GROTTAMMARE – “Il 12 ottobre 1860 il Re Vittorio Emanuele II incontrò a Grottammare, presso il palazzo dei marchesi Laureati, una delegazione inviatagli dal Municipio di Napoli, composta, tra gli altri, da Ruggiero Bonghi e Luigi Settembrini. Proprio lì scoccò la scintilla per il via all’Unità d’Italia. Questo fatto è storicamente accertato e ampiamente documentato”: un evento storico questo, che ha portato il Comune di Grottammare, in collaborazione con la Fondazione Cassa di Risparmio di Ascoli Piceno, che ha contribuito con una somma di 14mila euro, alla creazione di un’importante convegno di livello nazionale che si terrà il 4 e 5 giugno presso la Sala Kursaal. “Abbiamo raggiunto l’obiettivo di organizzare un convegno di livello nazionale e non provinciale – ha affermato l’assessore alla Cultura e al Turismo Enrico Piergallini – stiamo attendendo la possibilità di ricevere un riconoscimento formale da parte del Presidente delle Repubblica Giorgio Napolitano”.

Si partirà sabato 4 giugno con una giornata storica che toccherà l’Unità d’Italia dal generale al particolare. Il primo relatore al convegno sarà il professore di Storia contemporanea, docente presso l’università “Suor Orsola Benincasa” di Napoli, Piero Craveri che espleterà la relazione “Il superamento dell’ultima frontiera (riferita al fiume Tronto) nel compimento dell’Unità d’Italia”. A seguire ci sarà il professore di storia moderna, presso università “La Sapienza” di Roma, Guido Pescosolido con il suo intervento “sull’annessione al Mezzogiorno nella nascita dello stato unitario”. Inoltre Francesco Sabatini, presidente onorario dell’accademia della Crusca espleterà la marcia verso Napoli con l’argomento “Salvatore Tommasi e l’adesione dei comuni abruzzesi al Regno d’Italia”. A terminare la prima giornata saranno il docente di storia del Risorgimento, presso l’università di Macerata, Marco Severini con il suo libro “Le Marche e l’unità d’Italia” e la coordinatrice del convegno e docente presso l’università “Suor Orsola Benincasa” di Napoli, Alessandra Ghidolini che illustrerà ed espleterà il soggiorno del Re Vittorio Emanuele II a Grottammare e del suo incontro con la Deputazione napoletana.

Domenica 5 giugno sarà la giornata della storia, dell’arte e delle curiosità. Il primo intervento sarà del docente presso l’università di Urbino Carlo Bo, Gilberto Piccinini che racconterà della “bella Artemisia o la bella Adelaide’” (si narra che il Re fosse accompagnato dalla sua compagna durante la permanenza a Grottammare). A proseguire Massimo Teodori, professore del Risorgimento che traccerà per filo e per segno le celebrazioni grottammaresi del 1911. Per quanto riguarda l’arte, il direttore del museo centrale del Risorgimento di Roma, Marco Pizzi, dedicherà il suo intervento a Vito Pardo (scultore del Risorgimento. Fu allievo di Giulio Monteverde e amico di Giovanni Pascoli. Le sue opere sono soprattutto monumenti di grandi dimensioni, in bronzo fuso, presenti in Italia e all’estero. A Grottammare troviamo: “busto di Garibaldi”, “lapide commemorativa presso Palazzo Laureati”, “monumento all’Unità d’Italia”). La giornata si concluderà con lo storico d’arte, Daniele Diotallevi che ripercorrerà i luoghi più importanti della regione marche durante l’unificazione dell’Unità d’Italia e l’invito da parte dell’amministrazione comunale di Vittorio Laureati che rimembrerà i ricordi e racconti familiari che gli sono stati tramandati di generazione in generazione.

Fiero dell’importante iniziativa che toccherà la cittadina, il sindaco Luigi Merli: “Voglio ringraziare per prima cosa la Fondazione Cassa di Risparmio di Ascoli Piceno che ha creduto in questa iniziativa e ci ha dato l’input per la creazione del convegno di calibro nazionale. Voglio ribadire che Grottammare punta sulle sue specificità e sono queste le cose che lasciano tracce di memoria per il futuro. Le persone si ricorderanno di questi due giorni” Grottammare inoltre è stata inserita nel progetto “I luoghi della memoria” costituito come progetto sistemico, declinato attraverso due dimensioni: geografica (i luoghi) e storico-culturale (la memoria) di tutto il territorio nazionale .

(A destra è disponibile la locandina del convegno del 4 e 5 giugno)