivieri, saranno d’accordo con la scelta del proprio “cavallo”? L’hanno votato perchè facesse il consigliere comunale o il presidente della PicenAmbiente?
Non capisco. Spadoni si dimette da coordinatore comunale di Sinistra Ecologia e Libertà (http://www.rivieraoggi.it/2011/06/08/122181/sel-accettate-le-dimissioni-di-spadoni-ecco-il-triumvirato/) ma riceve un ruolo da Assessore e tutto questo in nome del laboratorio Marche? Scusatemi, ma sono un principiante, per cui non capisco… (Riego Gambini)
Riego, cerco di risponderti con le logiche nel nostro partito, che so non sono condivise dal tuo movimento, Spadoni si è presentato dimissionario, e le sue dimissioni sono state accettate, poichè al di là delle valutazioni interne politiche sull’analisi del voto amministrativo, si profila un’incompatibilità tra ruolo politico e ruolo amministrativo, seppur in pectore. Qualcuno potrebbe obiettare che si tratti di un vecchio retaggio della vecchia politica di sinistra, ma da noi è ritenuta una forma di democrazia e garanzia di autonomia tra la linea politica del partito e l’amministrazione (ripeto in pectore). Inoltre si è ritenuto opportuno cogliere questa… Leggi il resto »
Io Marinucci l’ho duramente contestato qui su Riviera oggi, perchè rappresenta solo la sentina. Però per rispetto della meritocrazia, merita più lui o Urbinati che la Emili!!!!! Cioè, marito assessore in regione e lei ancora assessore al comune? Ed il pd sarebbe il rinnovamento? La politica dovrebbe essere uno stato di servizio non un posto fisso.
Concordo pienamente con Valentina Micozzi.
La scorsa legislatura la signora Emili, forte del vasto numero di preferenze ottenute (se non erro fu la più votata) rivendicò con pieno diritto un assessorato. Se se le preferenze ottenute nell’ultima tornata elettorale si sono quasi dimezzate, vorrà pur dire qualcosa, in merito al suo operato da assessore.
Ma non è abbastanza chiaro che ci sono candidati gregari di serie b buoni solo a tirar su voti e candidati di serie a dei cui voti non frega a nessuno? Piuttosto quale è stata la proposta non rifiutabile fatta all’ex presidente del consiglio comunale per tacitarne le ambizioni?
aprire ad una fazione della minoranza ,pur non accondiscendente durante la campagna elettrorale,anzi,il giorno dopo il responso delle urne significa soltanto che già si teme numericamente la propria maggioranza non certo solida uscita dalle urne. che si paventino già tumulti dagli apportatori di voto silenti e/o rigurgiti di comitati?
“Signore e signori venghino, il circo è aperto e lo spettacolo ha inizio” titolo “Accordi e accordicchi”.. Una poltrona a uno e un calcio nel sedere ad un’altro.
E i voti presi? Chi se ne importa, li prendiamo e li buttiamo nel cestino.
E i voti NON PRESI? E’ solo un piccolo dettaglio..
Ma una volta non era sovrano il voto del cittadino? Oggi è solo una chimera!
Scusami Maria Rosa, ma è il tuo Movimento in primis che rifiuta le logiche di questa politica, logiche basate sulle preferenze e sul consenzo diretto per conoscenza e non per programmi politici. In un sistema ed in una logica “purtroppo” bipolale, i voti presi, sono quelli di una coalizione vincente che amministra, i voti non presi sono quelli delle coalizioni perdenti che vanno all’opposizione. A volte, e aggiungo fortunatamente, la politica cerca di ignorare la pura e semplice matematica. Poi, a proposito di voti NON presi e di matematica, in questi giorni ho fatto alcuni conti, i voti di lista… Leggi il resto »
Scusami ma, in questa ” logica purtroppo bipolare” come tu dici, Calvaresi, Spadoni che ci azzeccano !!!!!.
Questo innovativo modello Marche mi sa di stantio, sento puzza di Ulivo, con tutto quello che ne deriva
La logica bipolare è riferita ai voti presi e ai voti NON presi, ed appunto non era riferita a ciò che sta avvenendo con Calvaresi e Spadoni, come penso sia chiaro nel commento che ho scritto, altrimenti lo rispiego!! in questi giorni si sta facendo un uso della parola laboratorio Marche di cui in pochi capiscono di cosa si sta parlando, il laboratorio Marche è l’alleanza tra centrosinistra e UDC che esclude le ali estreme di SEL e RC, ne consegue che Sel risulterebbe estranea, mentre nella logica bipolare Sel fa parte dell’alleanza. Sono due cose diverse, la presidenza a… Leggi il resto »