ASCOLI PICENO – “La sterile polemica che spinge ad una crescita esponenziale delle aperture domenicali e festive, adducendo la motivazione delle 44 aperture dell’Abruzzo, nasconde l’incapacità di affrontare un problema complesso che dovrebbe vedere la realizzazione di una legge quadro nazionale che disciplini in modo armonico e funzionale il settore e che sani le incongruenze presenti in tutte le zone di confine, come la provincia di Ascoli Piceno”. Parole di Alessandro Pompei, segretario della Filcams Cgil di Ascoli Piceno che precisa tuttavia come il problema occupazionale non si risolva con l’aumento delle giornate lavorative.
“Il 25 aprile – continua – segna il culmine del risveglio della coscienza nazionale e civile, mentre il primo maggio è la festa dei lavoratori, che fu soppressa durante il fascismo e ripristinata alla fine del conflitto. Nel 1947 la ricorrenza venne funestata a Portella della Ginestra quando la banda di Salvatore Giuliano sparò su un corteo di circa duemila persone in festa uccidendone undici e ferendone una cinquantina. Queste due date sono patrimonio storico del movimento operaio e per questo indisponibili alla logica del profitto”.
Tornando infine al tema della produttività, Pompei conclude: “Siamo comunque sempre più convinti che non ci si possa sostenere solo col terziario e che la desertificazione dei settori primari e secondari rischiano di svelare l’anima fragile del settore terziario”.
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Io da elettore di sinistra moderato, ribadisco la mia oppinione…
Nel tenere i negozi aperti in queste feste, non trovo nulla di sbagliato, le associazioni che festeggiano questi importanti eventi della nostra storia, potrebbero organizzare iniziative, e le famiglie potrebbero essere motivati a parteciparvi, perché dopo la cerimonia possono andare a fare compre o giri nei negozi del centro.
Sottointeso che ai dipendeti la giornata vada riconosciuta come straordinario e vada pagata doppia.
Un ragionamento logico!
Allora si chiudano gli Alberghi, i Ristoranti, I Bar, I concertoni del 1 Maggio…….
L’Italia è una repubblica fondata sul lavoro!
Però io vi vieto di lavorare!
Un mio amico è stato costretto a non aprire il 25 aprile e, da stima approssimativa vedendo il movimento di gente, ha perso un potenziale incasso di 3500/4000 euro!|
Poi andate alla CIGL a protestare quando sono costretti a chiudere gli esercizi e a licenziare! Fateli stare aperti quando non c’è un’anima viva e fateli stare chiusi quando è pieno di gente, vedrete come andremo lontani!!
l’annosa questione dell’apertura nei giorni festivi pone essenzialmente due questioni: 1- è lecito o no, in mancanza di una normativa come nel nostro caso, che un dipendente debba lavorare 6 giorni su 7 senza riposare mai in coincidenza dei giorni festivi o comunque rimettendo questa opportunità alla sola sensibilità del datore di lavoro? 2- si riconosce o no che vi sono dei giorni dell’anno dall’alto valore simbolico la cui funzione essenziale è quella di riaffermare i valori che rendono coesa la nostra società e ne delineano l’identità? E che negare la necessità di dare valore a questi giorni finisce per… Leggi il resto »
sono completamente d’accordo. I punti da dibattere sono essenzialmente quelli che esponi. Aggiungerei alcune considerazioni. 1) La “straordinarietà” del commercio sambenedettese è già regola. Difatti tutti, d’estate, possono passeggiare tranquillamente per le vie del centro trovando i negozi aperti anche fino a tarda sera (almeno le 24, alcuni anche oltre) 7 giorni su 7. I negozi sambenedettesi, dunque, stanno aperti – sostanzialmente – sempre, sommando le aperture serali estive, le domeniche “extra”, le festività, il periodo natalizio etc. Le condizioni di “eccezionalità” andrebbero dunque valutate razionalmente, perchè se esce fuori che più della metà delle domeniche sono “eccezionali” c’è qualcosa… Leggi il resto »
L’articolo è scritto dal sig. Pompei o è tratto da wikipedia?
riporto dall’enciclopedia:
“Nel 1947 la ricorrenza venne funestata a Portella della Ginestra (PA) quando, la banda di Salvatore Giuliano sparò su un corteo di circa duemila lavoratori in festa, uccidendone undici e ferendone una cinquantina.”
VIVA LA FESTA DI TUTTI I LAVORATORI
….Caro Pompei, se pensiamo di guardare al futuro basandoci su eventi e logiche di 60 anni fà….
Libertà di essere liberi!!!
Ognuno deve essere libero di decidere come campare!
Basta Sindacati e partiti che dicono cosa dobbiamo fare e non fare!!