dal settimanale Riviera Oggi numero 864, uscito in edicola il 29 marzo scorso

SAN BENEDETTO DEL TRONTO – Nelle scorse settimane (clicca qui) Riviera Oggi ha parlato delle norme che prevedono l’istituzione dei parcheggi blu.
In sintesi: in base a una lettura dell’articolo 7 del Codice della Strada, sarebbero irregolari i parcheggi a pagamento (e, sembra, anche i parcheggi tout court) che si trovano entro i margini che delimitano la carreggiata. Situazione che si verifica in svariate vie, soprattutto piccole, del centro di San Benedetto.
L’effetto “indignazione” che si era riversato anche in Riviera ha generato curiosità e domande, e per comprendere al meglio la reale condizione, siamo ritornati per le vie del centro cittadino accompagnati dalle autorità competenti in materia di viabilità.
Un incontro sul campo per verificare (insieme all’Assessore alla Viabilità Settimio Capriotti, al Comandante dei Vigili Giuseppe Coccia e al Responsabile Ufficio Traffico Piergiorgio Federici), le paventate irregolarità che Rivieraoggi aveva segnalato e non solo. Un modo per illustrare il controllo e le problematiche legate al mondo della viabilità locale.

Questa città e in particolar modo le vie del centro, non brillano di perfezione, e forse, non consentono nemmeno volendo l’agevolazione e l’ottemperanza delle esigenze della circolazione con quelle del traffico. Secondo gli amministratori pubblici, questo non starebbe a significare che si agisce con superficialità e solo per fare cassa, ma che si cercherebbe di operare nel migliore dei modi per diminuire al minimo i disagi urbani.

Forse per azzerare ogni polemica si dovrebbero chiudere al traffico quelle aree facilmente congestionabili, lasciando ai residenti il privilegio di un parcheggio. Ma la scelta sicuramente non sarebbe la migliore, perchè a discapito di centinaia di utenti che per lavoro o per altre necessità trafficano le vie commerciali di questa città.
“Per ottenere risultati – secondo il comandante e l’assessore – sono necessarie manovre di ammodernamento graduali e assimilabili nel tempo”.

In merito alle nostre segnalazioni le autorità hanno verificato l’effettiva “carenza” che avevamo sottoposto ai nostri lettori. Per la precisione, carenze notate nelle vie del centro (via Bezzecca, Calatafimi, Castelfidardo, Gentili, Raffaello Sanzio, Pizzi), dove a nostro avviso molti parcheggi a pagamento erano collocati a ridosso degli svincoli con il rischio di creare più disagi alla circolazione che vantaggi. Lo ha confermato anche un vigile, che riferiva dell’anomalia dei limiti di intersezione dei parcheggi blu e la difficoltà nel sanzionare i trasgressori delle norme.

Il codice della strada stabilisce una distanza di cinque metri dal limite del parcheggio al punto di intersezione dei raccordi, e le autorità hanno preso in considerazione delle azioni future per rispettare questa segnalazione che, dicono le istituzioni, non era stata ignorata volutamente. La promessa strappata agli addetti alla viabilità rivierasca è stata ben precisa: “Se ci sono dei problemi li metteremo a posto. Fateci giungere le vostre segnalazioni, e se l’effettiva negligenza venisse verificata saremo i primi ad agire nel rispetto delle regole”.

Nella verifica abbiamo potuto constatare un fattore ignorato nelle valutazioni iniziali di questa inchiesta sulla regolarità dei parcheggi blu. Ci riferiamo a tutte quelle scelte border line (provvedimenti passati e istituiti al limite della legalità) adottate proprio per evitare il ripetersi delle infrazioni del codice della strada, ma che nel tempo sono rimaste invariate e in alcuni casi dimenticate per ingente mole di lavoro.

Oltre ai parcheggi, alla segnaletica e all’intento degli amministratori, questa passeggiata ci ha insegnato che controllare la viabilità di questa cittadina non è facile e che il lavoro sarebbe più semplice a vantaggio di tutti se a fare la loro parte ci fossero anche i cittadini automobilisti, che spesso con soste selvagge e non giustificabili infrangono regole che non avvicinano di certo all’idea di una città vivibile. L’amministratore ha le sue responsabilità e il cittadino deve fare anche la sua parte.