COLONNELLA – Ha avuto un battesimo di fuoco il primo Consiglio comunale dell’amministrazione Pollastrelli, con accesi botta e risposta tra maggioranza e opposizione. Un agguerrito Augusto Di Stanislao, capogruppo di minoranza di “Insieme per Colonnella”, ha lanciato pochi minuti dopo l’apertura del civico consesso le prime stoccate, dichiarando presunte irregolarità sulla nomina a sindaco di Leandro Polalstrelli, a suo dire ineleggibile nella carica di primo cittadino e la cui carica sarebbe incompatibile con la sua attività professionale: “Non ha provveduto a sospendersi dall’Ordine professionale dei Geometri – ha affermato – e quindi ci sono i presupposti per l’incompatibilità. Critico inoltre il fatto che ha tenuto per sé la delega ai Lavori Pubblici”. Di Stanislao ha fatto appello all’art 78 del Tuel, e ha chiesto che fossero rimessi gli atti alla Procura della Repubblica e al Ministero degli Interni “affinchè facciano luce sulle eventuali incompatibilità”.

“Sono d’accordo affinchè tutta la documentazione sia inviata agli organi preposti – ha risposto Pollastrelli – così da chiarire ogni dubbio”.

Nel corso del Consiglio comunale sono stati nominati i quattro assessori: Claudio Moretti (Industria e Artigianato), Nazzareno Vagnoni (tributi), Armando Peperini (Sport e Rapporti con le associazioni) e Mirella Pontuti (Sociale e Pari Opportunità). Alla Pontuti è andata anche la carica di vicesindaco. Capogruppo di maggioranza è stato nominato Mauro Capponi, per la minoranza Augusto Di Stanislao.

Il civico consesso, che in pratica doveva solo approvare una serie di atti propedeutici all’insediamento dell’amministrazione comunale, si è rivelato occasione di uno scontro che ha fomentato anche il numeroso pubblico presente in sala, che ha rumoreggiato in più occasioni durante gli interventi. Una situazione che ha suscitato le lamentele dell’ex sindaco e ora consigliere di opposizione Marco Iustini, che ha invitato a far rispettare la libertà di espressione della minoranza.

Pollastrelli ha illustrato poi le linee generali del programma amministrativo, incentrate sulla riqualificazione ambientale e la promozione turistica del paese, sull’avvio di politiche volte a contrastare la crisi economica e a risollevare le sorti della zona industriale. Programma che è stato criticato dal parlamentare dell’Idv, che ha espresso dubbi sulle capacità amministrative della maggioranza: “Bisogna vedere – ha affermato – se si è all’altezza delle proprie aspettative”.

Di Stanislao ha inoltre fugato ogni dubbio sulle voci di possibili dimissioni: “Non smobilito, e farò il mio dovere fino in fondo in questa comunità, a prescindere da dove questa ci ha collocati. Mi batterò affinchè questa amministrazione operi nella legalità e nella trasparenza e faremo attività di controllo e vigilanza sugli impegni presi e poi eventualmente disattesi”.