SANT’OMERO – A Sant’Omero, gli scrutatori di seggio elettorale per i referendum del 12 e 13 giugno saranno nominati con sorteggio pubblico.
La Commissione elettorale (di cui fanno parte, oltre al sindaco Pompizi, i consiglieri comunali Alessandro Azzari, Angela Razzetti, Fiorenzo Ricci e Dino Gatti) ha deciso infatti di bypassare l’attuale normativa (L. 270/2005) che prevede la chiamata diretta e nominativa a differenza del passato in cui la nomina avveniva con sorteggio (L. 95/1989).
“Ci sono importanti Comuni italiani in cui i cittadini raccolgono firme affinché si proceda con il sorteggio casuale degli scrutatori” – commenta il consigliere alla trasparenza Alessandro Azzari – “e questa decisione, di concerto con la minoranza, non può che fare onore al nostro Comune in termini di trasparenza, di democrazia e di moralità nell’agire politico”.
La Commissione elettorale, infatti, si riunirà lunedì 23 maggio alle ore 21 per procedere con il sorteggio pubblico al quale assisteranno i cittadini iscritti all’albo degli scrutatori che in questi giorni vengono contattati dall’ente per assistere.
“Con il sorteggio non andremo contro la legge – spiega Azzari – in quanto, una volta terminate le estrazioni, procederemo con la nomina degli scrutatori venuti fuori dal sorteggio. Un modo per avvicinare i cittadini alle Istituzioni, dunque, e far capire loro che non sempre ciò che avviene all’interno dell’ente pubblico è sinonimo di giochi di potere”.
“Nella prossima tornata elettorale mi piacerebbe – conclude Azzari – dare un tocco di sociale alla nomina: cioè poter includere nel sorteggio i soli iscritti all’albo che risultano studenti, disoccupati o cassintegrati. Sicuramente in un momento di grave crisi economica il compenso degli scrutatori, pur non risolvendo il problema occupazionale, è socialmente rilevante per coloro che in questo momento non hanno nessun reddito”.
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Ottima iniziativa!
Un piccolo sebbene significativo, passo verso la trasparenza ma soprattutto un modello educativo da replicare.
La dimostrazione di come, senza violare la legge ma semplicemente reinterpretandola intelligentemente, si possano adottare procedure eticamente più “sostenibili”.
Siamo abituati a sentire i politici che si nascondono dietro l’alibi della norma per non dover giustificare le proprie scelte come per esempio sugli stipendi dei politici: non serve cambiare la norma per decidere di abbassare la propria retribuzione.
Complimenti all’amministrazione di Sant’Omero.
Sarebbe bello adottare questo metodo anche a San Benedetto, ci sono alcuni dei Presidenti di seggio e degli scrutatori che vengono, con probabilità pari a 1, scelti.
ottima l’iniziativa del comune di Sant’Omero complimenti a loro, a S. Benedetto non si riuscirà mai a fare una cosa del genere qui da noi è tutta una presa in giro, si espongono manifesti che danno la possibilità di fare la domanda, poi concretamente ogni consigliere assume i suoi suddIti. Non riuscite ad essere trasparenti nemmeno sulle cose più semplici. Prendete esempio