GROTTAMMARE – Riceviamo e pubblichiamo alcuni estratti di questo interessante testo-segnalazione di Pier Giorgio Camaioni.
Premessa della redazione: forse Pgc esagera con un eccessivo pessimismo sulla effettiva sicurezza del mezzo e non è nostra intenzione creare allarmismi che per la nostra conoscenza dei fatti sono ingiustificati. L’autobus avrà la sua manutenzione, vogliamo sperare, e sicuramente l’autista sarà esperto e capace. Tantopiù comprendiamo le difficoltà finanziarie nelle quali versano i Comuni italiani, anche se sono molte le spese che andrebbero tagliate prima rispetto alle spese per il sociale, le politiche scolastiche, l’ambiente.
Insomma, questa di Pgc è una segnalazione che ha diritto di cittadinanza nel nostro giornale, perchè fa riflettere.
“Esterno giorno, ore 15,50, strada provinciale Cuprense km. 1 – 2, direzione Ripatransone, primi tornanti in salita, traffico regolare. A bordo della mia macchinetta a GPL procedo a velocità moderata dietro allo scuolabus giallo a gasolio del Comune di Grottammare-bandiera blu targato AP 210544 (targa nera, quelle di una volta), che riporta a casa una decina di bambini. Gli sto dietro per qualche fermata, non posso sorpassarlo, pazienza. Ma poi mi fermo per il fumo puzzolente, asfissiante, quasi impenetrabile anche ai raggi del sole. Lo lascio andare. Dal vetro posteriore bimbi che mi salutano.
Ora dico:
– Questo scuolabus, dalla targa, dovrebbe essere del ’78. C’ha quindi circa 33 anni.
– Su motori a nafta di questa generazione con più di un milione di km. qualsiasi manutenzione “ecologica” è impossibile. Di catalizzatori neanche a parlarne. Infatti fuma e sferraglia da matti.
– Automezzi come questo inquinano da 500 a 1000 volte più di una vettura media di categoria “C”. E gli inquinanti sono presenti tutti, altro che la caccia alle polveri sottili.
– Questo scuolabus lavora tutti i giorni (meno le vacanze), va in salita e in discesa, fa molte fermate, aspetta col motore acceso [lo scarico viene inalato non solo da chi sta fuori ma anche dai bambini che aspettano dentro]. Soprattutto, lo scuolabus trasporta bambini: non casse di birra, scarpe o capi d’ abbigliamento, nè rifiuti. (…)
Ci sarebbero tante altre considerazioni (per esempio sulle conseguenze gravissime che avrebbe un incidente anche banale in simili condizioni), ma mi fermo e solo dico: nessun genitore, nessun cittadino, nessun passante, nessun amministratore, nessuna associazione, nessun turista, nessun umano nota queste cose? Nessuno s’indigna? A chi fa comodo tanta indifferenza? (….) E stiamo a parlare di ambiente, di sicurezza, di turismo, di sviluppo sostenibile, di bandiere blu?
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Mi chiedo qual è il motivo della vostra premessa così attenta a fare certosini distinguo, come camminando sulle uova: sì, le osservazioni “fanno riflettere”, però sapete com’è, bisogna capire, ci sono le difficoltà economiche, i Comuni sono in difficoltà…. Poi ci ripensate e dite: è vero però che “altre spese andrebbero tagliate prima di quelle per il sociale… eccetera eccetera”. Appunto. E allora, dov’è la necessità di tanti affannosi distinguo? Ma voi, mettereste figli e/o nipoti su mezzi così? E se dopo averceli messi gli succedesse qualcosa, sareste ancora così diplomatici da dire sì è vero quel bus è un… Leggi il resto »
Caro Pgc, noto soltanto ora questo commento e mi scuso per il ritardo nella mia risposta. Faccio una premessa: nutro molta simpatia e stima verso di lei e apprezzo quasi sempre i suoi testi. Battaglie dialettiche con lei mi stimolano, soprattutto se mette il peperoncino come in questo suo intervento :) Quello che lei chiama “camminare sulle uova”, per me è un tentativo di inserire anche altri punti di vista oltre al suo. Che meritava attenzione, ma che secondo me era anche eccessivamente allarmistico. Insomma, un conto è segnalare che i Comuni farebbero bene a investire prioritariamente nelle questioni “serie”… Leggi il resto »