SAN BENEDETTO DEL TRONTO – Il Consiglio federale della Figc convocato per il 29 aprile conferma gli accordi già presi tra Lega Pro e Aic, sebbene con qualche diversità di vedute sull’entità della “riforma” che dovrà ridurre il numero delle squadre professionistiche. In caso di mancate iscrizioni ai campionati 2011/12 di Lega Pro, infatti, si punta a ridurre a 76 il numero di squadre iscritte, rispetto al numero canonico di 90.
Così recita il comunicato stampa emesso dalla Figc: «Ferma restando, in caso di non completamento degli organici, la titolarità della vincitrice dei play off della Serie D a partecipare al Campionato di Seconda Divisione, si procederà a ripescaggi soltanto qualora le squadre ammesse ai campionati di Prima e Seconda Divisione risultassero in numero inferiore a 76 e limitatamente al raggiungimento di tale numero». E quindi occorrerà che questa estate “saltino” più di 15 squadre per dare il via ai ripescaggi: il posto di 14 squadre (90 meno 76), infatti, non verrà rimpiazzato, mentre l’eventuale quindicesima esclusa sarà sostituita dalla vincitrice dei play-off di serie D.
Confermate anche le (alte) cifre per le fidejussioni: 800 mila euro per la serie B, 600 mila per la Prima Divisione e 300 mila per la Seconda. Saranno presto definite, invece, le norme ufficiali per le iscrizioni e i ripescaggi. Sarà quindi interessante capire se potranno aspirare al ripescaggio anche le società di serie D che non si sono qualificate ai play-off, come la Samb, o addirittura anche le società provenienti dall’Eccellenza, come l’Ancona (che è già sicuro della promozione grazie alla vittoria della Coppa Italia Dilettanti), e quali saranno i requisiti economici e relativi a stadi, storia calcistica, bacini d’utenza.
Riguardo all’obiettivo a lungo termine della riforma dei campionati c’è invece diversità di vedute tra Mario Macalli, presidente della Lega Pro, e l’Aic (alla cui guida non ci sarà più lo storico presidente, l’avvocato Sergio Campana): il primo vorrebbe arrivare a una categoria unica con tre gironi da 20 squadre ognuno (totale 60 squadre), la seconda preferirebbe limitarsi a cancellare un girone di Seconda Divisione, cosa che potrebbe già avvenire l’anno prossimo nel caso si avverasse la riduzione a 76 squadre.
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Caro direttore, qualche giorno fa avete scritto che era troppo prematuro spiegare il meccanismo dei ripescaggi, quali squadre e con quale criterio, quali saranno le reali possibilità della samb di essere ripescata …. Non sarebbe ora, adesso ? Mi permetto poi di ribattere sulle cifre necessarie da sborsare per un eventuale ripescaggio : se non ricordo male, quando la samb e’ fallita ed ancora si scriveva di un eventuale inserimento in d … Ma invece fu eccellenza …. La società ne pago’ circa 300.000 per la promessa … D …. Sbaglio ?? Ed oggi sembrano troppi 300.000 … Ovvero la… Leggi il resto »
Pienamente d’accordo con te e non aggiungo altro solo una mia piccola riflessione..quando si scrivono o si dicono certe cose, mi fa pensare che i giornalisti e la dirigenza siano degli stolti o che pensino che gli stolti siamo noi. 10 anni abbiamo impiegato per tornare tra i pro e se non ci fosse stato Gaucci…..a cui spezzo una lancia a favore, bandito o non bandito, ci ha riportato nel calcio che conta a sfiorare la serie B e, importantissimo, non siamo falliti con lui, ha venduto la società fregandose di trovare un aquirente serio..questa la sua colpa grave ma… Leggi il resto »
Una precisazione: parlando di cifre alte per le fidejussioni ci si riferiva al fatto che negli ultimi anni sono salite di molto (in Seconda Divisione passeranno da 200 mila a 300 mila euro, e già l’anno scorso la cifra era stata ritoccata). Non era un giudizio riferito all’opportunità per la Samb di investire quei soldi, cosa che probabilmente la società farà. Non sarà comunque facile, i posti presumibilmente saranno pochi (dipende tutto da quante società di Lega Pro salteranno) e le pretendenti tante: si spera che i criteri per i ripescaggi (ancora non resi noti) siano chiari e non diano… Leggi il resto »