TERAMO – Tesi di laurea nei cassonetti della spazzatura. Sono indignati e offesi gli studenti dell’Università di Teramo che ieri hanno scoperto centinaia di volumi, frutto di tanto lavoro e coronamento di un ciclo di studi portato a compimento, gettati miseramente tra i rifiuti. Un fatto che ha provocato immediatamente numerose polemiche, per il modus operandi dell’Università che, seppure avesse avuto la necessità di sbarazzarsi dei volumi, avrebbe potuto percorrere altre strade che non fossero quella della distruzione degli stessi.

“Ieri ero a lezione – racconta Fabiola Schiavoni, studentessa di Scienze della Comunicazione – quando arriva una mia amica che mi chiede quanto tempo avessi impiegato per fare la mia tesi del triennio. Le ho risposto “circa 9 mesi”, e allora mi ha mostrato una foto al cellulare che mi ha fatto restare senza parole”. L’immagine era quella di tesi di laurea gettate alla rinfusa nei cassonetti presenti nel cortile dell’Università, dove ci sono le Facoltà di Giurisprudenza e Scienze della Comunicazione.

Terminata la lezione le due ragazze si sono precipitate sul posto e hanno cominciato a rovistare tra i volumi: “Volevo vedere se c’era anche la mia tesi – ha spiegato Fabiola – ma non l’ho trovata. I testi che abbiamo controllato infatti erano tutti di Giurisprudenza, compresi tra un arco di tempo che va dal 2001 al 2008”. Una stessa scena che si è ripetuta molte volte nella giornata di mercoledì, con studenti che hanno rovistato tra i cassonetti alla ricerca di pubblicazioni a loro familiari.

Resta ora da comprendere le motivazioni che hanno portato l’Università a sbarazzarsi fisicamente dei volumi, quando invece si sarebbe potuto, trattandosi comunque di testi di ricerca, donarli ad esempio alle biblioteche. “Oppure – suggerisce Fabiola – avrebbero potuto restituirli agli stessi studenti, che li avrebbero sicuramente conservati. Ogni tesi rappresenta per chi si laurea la sintesi del proprio lavoro e costituisce anche un dispendio economico non indifferente vista la cura con cui vengono fatte rilegare”.

Per ora nessuna risposta arriva dalla Facoltà di Giurisprudenza in merito alla vicenda e resta da capire se le tesi gettate non rientrassero più tra quelle che per legge devono essere conservate dalle segreterie per un certo periodo di tempo come documentazione di laurea. Gli studenti intanto non hanno perso tempo e sarà inviata quanto prima al Rettore una lettera in cui si chiedono spiegazioni in merito. “L’unica consolazione  è che almeno l’Università ha avuto rispetto dell’ambiente – conclude sarcasticamente la Schiavoni – visto che si è provveduto a differenziare i rifiuti gettando le tesi nei cassonetti destinati alla carta”.