SAN BENEDETTO DEL TRONTO – Unidici interviste video realizzate da Barbara Sanavia martedì 7 giugno in un affollato mercato, a San Benedetto del Tronto. Tema: i quattro quesiti del referendum del 12 e 13 giugno (due sulla privatizzazione della gestione dell’acqua, uno contro le centrali nucleari, uno contro il legittimo impedimento dei ministri).
Tutti gli intervistati sono al corrente della votazione, ma non tutti ricordano precisamente i quattro quesiti. La maggior parte degli intervistati si è espressa a favore del Sì, ovvero l’abrogazione delle norme, ma non mancano molti distinguo, soprattutto da parte di chi vede nell’uso del referendum uno strumento politico molto difficile da interpretare e dagli esiti poi incerti.
Riprese e montaggio di Maria Josè Fernandez Moreno.
Clicca sulla destra per vedere il video e attendi pochi secondi per il caricamento dello spot video.
Lascia un commento
Chissà chi, prima di andare a votare, riuscirà ad informarsi in maniera approfondita su temi così complicati e oserei dire “emotivi”. Spero che molte di queste persone vadano a leggere l’Art. 15, di cui si chiede l’abrogazione, ciò che esprime nella sua totalità (visto che non tratta solo il tema dell’acqua). Spero che realmente il cittadino utilizzi questo strumento democratico per riprendersi il potere decisionale e non lasciarlo ancora una volta ai partiti che pubblicizzano una scelta piuttosto che un’altra solo per una lotta ancora una volta politica, autoconvincendosi che si tratta del bene del paese. Sono temi tanto importanti… Leggi il resto »
Chiedo scusa Signor Sanguigni, Questi sono temi emotivi perché sono temi molto importanti. Ci si gioca un solo concetto chiave: la gestione dei beni comuni e la visione di mondo che vogliamo lasciare in eredità a noi e a chi verrà. Ora lei si capisce che è per il no, e allora lo dica in maniera chiara e senza ambiguità, non attacchi chi la pensa diversamente. Io sono perché non solo l’acqua, ma tutti i servizi pubblici e tutti i beni comuni non debbano avere nemmeno mezzo privato che li gestisca. Non ci devono essere persone private ne tanto meno… Leggi il resto »
Gabriele, ti chiedo di darmi del tu visto che appena ieri sera ci siamo salutati (e non solo ieri sera) proprio all’incontro dal titolo “l’Acqua bene comune” chiaramente a sostegno dei due sì. Se vedi in me una persona che ancora si interroga e non dà per scontato niente, non vuol dire che voterò no, questa è solo una tua impressione e ci tengo a precisarlo (anche se credo che non servisse precisarlo), inoltre non volevo attaccare nessuno, e se tu ti sei sentito attaccato ti chiedo scusa. L’altra cosa che ci tengo a precisare è che qui i partiti… Leggi il resto »
Vabbè ti do del tu. Allora, io non ho parlato di partiti, ne hai parlato tu, “Spero che realmente il cittadino utilizzi questo strumento democratico per riprendersi il potere decisionale e non lasciarlo ancora una volta ai partiti che pubblicizzano una scelta piuttosto che un’altra solo per una lotta ancora una volta politica, autoconvincendosi che si tratta del bene del paese.” Io a sto punto ho ricordato cosa dice il tuo partito, che sarà Casini che si esprime a parere personale, ma per esempio che l’UDC è a favore del nucleare lo si sa. Per cui ti ho voluto provocare… Leggi il resto »
Lei è realmente convinto che” la gente sa quello che va a votare?
Le faccio un esempio : lei è consapevole che se il referendum sul nucleare volgesse a favore dei si, centinaia di scienziati e ricercatori italiani impegnati da anni in progetti nucleari ad energia pulita quali: Rubbiatron, Iter, Nif sarebbero costretti ad abbandonare i loro studi, non più supportati da investimenti nazionali?
A me non importa tanto nel 2030 non ci sarò,ciò che mi amareggia è il quasi miliardo di euro che mensilmente paghiamo alla Francia per acquistare l’energia.
Quindi per farli ricercare dobbiamo costruire le centrali nucleari e intanto farle con le scorie e quant’altro…. nell’attesa che loro ricerchino….ma per favore. La ricerca si può fare benissimo anche senza fare impianti nucleari, sennò sti progetti non sarebbero in piedi.. o sbaglio??
L’energia dalla Francia la compriamo, perché l’energia è un mercato, noi compriamo e vendiamo energia come tutti, non è un discorso che regge. Io dico di iniziare prima a risparmiarla, che ne dici??
Se tu avessi la bontà soltanto di cercare su internet, almeno uno dei progetti da me indicati,avresti la risposta anche sulle scorie.L’energia è vero è un mercato, ma non mi risulta che l’Italia sia in condizione di venderla, dato che quella prodotta non è sufficiente per il fabbisogno nazionale. Oltre al fatto che questo tipo di energia non si può stivare.ed i maggiori picchi di carico energetico avvengono in ore in cui i pannelli fotovoltaici non producono. Se per ipotesi la Francia domani decidesse di diminuire la sua produzione di energia, e non fornirci più ciò che è negli accordi… Leggi il resto »
Perfetto, e quindi tu mi dici che la prospettiva per il futuro rimane il nucleare….. io non sono d’accordo e preferirei finanziare più progetti di sviluppo e ricerca in altri ambiti di energia che non siano quelle derivate dalla fissione nucleare. La questione è politica e si danno delle direttive, e io non sono d’accordo sulla direttiva che va verso il nucleare di qualsiasi forma esso sia. Sono per trovare altre forme. Siccome sull’energia, come su parecchie altre cose, le scelte che si fanno alla base sono politiche, preferisco si investa in altro.
