Clicca sulla destra per vedere il servizio video e attendi 10 secondi per il caricamento dello spot. Servizio di Maria Josè Fernandez Moreno
SAN BENEDETTO DEL TRONTO – Con qualche giorno di ritardo a causa della tornata elettorale che ci imponeva pari trattamento tra i candidati, ma con immutato piacere per la bellezza di ascoltare il canto in dialetto sambenedettese, proponiamo ai lettori di RivieraOggi.it l’esibizione canora di Riego Gambini avvenuta lo scorso 11 maggio alla Rotonda Giorgini di San Benedetto, prima del comizio di Beppe Grillo.
Gambini infatti era candidato col Movimento Cinque Stelle (è risultato il più votato della lista). “Sto facendo una cosa che non faccio da 12 anni, ma questo ha un motivo, “, così Gambini ha introdotto la sua esibizione.
Culturando, “Il dialetto è la nostra radice” con Vittoria Giuliani
Perché è importante tramandare il dialetto ai giovani, il dialetto come cultura, i tempi passati in cui si aveva poco ma si era contenti, la lettura di alcune poesie di Giovanni Quondamatteo da parte del direttore del nostro giornale, Nazzareno Perotti, sono stati alcuni dei temi trattati nella seconda puntata di “Culturando”
Elezioni San Benedetto, prove di alleanza fra Pd e M5S
Il confronto tra Serafino Angelini e Aurora Bottiglieri ha riguardato tematiche di carattere socio-sanitario con l'obiettivo di arrivare a una convergenza programmatica nel giro di poche settimane. Il prossimo confronto è fissato per lunedì 31 maggio
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per chi non lo sapesse riego gambini ha scritto l’inno fifa fifa(inno alla gioa)insieme a franz lambert.
Caspita! Complimenti veramente.
Se Marinucci cantasse così altro che RAS della Sentina, verrebbe eletto sindaco al primo turno.
Sòle che ‘ndure tutte ‘ste culline, lune che ‘mpirle tutte quiste mare, barchetta che sull’ònde purpurine,fa’ ‘ntenerì lu core ai marenare, Fandelle, che la sòrte v’ ha denate, lu fiòre più gentile de la vite, che dall’amore scete ‘ncatenate, nghe le catene d’ore refenite, Come ‘nu di lentane, anzime a le serene, ‘ntunète sottavòce piane, piane, lu cante dell’amòre senza pène… Sammenedette mmi’, che sempre fòrte e rassegnate scitte mantenute sòtte lu fuche ardente de la morte che t’ha accasciate, ma nen t’ ha perdute, Come ‘nu di lentane vinne a resplenne ancòre, turna a brellà ‘nda brille la diane,… Leggi il resto »
la migliore versione che ho sentito dopo quella di Giulio Del Zompo “le merelle” o “la Tosch” non ricordo. Complimenti per l’esecuzione comunque……
Avesse il nostro sindaco l’1% dell’attaccamento che questa persona dimostra di avere per San Benedetto.
Peccato che lui, Emidio G. e Primavera non sono riusciti ad entrare in consiglio comunale.
Ci saremmo divertiti.