SAN BENEDETTO DEL TRONTO – Riceviamo e pubblichiamo da Bruno Gabrielli, candidato sindaco del centrodestra a San Benedetto.

Il candidato sindaco della coalizione di centro–destra, Bruno Gabrielli, sottolinea amaramente “quello che ci si inventa in campagna elettorale per rimediare ad un’assordante stonatura, prendendo a prestito la mia polemica contestazione con l’obiettivo di calamitare ulteriori voti”.
Il caso che ha innescato la giustificata ‘reprimenda’ dell’assessore al Turismo della Provincia Picena e candidato sindaco alle elezioni comunali del 15 e 16 maggio, è stata la cerimonia di scopertura della targa in via Ugo Bassi, in memoria di ‘Vincenzo Illuminati, 1946 – 1981, vittima di una tragica fatalità nel clima violento degli ‘anni di piombo’.
“Il sindaco Gaspari si è appropriato del mio suggerimento, allorquando al PalaRiviera gli contestai di intitolare una via di San Benedetto a Roberto Peci, fratello dell’acclarato brigatista rosso, Patrizio Peci e di dimenticare, a tutti gli effetti, la vera vittima del clima di tensione innescato dal terrorismo. Certo il candidato sindaco del centro–sinistra non ammetterà mai di aver rimediato all’ultimo momento per evitare la brutta figura – la conclusione di Gabrielli – ma a me, il fatto di aver ricordato l’ingegner Vincenzo Illuminati con una targa in memoria va bene lo stesso, perché so e nessuno può smentirlo, di aver avuto il merito di suggerirlo al vertice uscente e spero definitivamente dell’Amministrazione comunale”.