CUPRA MARITTIMA – Grazie all’impianto fotovoltaico installato sul suo tetto, è ufficialmente il primo museo italiano ad emissioni “zero” di anidride carbonica. Si tratta del museo Malacologico di Cupra che durante il pomeriggio di giovedì 21 aprile ha annciato la novità, insieme alla nuova mostra di pietre cinesi. Il direttore del Museo, Tiziano Cossignani, ha infatti spiegato che «grazie ad un investimento di circa 700 mila euro ora la Malacologia è dotata di 600 pannelli di cui 300 sono stati posti nella falda a sud in silicio policristallino, e altrettanti nella falda a nord, in silicio amorfo, film sottile.
L’impianto, progettato dall’ingegner Antonio Palestini, è stato realizzato dalla Eneal di Caserta e permette un risparmio di 42.762 chilogrammi annui di anidride carbonica, di 80 chilogrammi di anidride solforosa e di un considerevole quantitativo di polveri sottili. In questo modo la struttura del Museo non ha impatto ambientale ed è energicamente autosufficiente. Inoltre i visitatori del museo potranno leggere quanto viene prodotto da un monito posto all’ingresso. Circa la mostra Cossignani ha affermato: “Sarà possibile ammirare 150 pietre calcaree di circa 180 milioni di anni provenienti dalla Cina”.
L’esposizione è stata chiamata “Le Pietre dell’erudito per l’armonia e la concentrazione” poiché questi oggetti vengono utilizzati dai mandarini per liberare la mente». Ma le novità non finiscono qui. Cossignani ha aggiunto che il 4 giugno sarà inaugurata un’altra mostra, questa volta sulle maschere africane con conchiglie. Nella stessa occasione saranno presentati due libri: uno sulle conchiglie della Colombia caraibica e l’altro sarà un atlante sulle conchiglie del Mediterraneo. Presente all’annuncio anche Philipe Maestrati del Museo di Storia Naturale di Parigi che ha contribuito alla realizzazione di questo volume. Elogi da parte del Sindaco Domenico D’Annibali, dell’assessore all’ambiente Marco Malaiga, dell’assessore alla Cultura Luciano Bruni e del consigliere regionale Paolo Perazzoli.
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