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riprese e montaggio Maria Josè Fernandez Moreno, intervista Pier Paolo Flammini
SAN BENEDETTO DEL TRONTO – C’era anche Agnese Moro alla cerimonia di intitolazione di una via a Roberto Peci, il cittadino sambenedettese ucciso dalle Brigate Rosse nell’estate 1981, come ritorsione per il pentimento di suo fratello Patrizio. La figlia di Aldo Moro, lo statista democristiano che subì lo stesso trattamento di Roberto Peci (sequestro, richiesta di riscatto allo Stato, uccisione con un delirante “tribunale del popolo”) nel 1978, ha salutato calorosamente Roberta Peci, figlia di Roberto.
“Quell’Italia era sicuramente una nazione violenta – ha detto a margine della cerimonia la figlia di Moro – Credo che oggi siamo più capaci di discernere le cose giuste da quelle sbagliate. C’è meno ideologia. Ma in quegli anni c’era anche tanta voglia di cambiare, con tanta partecipazione democratica”.
“Che sia stata fatta questa strada a nome di Roberto Peci è una cosa bellissima – ha aggiunto Agnese Moro – Sono fatti che a noi, che abbiamo perso qualcuno, ci aiutano molto. Sicuramente i cari che abbiamo perso non tornano indietro, ma sapere che il loro ricordo appartiene a tutti è bello”
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