Il principio per cui si può fare ricerca senza infrastrutture è il classico modo di pensare del tutto italiano che ha portato alla fuga dei cervelli e proprio in questo campo all’emigrazione di Fermi e tutto il gruppo di via Panisperna partecipando al progetto Manhattan che ha fatto storia. Premesso che sulla fissione nucleare c’è ben poco da ricercare in quanto tecnologia sorpassata ma sul mondo fusione c’è un mondo che si sta aprendo e sarebbe distruttivo (come Fukushima per rimanere in tema) perdere questo treno specie alla luce dei risultati dei gruppi di lavoro dell’ENEA. Risparmiare energia è giustissimo… Leggi il resto »
Stiamo parlando di ricerca pura che potrebbe e dico potrebbe raggiungere risultati soddisfacenti anche tra diversi anni. Qui invece stiamo ancora parlando di energia nucleare generata da sistemi reattivi altamente percolosi che attualmente sono ampiamente in grado di distruggere (più volte) il pianeta sul quale viviamo. Lei parla di centrali nucleari di quarta generazione mentre quellla di Fukushima galleggia su 100.000 tonnellate d’acqua altamente radioattiva. Sa quante centrali ci sono al mondo, ancora funzionanti, che hanno superato i 30 anni di attività? 152. E secondo lei quand’è che verranno dismesse? Chi pagherà gli immensi costi di dismissione ? Le società,… Leggi il resto »
Grazie Sanguigni, grazie di questo augurio!
Credo che la tematica relativa alla gestione dei servizi pubblici sia sufficientemente complessa da poter essere affidata alla mera propaganda ideologica o politica. La maggior parte dei cittadini non capisce la differenza tra privatizzazioni e liberalizzazioni. La maggior parte dei cittadini non sa capisce cos’è un monopolio naturale (e non perchè siano cerebrolesi ma per il semplice fatto che servono competenze specialistiche e studi approfondite del settore). Ci sono esempi di buone e cattive liberalizzazioni sia in Italia che nel resto d’europa, ci sono liberalizzazioni che hanno portato vantaggi considerevoli ai cittadini perchè ben fatte (energia elettrica, telefonia), privatizzazioni fatte… Leggi il resto »
Jean Jacques Rousseau nel “Contratto sociale” teorizzò il principio della “sovranità dei cittadini”: sudditi quando rispettano le leggi fatte dai loro rappresentanti democraticamente eletti e sovrani quando si esprimono in maniera diretta su certi temi, come nel referendum. La storia della nostra giovane repubblica ci narra che si,lo strumento referendario fu inserito nella costituzione nel ’48 ma , in realtà la maggior parte dei padri costituenti non mostrò un grande entusiasmo: il referendum fu una richiesta minoritaria.I comunisti erano convinti che le masse fossero ancora politicamente immature per un coinvolgimento diretto.I democristiani temevano di indebolire la rappresentanza parlamentare. Cosa rappresenta… Leggi il resto »
Gent.mo Sig. Giorgio il suo commento inizia con una dotta prefazione, un discreto svolgimento ma manca di conclusione. Quindi?
Quindi…. i referendum sono una presa in giro,a prescindere dal vincitore. E ancora una volta le” masse” vengono usate per il raggiungimento di oscuri obiettivi che nulla hanno a che fare con ciò votano.
Chi oggi usa le masse per i suoi scopi politici non stava un anno fa in piazza a raccogliere le firme per farlo. Facciamo le giuste distinzioni.
Circa 10 anni fa, un libretto diffuso dalla CIIP (allora Consorzio Idrico ….) diceva che stavamo consumando le riserve accumulate 15 anni addietro, a causa dell’eccessivo uso.
Chissà come saremo messi ora.
Come faranno i privati ad attuare politiche di uso parsimonioso dell’acqua, al fine di preservarla anche per le future generazioni, e guadagnarci sopra?
Quattro si senza esitazione!!
innanzitutto eliminando quel 30% di acqua che viene sprecato nella rete di distribuzione. Poi le tariffe possono servire a disciplinare i consumi. Il problema non è il privato ma lo Stato, che deve porre regole giuste e virtuose, i privati si adeguano di conseguenza.
Se il sistema idrico nazionale, mediamente, presenta perdite che rasentano il 40%, non vedo quale altro intervento risolutore possa essere scelto se non quello di turare le falle.
La scelta di fondi privati o pubblici è uno strumento operativo, marginale al problema.
Quando il saggio indica la luna, lo stolto guarda il dito.
Bene: turare le falle sia delle tubature che quelle di tipo amministrativo.Far in modo che le amministrazioni pubbliche, perlomeno quelle palesemente scalcinate, INIZINO a funzionare e a smetterla di essere il motivo fondamentale per il quale si è costretti a ricorrere a strumenti come il Referendum per stabilire che l’acqua, come bene pubblico primario, non si tocca. Se siamo veramente convinti che si tratta di un bene prezioso fondamentale, trattiamola come si deve e non ricordiamoci solo della sua importanza in vista di tali appuntamenti. Per cui bando alle ciance: le amministrazioni pubbliche devono tornare/iniziare ad essere più efficenti e… Leggi il resto »
Arrivano lettere “elettorali”- referendum a casa dei cittadini di SBT (con i simboli di chi ha appoggiato Gasapri alle ultime elezioni che sono finite, avvertitelo per favore), ma si può accettare ciò? Comunque se la spesa è a carico deila comunità ( Comune) lo accerteremo,
PS: Chiedete a Perazzoli se ha firmato per i referendum…