CUPRA MARITTIMA – Il referendum abrogativo del 12 e 13 giugno si avvicina ma ben poca è l’informazione che gira intorno ad esso. I cittadini infatti sono chiamati a votare per la privatizzazione o meno del servizio idrico, per la possibilità di realizzare o meno centrali nucleari in Italia, per permettere o meno al Presidente del Consiglio dei Ministri e ai Ministri di non comparire in udienza penale (legittimo impedimento). Per informare riguardo almeno uno degli argomenti in lista, il Comitato Referendario Provinciale organizza per giovedì 2 giugno presso il Cinema Margherita di Cupra Marittima “Una serata per l’acqua”.

A partire dalle ore 21 verrà proiettato “Water makes money”, il documentario che ha fatto discutere tutta Europa perché ha portato allo scoperto le strategie delle grandi multinazionali dell’acqua, le modalità della loro comunicazione, le reti delle lobby europee e l’entità dei profitti. Insomma un filmato che aiuta chi lo guarda a farsi un’opinione su chi e che cosa muove la privatizzazione dell’acqua. A seguire ci saranno anche gli interventi del gruppo teatrale “Informare ridendo”, delle letture dalla voce narrante di Piergiorgio Cinì, e infine discussione e dibattito.

Cogliamo l’occasione per ricordare ai cittadini che il 12 ed il 13 giugno verranno consegnate 4 schede: due riguardanti il servizio idrico, una riguardante il nucleare e una riguardante il legittimo impedimento. In sostanza, se si vuole impedire la privatizzazione del servizio idrico ed i relativi profitti che potrebbero trarne le aziende private, su entrambe i quesiti occorre barrare il “Sì”, se invece si vuole che il servizio idrico sia gestito da aziende private occorre barrare il “No”; se non si vogliono centrali nucleari in Italia si deve barrare il “Sì”, se invece si desiderano centrali nucleari nel territorio italiano si deve barrare il “No”; se si vuole che il Presidente del Consiglio dei Ministri e i Ministri si presentino in udienza penale come tutti i cittadini si deve barrare il “Sì”; se si vuole che il Presidente del Consiglio dei Ministri e i Ministri possano evitare di comparire in udienza penale si deve barrare il “No”. Sperando che i votanti non si confondano nei gioco dei “Sì” e dei “No”, si ricorda inoltre che affinché il referendum sia valido però deve recarsi alle urne almeno il 50% più uno degli aventi diritto al voto.